22 marzo: XXI ED. Maratona di Roma

Un sogno lungo quarantaduechilometricentonovantacinquemetri

https://www.youtube.com/watch?v=zV2GA63HEGk

42 km? Un gioco da ragazzi! Sicuramente lo è stato per Giuseppe Nuzzo e Paolo Rauci, già avvezzi a questa distanza. Per il capitano Francesco d'Andrea una fumata di sigaretta :3h11' in tutto relax!

Io invece dovevo sapere come sarebbe andata a finire questa avventura poichè le uniche certezze erano: i 36 km terminati in ottimo stato e i successivi 25 km in cui invece c'era stato un crollo fisico; la settimana di banane consigliatami da Giuseppe Nuzzo per evitare crampi, 3-4 giorni di polase e tanta voglia di mettermi in gioco

Caserta ore 5:45 : si parte!

Gli argomenti di discussione sono la pioggia prevista che ci accompagnerà per tutto il tempo e i tempi "cronometrici" impiegati nelle esperienze precedenti degli altri maratoneti. La tabella da me seguita diceva : "tempo previsto per maratona 4 h 20' 35". Un eternità rispetto ai loro, quasi mi vergognavo, ma ero consapevole anche del fatto che su 42 km non potevano esserci certezze di nessun tipo e che arrivare al traguardo già sarebbe stata una vittoria, ma in un angolino del mio cuore non volevo andare oltre quel tempo, sia per onorare la tabella e tutti i sacrifici che questa comporta e sia perché se avessi fatto peggio  Francesco Letizia  avrebbe perso la sua scommessa. Letizia, mi hai promesso la sbriciolata!

Arriviamo a Roma e il nostro carissimo Alfredo Giombetti ci aspetta con i pettorali: Grazie Alfredo, ho saputo che praticamente hai passato una giornata intera a fare file.

La nostra canotta è pronta , con il pettorale appuntato, il mio F 3501, non lo dimenticherò più. La condizione meteo è quella delle previsioni e cioè pioggia, ma questo non mi preoccupa più di tanto. Ho il berretto portafortuna con me, alla mezza di Napoli mi ha portato bene , e quindi anche questa pioggia la prendo come un segnale positivo.

Siamo nelle griglie, quella del capitano invece  è situata subito dietro a quella dei top , la nostra invece dietro, dietro ma proprio dietro!

Giuseppe e Paolo emigrano nella mia: Giuseppe si è offerto da sempre di accompagnarmi fino alla fine, mentre Paolo ,reduce da un infortunio decide di farla al passo mio.

Roma, 15000 iscritti e circa 11000 raggiungono il traguardo, un fiume di canotte colorate, un'emozione enorme, un arcobaleno di vite umane tutti unita da una sola passione.Correre la martaona di Roma  è correre con il mondo, finlandesi, belgi, francesi ,americani, giamaicani. Tutti lì pronti per una nuova avventura!!!

E' proprio vero, la maratona è una gara differente, non potevo crederci. I km sono scivolati sotto i nostri piedi senza fatica e senza che ce ne accorgessimo nonostante la pioggia e i sanpietrini. Un percorso organizzato alla perfezione , ogni 5 km ristori con liquidi e solidi, bagni chimici e non dislocati su tutto il percorso, pubblico  partecipante. Intorno al 30° km accade una cosa incredibile, il cellulare di Nuzzo inizia a squillare, e chi sarà mai? Una voce amica ci raggiunge e non potevo crederci. Eravamo ad una maratona internazionale ed a 3 del percorso e parlavamo a telefono con Anna Merola che voleva assicurarsi sul nostro stato di salute! PAZza!

Dal 38° km la stanchezza iniziava a fare capolino, ma non volevo pensarci e non dovevo pensare a quei dolori che iniziano a farti sentire le gambe pesanti. C'erano ancora 4km e 195 m da percorrere ed erano tantissimi se pensavo ai 38 che già avevo sulle gambe; Giuseppe e Paolo che non mi hanno mai perso di vista e grazie a loro e a un pubblico sempre incitante sono arrivata al 40°km .Avevo sete e non era un buon segno visto che non avevo saltato neanche un ristoro ma dopo pochi metri un ultimo ristoro con acqua e sali. Benedico quella persona che ha progettato un ristoro a circa 1600 m dall'arrivo, ancora oggi lo benedico. Del Colosseo intanto  neanche l'ombra  e io non volevo crollare proprio ora! L' utimo km è stato quello più difficile, infinito, gambe pesantissime ,ma dovevo farcela a tutti costi e non dovevo superare le 4h 20' altrimenti Letizia avrebbe perso la scommessa! 

