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13- aprile 2014: Ma quale primavera al Bosco?

Proprio così.   Di primavera non se ne parla proprio. Niente sole, niente cielo azzurro e nemmeno uccellini  sotto i  tetti. Alle 7 diluviava sull’autostrada e  Giovanni Pastore  dal sedile di dietro del Perry-machine,  ci confidava: “  non volevo venire ma poi ho visto che voi eravate iscritti e …ma se avessi saputo  che forse non si corre nel bosco … forse non mi sarei iscritto”.      Oddio,  non è primavera e forse non si corre nemmeno al bosco?  Johnny ma che dici?  Un po’ di speranza c’è ancora fino all’uscita capodimonte.  Forse Johnny non ha guardato bene su google maps, forse ha fatto confusione con google earth.   

La speranza dura poco più di un km dall’uscita del  casello quando a terra vedo la scritta “5km” e  capisco, capiamo,  che correremo in mezzo alla strada. 

Ci prepariamo al peggio. Arriviamo rassegnati  all’arco gonfiabile per recuperare i pettorali e i pacchi gara.  Mentre Jonny si mette in fila per pagare pegno di essere stato trasportato  (dopo che io avevo pagato il mio in euro per  la quota di un assente giustificato)   capisco che la situazione è ancora peggiore: riconosco tra lo staff un protagonista tragico del comitato organizzatore della ultima maratona di Napoli.    E quindi, con Jonny ancora in fila, già so  a) come sarà il pacco gara e  b) che correremo  tra le macchine, nel traffico.   Al 100% la mia fantasia riproduce il pacco gara il cui contenuto è quello in foto (crostatina, succo e maglietta di cotone). Mi viene  l’aggettivo “miserabile”. A voi?

Non resta che la gara. Non resta che inferocirsi per le macchine, per le strade non presidiate e per tutti quelli che sarebbero dovuti passare e avrebbero voluto passare per andare alla messa, o a comprare il pane, o ad accompagnare il figlio alla partita di basket, o..

Siamo pronti per tutto questo. Rassegnati. E quindi tre, due, uno via!  Aspettiamo la catastrofe. Passa il primo km, ripassiamo sotto l’arco e non si vede una macchina.E’ ovvio abbiamo percorso un circuito  di un km e mezzo e i vigili si sono concentrati sulla partenza  che poi sarà anche l’arrivo. 

La catastrofe avverrà,  è solo questione di km. Forse al  secondo km  o forse al terzo. Al quarto?  Arriviamo al settimo. Siamo pronti, eccola la,  vedo una macchina in  mezzo alla strada. Fra poco il casino.  No, era la macchina della organizzazione.

Un altro piccolo sforzo e sono di nuovo sotto l’arco. Decimo km, gara finita.  Non ci posso credere!

Perfetta, organizzazione stradale perfetta!    Vigili , carabinieri e organizzatori impeccabili.

Resto allibito. Forse è la legge dei grandi numeri.  Forse una volta doveva succedere ed è successo oggi. Resta un pacco miserabile, resta che non era clima di primavera e che non si correva al bosco.

Ma oggi è andata così,  cioè non è andata peggio, e ci basta per non sfidare mai più la sorte e  per non tornare il prossimo anno.

Della gara? … solite cose( per pochissimo non sono andato a premio)

ciro


Nome: Johnny Pastore E-mail: 
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Nazione:   Data: 13 Apr 2014 18:48:43 GMT

Commento: Il percorso aggiungo, alla perfetta descrizione di Ciro, essendo in collina è stato abbastanza tosto con 7 km di salite e circa 3 km molto veloci in discesa...diciamo un discreto lavoro di potenziamento e niente di più...Cmq ci siamo divertiti lo stesso condividendo qualche ora di sport ed amicizia...Alla prox...!!!



Nome: ludooo E-mail: 
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Nazione:   Data: 14 Apr 2014 12:09:44 GMT

Commento: Grande Ciro!!! ps "Non esistono condizioni metereologiche sfavorevoli, ma solo atleti arrendevoli" cit Aldo Rock, che citava qualcun altro...