Un muro vero e proprio non l'ho incontrato ma un mezzo muretto  ma sono riuscita a scavalcarlo!

Real time 4:20' 00: era finita, la medaglia era nostra!

Dedico la mia prima maratona  in primis  alla mia famiglia che sento di aver trascurato un pochino, a tutto il gruppo delle 5:50, a tutti voi dell'atletica san Nicola e  soprattutto al grandissimo Giuseppe Nuzzo, che si è offerto fin dall'inizio di accompagnarmi in questa folle avventura! Mi aveva promesso che mi avrebbe portato al traguardo a tutti costi.

P.S sono trascorsi pochi giorni e già mi manca la maratona!

(Ma sul serio ho partecipato ad una maratona. Io ancora non ci credo.Forse sto sognando!)

Anna Pinto

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Name: Giuseppe NuzzoEmail: 
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Country:  Date: 27 Mar 2015 16:15:53 GMT

Comment: Sono io che ringrazio te, Nn avrei mai pensato di fare questa maratona.....e poi il tuo passo mi è congeniale Nn sia mai tu dovessi andare più veloce e chi ti accompagnerebbe più'???



Name: giovanni marzanoEmail: info@biciclettemarzano.com
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Country:  Date: 27 Mar 2015 17:33:27 GMT

Comment: Anna che emozione!!!!! Giuro ho seguito la vostra gara in tempo reale e idealmente ero li con voi. Ti ammiro per la tua tenacia e ti invidio per la tua lucida follia. Un abbraccio anche ai tuoi moschettieri.Siete stati Fantastici!!



Name: MaurizioEmail: 
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Country:  Date: 28 Mar 2015 07:57:40 GMT

Comment: Meraviglioso.

Siamo capaci di fare squadra in uno sport assolutamente individuale. Si perchè per noi individuale non significa individualismo, bensì ancora una volta riusciamo a declinarlo nella sua accezione più estrema e nobile, e significa ancora una volta squadra!!

Di "Ciccio" che ne parliamo a fare. Garanzia di eccellenza e di risultati notevoli ad ogni uscita ... pure in allenamento. Paolo e Giuseppe decani ormai della distanza regina sono riusciti a farti raccontare con leggerezza questa che in assoluto è "LA GARA". L'ultima volta che ci siamo incontrati rientravi da un lungo e nello scambiarci 2 parole trotterellavi per non perdere chissà cosa, segno questo che la concentrazione era massima anche durante gli allenamenti che ti hanno portato a questo risultato che non dimenticherai mai.

Ragazzi sono le imprese vissute con semplicità e dense di emozioni come queste, scaturite dal cuore e poi dalla penna di Anna, che rendono grande la nostra squadra.



Name: anna pintoEmail: 
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Country:  Date: 29 Mar 2015 12:44:04 GMT

Comment: Maurizio, hai ragione, riusciamo a fare squadra anche in uno sport ritenuto individuale, questa deve essere la nostra forza.Mai da sola, senza avere quei giusti stimoli che voi "atletica san Nicola" inconsapevolmente riuscite a trasmettere,avrei pensato di poter partecipare ad una maratona... Atletica San Nicola..grazie di esistere...




22 marzo- StraCurti,  Una Gara non fa Primavera

Previsioni di cielo plumbeo. Pioggia. Temperature in calo dopo l’accenno di prrimavera dei giorni scorsi. Eppoi il totale sprezzo della Tabella del Podista, che nella sera pregara prevede alimentazione “leggera”, contravvenuta a base di pizza (versione maxi) , fritture varie e birra. In ultimo quella tipica e , ahimè, periodica mancanza di motivazione che, a tratti, pervade l’animo del podista medio a base di “ma chi m’o fa fà?”. Ecco messe tutte insieme, le premesse non erano delle più incoraggianti.

Stamattina, infatti, si disputava la terza edizione della gara podistica denominata StraCurti, sull’omonimo percorso cittadino per una lunghezza di 10 km distribuiti su due giri di egual misura. Gara veloce, ottimamente organizzata e con circa 600 iscritti. Non tantissimi vista la concomitante analoga stracittadina di San Paolo Belsito e la ben più famosa Maratona di Roma che oggi si correva sui sanpietrini della città eterna con la speciale partecipazione di ben 4 nostri portacolori: Ciccio D’Andrea, Rauci, Nuzzo, e Anna Pinto, all’esordio sulla distanza olimpica. Chapeau a tutti. 

I “nostri” al via erano 18 e tra questi va segnalata l’ottima prova di Leone, Auricchio, Ciro Pascarella e Raffone classificatisi tra i primi 100. 

Benissimo anche Giovanni Pastore, Romeo Gatto, e tra i “veterani” anche Vincenzo Poliseno, che distanziava di circa trenta secondi Nonno Maiello, il quale, testuali parole, auspicava un pronto riscatto nella prossima “tenzone”. Sempre più veloci Anna Merola, unica canotta rosa oggi presente, e Nicola Russo con il tempo di 48’ netti. 

Il sottoscritto e Vincenzo Cennamo venivano da settimane di allenamento a ritmo abbastanza blando, ragion per cui le aspettative erano quelle che erano, cioè nulle. In questi casi, l’unico modo per disputare una gara dignitosa è di darsi uno stimolo che ti consenta di arrivare fino in fondo. 

Il nostro, oggi, era quello di non arrivare ultimi: abbiamo così, da subito, adocchiato quelli che potevano essere i nostri virtuali competitors idealmente concorrenti alla maglia nera tra quelli che per età (veneranda), peso (da rugbista), abbigliamento (da dopolavoro) o movenze (da soma più che da felino) ad occhio non promettevano passi particolarmente veloci. 

Idea vincente che, paradossalmente, vista la distanza di sicurezza dal finegara che a man mano aumentava, con l’avvicinarsi dell’arrivo ci galvanizzava e spingeva ad aumentare le frequenze su ritmi più consoni, facendoci chiudere con un tempo più che dignitoso: 50’ 47”.

Tutte le gare lasciano sempre qualcosa che vale la pena di essere vissuto: hai la possibilità di incontrare la nostra Anna Nargiso, lanciatissima, nella nuova carriera da giornalista sportiva; Nicola D’Andrea, in piena preparazione per la maratona di Madrid a dispetto di tutti gli infortuni; tutti i compagni che condividono la tua stessa passione e tanti vecchi e nuovi amici che ti ricordano che il bello di questo sport, essenzialmente individuale, si accresce quando si declina nella variante “squadra”. 

Anche oggi ne abbiamo avuto una splendida prova: abbiamo tutti seguito il debutto di Anna Pinto nella maratona capitolina scortata da Paolo Rauci e Giuseppe Nuzzo, grazie ai continui selfie di quest’ultimo prontamente pubblicati sui social. Il loro sorriso, sempre più contagioso e che resisteva nonostante il passare dei km, ha emozionato anche noi che eravamo intenti a seguirli da casa. E tutti , idealmente, li abbiamo accompagnati al traguardo.

Potere dello sport, dell’amicizia, della passione. In un celebre discorso, durante la guerra fredda, JF Kennedy in Postdamer Platz scrisse una pagina di storia con la famosa dichiarazione: siamo tutti Berlinesi. Ebbene, parafrasando, oggi, anche noi possiamo dire, nel nostro piccolo: siamo tutti Sannicolesi.

Giovanni Marzano



15 marzo-S.Maria a Vico Di qua o di là ? E' sempre palo d'arrivo.

E' quello che ci chiediamo sempre ogni volta che intravediamo al raduno la linea di partenza,  dove da lì a poco sgomiteremo per guadagnare un metro prima dello start. In quale direzione andremo? In salita o in discesa? E' ciò che si chiedono sicuramente i primi, quelli che galopperanno intorno ai 3' a km e che si guadagneranno il podio quando le frecce che delineano il percorso possono per un attimo confondere le idee (chissà a cosa pensano a quella velocità). Mi stupisce che l'abbia chiesto proprio a me, quello che poi ho scoperto essere il vincitore di questa quarta edizione di S.Maria a Vico-Cervino-Messercola, mentre eravamo in fila per i bagni (di Messercola beach-cit Giuseppe Nuzzo). Evidentemente questo purosangue 19enne, mi è sembrato volesse più far bella mostra di sè nel far sapere a me e tutti i "maiden" presenti che in settimana aveva percorso ben "CENTOSSESSANTA KM", per cui sperava che il percorso non fosse eccessivamente tosto. Alla mia lecita domanda del perchè avesse fatto tutti quei km che nemmeno in preparazione maratona sono previsti, lui candidamente mi ha risposto che si fanno "per adattare il fisico". In quel momento non nascondo che ho sentito addosso tutti i miei quasi 43 anni, soprattutto sulle gambe e avrei voluto dimostrargli con un lunghissimo discorso come solo io so fare, l'insensatezza delle sue parole e che era decisamente lui a stare "più di là che di qua".