6 aprile 2014
Una Classicissima - Agropoli Half Marathon

Si parte per la volta di Agropoli da Via Grotta, per far "rosicare" Anna Merola che è venuta meno per problemi fisici terzi ... scherzo! La verità è che i compagni di viaggio scelti non si fidavano di me circa la mia proverbiale puntualità, e così alle 7 quando scendo da casa trovo Francesco D'Andrea vicino alla mia auto con Nicola Leone pronto con la sua a prelevare il poliziotto e ad avviarsi alla volta del salento. Li carico in auto per prelevare ancora  il nonno e il ragazzino, alias Francesco Letizia, che memore della mia nomea ha cominciato a mandarmi messaggi su fb dalle 6.58 per accertarsi che mi fossi effettivamente avviato.
Bene, quindi prelevati nonno e ragazzino ci avviamo alla volta di Agropoli. L'abitudine ci porta a fare un passaggio per il bar Umberto dove constatiamo, con gioia, che gli altri si erano già avviati.
Il viaggio con i due campioni (D'Andrea e Leone) scorre liscio. La conversazione è sapientemente ravvivata dalle news in merito a corna e varie circa la nostra cittadina che il  ragazzino snocciola con certezza  assoluta. I tre sannicolesi in auto, a dire il vero, si sono anche interrogati (senza dirselo) se qualche notizia poteva riguardarli direttamente. Insomma, vuoi vedere che il ragazzino sapeva qualcosa anche sulle "nostre eventuali corna?". In questi casi, si sa, la cosa migliore è sempre tacere; anche se ognuno, nel silenzio, ha ovviamente sperato di non essere sul suo taccuino. Risatona

La tabella di marcia è dalla nostra e arriviamo ad Agropoli in perfetto orario e incrociamo il nostro carabiniere in pensione intento a distribuire i pettorali. Siamo in tanti dell'Atletica San Nicola e, tra i tanti, scorgo con piacere  una distinta signora che non conosco. Indossa la nostra casacca. Qui mi rendo conto che forse è un da pò che non gareggio o che non mi aggiorno sulla crescita della nostra squadra ... comunque veniamo alla gara.

Partenza quasi in perfetto orario per aprirsi ad un percorso che man mano che scorre mi rendo conto quanto è bello. Percorso suggestivo e veloce nonostante in alcuni tratti si presenta leggermente ondulato.
Per strada incontro Pietro Fusco che si era fermato per uno stiramento. Era costretto a proseguire a passo d'uomo. Poi incrocio i veri nonni "Russo e Scalera". Quest'ultimo, per chi non lo ricordasse, classe 1948 procedeva ad un passo di 5'/km, cosa da fare invidia a tanti giovanotti; finirà poi la gara in 1h47' e dispari.
Al 19-simo raggiungo il duo Salvo/Rauci che sembravano viaggiare come due fidanzatini su Via Caracciolo la domenica sera; sempre al 19-simo mi viene incontro Francesco D'Andrea che, stufo di attendermi al traguardo, mi chiede le chiavi dell'auto.
Alla fine poi mi aggancio ai "fidanzatini", Paolo e Mario, e giungiamo tutti e tre insieme in 1h41' e spiccioli, ma prima di noi il traguardo ha visto passare il mostro Leone in 1h23' e sciocchezze, Franco D'Andrea in 1h25' e poco, nonno 1h33' e qualcosina (ormai è nel mirino....quello a  lunga gittata), Vanacore 1h36' e qualche secondo, Perna 1h37' e un pò.
Dopo di noi arrivano il ragazzino in 1h43' e qualcosina, Scalera 1h46' e pochi secondi, Fusco 1h53' e qualcosa, Russo 1h56' e poco più (classe 1943!!! avete capito bene. 1943!), Cubiano 1h59' e poco e niente ed infine la signora che non conoscevo (Alessandra Tamburrini) in 2h09' e una manciata di secondi.

Che dire ancora? 
Velocemente ci cambiamo e ci rimettiamo in viaggio accompagnati sempre dai racconti del ragazzino sempre con lo stesso timore che ci aveva accompagnati all'andata.

Lo so è una cronaca molto scarna ma, se torniamo a Stornarella così come oggi ci siamo preposti di fare con il nonno e ciccio D'Andrea, vi prometto che li mi dilungherò di parecchio.

by Giuseppe Nuzzo


Nome: Peppevan E-mail: 
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Nazione:   Data: 8 Apr 2014 12:17:46 GMT

Commento: Sempre una bella emozione correre la mezza di Agropoli tra passato e presente in saecula saeculorum...devo dire che il gruppo nostro mi è parso abbastanza rilassato e Peppe Nuzzo più di tutti tanto che ci sono voluti diversi km per svegarsi ^_^. Un abbarccio a tutti, peppe



 
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