In realtà l'espressione di cui sopra sono state le parole con cui ha esordito in dialetto il prete qualche minuto prima della partenza, riferendosi chissà a che cosa, regalandoci però un'ulteriore risata tra le tante che non mancano mai, prima di benedirci e di ricordarci che avremmo corso per una nobile causa ovvero per la ricerca sulla SLA.

Atletica San Nicola è stata presente con 26 Atleti tra i circa 900 presenti e come sempre abbiamo preso la giusta direzione, con il ritorno in gara di Alessandra Tamburrini che dopo NY riprende con quella che l'anno scorso fu la sua prima gara in assoluto; di Michele Lombardi anche lui assente da un pò e Palumbo che arriva al traguardo mano nella mano col nonno bis Pasquale Maiello, così il suo amico Gatto, anche lui presente, non potrà accusarlo di nessuno sorpasso beffardo verso un compagno.

(Romeo o Romeo però il volatile potrebbe beffardamente accusare te di aver lasciato indietro lui! ) .Esordio assoluto di Izquierdo Iovani, SM40 il cui nome sembrà più risuonare da bomber, ma le sue muscolose gambe le ha fatte trottare piuttosto bene.

10 km precisi di saliscendi in un percorso rinnovato con partenza e arrivo a Messercola, frazione di Cervino, con passaggio per Santa Maria a Vico per una gara impegnativa ma allo stesso tempo veloce, di certo non spezzagambe come le scorse edizioni. Putroppo non riusciamo ad andare in premiazione ma ci classifichiamo comunque come ottava squadra, grazie al contributo di ognuno: di Nicola Leone che questa volta non dimentica il chip e viene registrato in classifica come 87esimo assoluto e di Francesco D'Andrea che ad una sola settimana dalla maratona di Roma non rinuncia alla sua veloce e inimitabile falcata. Più prudenti gli altri due che gli faranno compagnia a Roma : Paolo Rauci che ha iniziato con questa competizione a tirare le redini prima della fase di scarico e Giuseppe Nuzzo che ai km della gara però ha aggiunto il tratto San Nicola -Messercola, accompagnato dal nostro ex The President Nicola D'andrea che a fine mese disputerà la mezza di Milano. Finalmente Marzaioli mette le ali e realizza il suo PB ed è la migliore prestazione anche per Paolo Satorno (mi devi una zeppola..ricorda! ), che ingannato dalle mie informazioni di qualche giorno prima che davano il percorso quasi pianeggiante, non si accorge che NON lo è per buona parte e ci tiene solo a farmi notare che l'unica salita vera e propria prevista dopo il 7 km non era affatto di 200 m come avevo lasciato credere.Tutti e tre i nostri Pastore oggi presenti, i fratelli e Francesco, intanto restano fedeli a se stessi, piano o falso che sia e Giovanni resta appaiato quasi fino alla fine con Ciro Pascarella ma l'uno cede di una manciata di secondi dietro l'altro, costretto poi lui stesso a frenarsi proprio nell'ultimo km perchè le sue scarpe da combattimento risultano scivolose sull'asfalto bagnato. Ebbene sì : ennesima  pioggerellina anche questa volta, ma dopo la grandine e la pioggia copiosa di tutte le gare dall'inizio di quest'anno, nulla può contro la caparbietà di  Raffone, l'esperienza di Palmiero e Angelo Marino (straordinario distribuitore di pettorali e pacchi gara), l'irruenza SM70 di Nicola Russo.

E poi ci sono io che dopo essermi rassenerata del tutto dopo un periodo "tachicardico" salgo sulla carovana di Alfredo Giombetti, Gilet e Cioffi trainata da un cavallo di razza come Michele Auricchio, che ci onora della sua cavalleria anche perchè reduce da un allenamento di 25 km a 4.40 del giorno prima. Accade che però inaspettatamente Gilet si sgancia e ci abbandona e solo strada correndo perdiamo, ma solo di qualche metro, Alfredo. Auricchio per tutto il tempo non molla nè me nè Cioffi, ci striglia a dovere, mi zittisce più e più volte con un "pensa solo a correre". Abbiamo un solo obbiettivo : riprenderci il cavallo indisciplinato Gilet. Non è troppo lontano e se non avessimo bevuto al ristoro (??) e inevitabilmente rallentato, se avessimo mantenuto quel 4.20 (?!) per più tempo, se avessimo portato la frequenza cardiaca al massimo (??) e se.....sarebbe stato ad un tiro di schioppo. Ad un certo punto l'abbiamo visto cedere, forse pentito ma è stata solo un'illusione perchè lui è giunto 21" secondi prima, ma noi tre siamo giunti al palo d'arrivo mano nella mano.

(Forse dovremmo darci all'ippica?)

 Anna Merola




22 febbraio- Caivano I Ed. T.Iorio Ragazze alla riscossa

 Eravamo 4 amici al bar. Quello solito  dove ci diamo appuntamento prima di ogni gara. Avremmo dovuto essere in 30 stamattina a partecipare alla prima ed. del Memorial T.Iorio di Caivano dove erano previsti circa 1250 partecipanti tra cui 148 donne. Poi una pioggia incessante da ieri, durata tutta la notte, fino alle prime ore del mattino ha dimezzato tutti i numeri ed ha convinto in molti che probabilmente non valeva la pena beccarsi l'ennesimo acquazzone, in inverno poi, col rischio di compromettere salute e integrità fisica. Meglio preservarsi per "tempi" migliori anche in vista di competizioni più importanti e impegnative programmate da un pò.

 Non è mai capitato che tutti si presentessaro all'appuntamento al bar, dove in genere si espletano rituali pre-gara che vanno dal caffè ai pronostici, raccolta quote pettorali, formazioni di gruppetti per recarsi sulla "scena del crimine podistico" con meno auto possibili. Alcuni infatti preferiscono andare direttamente sul posto, e quando la distanza lo consente, partire correndo. Se ci fosse stato il sole ad esempio Francesco D'Andrea avrebbe aggiunto 13 km (non ne sono sicura) ai 10 km della competizione in vista della maratona di Roma. E invece stamattina era insieme ad altri soli 9 temerari al bar a porsi il dilemma: correre o non correre?? Andare o non andare?? E se annullassero la gara ?

 Devo ammetterlo ho invidiato moltissimo Gianni Raffone quando ha deciso di abbandonare l'arca Atletica San Nicola. Di acqua ne aveva già presa abbastanza alla mezza della Mostra d'Oltremare, a quella di Napoli e San Gennarello. E ho invidiato anche Nicola Russo, aggiuntosi all'ultimo momento per pochi minuti, mentre la pioggia scende sempre più copiosa. Mi  sembra un crimine infradiciare i miei capelli freschi di tinta, infangare le mie bellissime scarpe viola (forse non sono una vera podista), e poi non mi è del tutto passata la tosse. E se mi ritorna la contrattura alla schiena? Se inciampo in una pozzanghera e cado rovinosamente? Mentre penso a fulmini e alle saette però mi ritrovo in auto in direzione Caivano con l'emerito presidente Nicola D'Andrea e Vincenzo Poliseno; Francesco D'andrea è nella sua con Angelo Marino, e le ultime tre ragazze arrivate in squadra, ovvero Elsa Ciccarelli, Daniela Asci al suo primissimo esordio e Maria Perillo. E' giusto andare: dobbiamo comunque ritirare e pagare 30 pettorali con i relativi pacchi gara anche perchè nel frattempo Paolo Satorno e Michele Auricchio ci fanno sapere che ci aspetteranno lì. Intanto Nicola rammenta tutte le gare che ha fatto sotto temporali e bufere , Vincenzo invece sul suo smartphone da un'occhiata a meteo.it Caivano e pare che tra le ore 9 e le 11 ci sarà una tregua.  Però continua a scendere la pioggia e a me sembra quasi di avere puntato contro il "dito del Giudizio Universale ", mentre le nostre auto attraversano tratti completamente allagati e c'è addirittura un' auto rimasta probabilmente impantanata con i passeggeri, anche loro podisti sicuramente, alle prese col motore morto (li ritroveremo ancora lì al ritorno).

 Finalmente giungiamo sul posto dove ci accoglie un immenso parcheggio mezzo pieno ma io lo vedo più mezzo vuoto ripensando a tutti coloro che chiaramente hanno dato forfait. Ma la gara si farà : gli organizzatori non ci pensano minimamente a rimandarla nonostante si ritrovino con la metà dei partecipanti (del resto non è facile organizzare, figurarsi rimandare il tutto) e assicurano la percorribilità del percorso. Noi continuiamo ad essere perplessi , tra staff che spazza via l'acqua in eccesso dal gazebo dove si ritirano pettorali, pacchi gara, i premi e quant'altro, e con le scarpe già inzuppate ritiriamo i nostri (a proposito i nostri smanicati, almeno, sono tutti taglia L e sufficientemente enormi ), dopo di che ci ricongiungiamo con Satorno e Auricchio decisissimi a correre. La cosa non ci sorprende del resto l'uno all'acqua ci è abituato poichè pare pratichi triathlon e l'altro..beh l'altro è abituato a fare maratone ovunque, non lo fermerà di certo il maltempo. Francesco D'andrea a quel punto non esita di certo, e in men che non si dica attacca il pettorale alla canotta; Vincenzo, il metereologo, ha mostrato fin dall'inizio la sua volontà e al momento è il quarto dei nostri che gareggerà; Marino non ci pensa minimamente,  del resto è reduce dall'influenza per cui , munito di ombrello , magari provvederà a restituire i chip bianchi degli assenti e attenderà gli altri al traguardo. Nicola a quel punto sembra non abbia scelta e nonostante le gambe ancora molto affaticate dalla Mezza di Napoli è il nostro quinto uomo.

 E poi? Noi ragazze, che facciamo? Io non vorrei correre, ma in realtà voglio farlo, sono in astinenza da gare da due mesi e mi è bastato osservare le altre tre che senza esitazioni decidono di farlo e senza saperlo, hanno deciso anche per me. Non posso tirarmi indietro, siamo 4 donne su nove Atleti oggi , ma in realtà siamo le 4 delle 9 Atlete in totale sui 60 associati di Atletica San Nicola. A dire il vero c'è pure la quinta, Anna Nargiso ma da un pò è stata investita di un ruolo che le calza a pennello, lei che chiacchiera molto più di me da un pò è intervistatrice sportiva ed infatti raccoglie pure le nostre impressioni.

 Sono convinta che esista un santo protettore dei podisti, perchè quando ci ritroviamo ormai praticamente bagnati, finalmente la pioggia cessa e alle 9:20 circa un tripudio di palloncini dà inizio a questa prima edizione caivanese ed io finalmente mi sento libera, soprattutto quando mi libero del K-way giallo della Rm-Ostia che avrebbe dovuto proteggermi da un eventuale nubrifagio. Le inevitabili pozzanghere le ho prese tutte e facendomi spazio dove potevo, ho cercato di mantenere una media che fosse alla mia portata, che non mi facesse soffrire troppo ma sufficiente a superare due o tre ostacoli femminili, fino a che al giro di boa accade che io riceva inaspettatamente  i complimenti da una donna che ancora non ho capito perchè me li abbia fatti. Eh sì, perchè la tizia mi supera e si allontana lasciando persino basito un tipo che a quel punto mi incita a raggiungerla, insomma a non farmi fare le scarpe ecco. Solo che a quel punto faccio l'errore di guardare il Garmin, che mi ero ripromessa di non portare, e realizzo che mancano poco più di due km e potrei tentare di mettere in azione il suggerimento di Pascarella e cioè "dai tutto fino a morire  negli ultimi km". Ed invece succede che me ne frego e lascio me e la tizia ai rispettivi destini: lei semplicemente prima di me al traguardo. Come me anche le altre tre compagne di squadra, che ho ammirato tantissimo per la determinazione, completano la loro gara, perchè alla fine è questo ciò che conta più di tutto. Auricchio e Francesco D'Andrea riescono ad arrivare tra i primi 200 uomini premiati; San Vincenzo metereologo alla sua settima gara, di cui ben 4 mezze una dietro l'altra,  avrebbe voluto chiudere sotto i 4.30 come media finale ma il giro di boa pare abbia rilassato anche lui come me, e Satorno il cui cognome rimanda al pianeta Saturno (mi piace pensare che la sua presenza abbia impedito che avessimo Saturno contro) gli giunge una manciata di secondi dietro. Il nostro ex presidente ma The President forever, saggiamente si ritira al 5 Km perchè sente le gambe troppo pesanti.

 Hanno fatto bene gli altri a non venire. Ma come mi ha detto una volta il nostro compagno Peppe Nuzzo la decisione di non gareggiare deve farti stare meglio mentalmente che prendere parte ad una gara malvolentieri. Spero che per loro sia stato così. Non lo sarebbe stato per me oggi, e poi sono orgogliosa di aver rappresentato con le altre tre compagne la squadra al femminile, siamo comunque meritevoli rispetto a coloro che per un motivo e per un altro, sicuramente valido, hanno rinunciato.

 (Questa edizione era in memoria di Teresa Iorio, una come noi che amava la corsa.)

 Anna Merola

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Comment: Complimenti, un esempio per lo sport



15 febbraio: Maratona e Mezza Maratona di Napoli- Mezza Maratona di Verona - Maratona di Terni- Collatino

42 km sono 42 km, i 21 km sono 21 km e i 10 km sono pur sempre solo 10 km, ma noi diamo tutto quello che abbiamo e pure di più.

E' sempre periodo di gare, ma in questa domenica se ne sono disputate un bel pò, come si può notare, su tutte le distanze e Atletica San Nicola non si è fatta mancare nulla, pertanto ha vestito-svestito 10 dei suoi atleti mandandoli a correre su 5 fronti e tutti sono ritornati alla base con i loro risultati, alcuni inaspettati, ma motivati a fare sempre meglio, pare non ci sia mai un limite. E sono pur sempre podisti, no?

Qui di seguito le confessioni di alcuni di loro, qualcun altro invece, Ciro Pascarella ormai maratoneta con lode allaMaratona di Napoli si è preso una bella rivincita su se stesso e si racconta in separata sede.

 


Mezza Maratona di Napoli

Alzarsi alle 5.00 del mattino per correre a Napoli, non è proprio il massimo che un podista possa desiderare. Purtroppo così è cominciata la giornata domenica scorsa per sette di noi dell’Atletica San Nicola. Dopo aver sistemato le macchine sull’arrivo in via Caracciolo e trasferiti in pullman a Pozzuoli, siamo arrivati in ampio anticipo presso il lago Lucrino per contemplare il bel cielo tenebroso che si rifletteva sull’acqua del mare. E poi, mentre si approssimava l’ora del riscaldamento e della consegna delle borse, comincia a cadere una pioggia leggera spinta da una bella brezza. Che vuoi di più?

E così tra i rimpianti di non aver portato una termica a maniche lunghe o una busta di plastica a mo d’impermeabile, come invece ha provveduto il nostro navigato Nicola D.Andrea siamo partiti. Dopo il doppio giro, un pò monotono per la verità, attorno al lago di Lucrino il percorso prosegue quasi sempre a vista mare attraverso i Campi Flegrei, e penso che comincia a diventare molto più bello. Il freddo non lo percepisco più, concentrato a tenere il passo dell’ex-presidente. Ma la sua andatura è troppo forte per me, così lo lascio andare. Decido comunque di tenere un passo forse troppo ambizioso per la mia condizione, ma ci provo lo stesso tanto si sa che i podisti molto spesso fanno cose folli. E così procedo con un ritmo abbastanza costante per gran parte del percorso, sorprendendomi nel superare dopo pochi km sempre il caro Nick, che si è infortunato ad un ginocchio nell’afferrare una spugna! Spero che sia una cosa da niente e possa riprendersi subito: in bocca al lupo.

L’alternanza di lunghi rettilinei controvento, che nel frattempo pare aumentato d’intensità, di sali-scendi, e falsopiani interminabili, hanno di sicuro reso questa Mezza Maratona di Napoli per niente facile. E il mio tempo di 1.37.31 mi lascia abbastanza soddisfatto, in attesa di trovare gli stimoli giusti per nuovi obbiettivi.

Nicola Pastore


Mezza Maratona di Verona

Due sono gli amici che mi hanno convinto a lasciare il divano per iniziare a correre. Uno è Nicola Pastore, l'altra si chiama Raffaella ed è la stessa che mi fatto conoscere il gruppo Friends Running su Facebook, quelli del completino Fluo, per intenderci.

Verona è stata un sorta di evento a cui hanno partecipato molti iscritti a questo gruppo, un occasione, quindi, per conoscere di persona molti di loro.

Domenica, inoltre, Raffaella ha fatto il suo esordio in una mezza maratona e, accompagnarla dal 1º al 21º, è stato il mio modo per ricambiare il sostegno ricevuto in tutti questi mesi ed il personale ringraziamento per questa passione che mi ha trasmesso.

Ci siamo divertiti, abbiamo conosciuto persone fantastiche e abbiamo chiuso con un buon tempo: 1:55:58.

Domenico Marzaioli

 


Maratona di Terni

Ho cominciato a correre nel 2009 e da quando gareggio ho corso su quasi ogni distanza: tutte le 10 km possibili e moltissime mezze maratone; ma anche gare che superano i 21 km come la Napoli Pompei che è di 28 km che faccio tutti gli anni oppure la Coast to Coast che è una 31 km durissima. Mi mancava giusto la maratona ed è stato dopo l'ultima Napoli Pompei che ho deciso che ormai era giunto il momento di affrontare la sfida delle sfide. La parte più stressante di una maratona è la preparazione ma di km nelle gambe ne avevo già abbastanza per cui sono riuscito a prepararla in meno di tre mesi. Come prima esperienza però non ho voluto fare quella di Napoli, dove ho gareggiato tantissime volte nè tantomeno Roma, perchè troppo in là come data e temevo di crollare mentalmente se fosse passato più tempo del necessario.

Per tutti questi motivi ho scelto la Maratona di San Valentino a Terni che tra l'altro si è tenuta lo stesso giorno di quella di Napoli. Ovviamente mi sono allenato come si deve e mi sono fatto seguire per tutto il tempo da Pietro Maienza, mio ex compagno di squadra ma soprattutto un grande atleta. Non mi ha mollato un momento ed in questi mesi ci siamo sentiti tutti i giorni e ogni giorno mi assegnava l'allenamento che avrei dovuto fare l'indomani. Chi prepara una maratona lo sa: devi allenarti col freddo, con la pioggia, persino con la grandine come quella che ho beccato alla mezza della Mostra d'Oltremare insieme agli altri compagni di squadra, solo due settimane fa. Nel frattempo infatti ho fatto diverse gare che Pietro faceva in modo di inserirmi nel programma del giorno. Come Acerra ad esempio, una 12 km che ho inserito in un percorso da 25 km, partendo direttamente da casa, da San Nicola; la Mare e Monti che non è sicuramente la più facile tra le mezze; oppure la 25 km di Pontelatone che ho inserito nell'ultimo lunghissimo di 37 km. Pontelatone-RoccaRomana praticamente un' ultramaratona con salite e discese spezza gambe a 1° (io corro sempre in cannotta e pantaloncini) che ha praticamente fatto "morti e feriti" non nel mio caso per fortuna, ma solo perchè troppo stanco per spingere oltre ma che mi ha reso consapevole della fatica che avrei affrontato in maratona. Se ho mai pensato di mollare? Certo, ma non potevo deludere tutti coloro che hanno creduto in me.

Finalmente questa domenica il grande momento è arrivato. Alla partenza ho avvertito un'ansia esagerata mai poi ho pensato che stavo facendo quello che più mi piace e cioè correre. Il percorso è stato bellissimo, con passaggio accanto alle Cascate delle Marmore, ma molto duro reso ancora più duro dal gran freddo e come al solito ero uno dei pochissimi a correre in canotta. Purtroppo non mi ero affatto informato nè sul percorso nè sul clima e non potevo immaginare che avrei affrontato ben 34 km di salite, di cui i primi 25 con ripidità che aumentavano sempre di più, i successivi 9 km con saliscendi tipici dei nostri "paeselli" e soltanto gli ultimi 8 km erano in discesa. Sono riuscito infatti a mantenere una media di 5.30 solo per 26 km dopo di che ho proseguito molto più lentamente perchè a quel punto la vera sfida per me era finirla. A cosa si pensa durante una maratona? Io ho cantato tutte le canzoni di Pino Daniele, è stato lui a farmi compagnia. Non eravamo in tanti, perchè come Napoli si correva anche la mezza. Le coppie di innamorati, suppongo, erano abbastanza e in particolare mi ha colpito molto una donna, una tedesca sui 60 anni che proprio quando mancavano 197m non solo ha superato me, ma la cosa più divertente è che ha lasciato dietro pure il marito poi lo ha aspettato al traguardo e lo ha baciato.

Al traguardo ci sono arrivato anche io in 4h 27' 56" e anche se speravo in molto meno sono comunque soddisfatto. Anche io sono un maratoneta ora e devo dirlo: 42 km sono 42km ! Ma sono felicissimo.

Ringrazio per tutto questo tutti quelli che mi hanno sostenuto, la mia famiglia, Pietro e la mia carissima amica Anna Nargiso che più di tutti ha creduto in me, che mi ha fatto compagnia più e più volte durante gli allenamenti, soprattutto nei lunghi .E' a lei che ho donato la mia medaglia.

Ora sto valutando come prossimo obbiettivo Roma e se la faccio ho promesso la medaglia ad Anna Merola.

Francesco Letizia

 


 Collatino : Non sono riuscita ad avere le impressioni di Alfredo Giombetti sulla sua gara ma il tempo impiegato che è di circa 47' mi fa pensare che se l'è sicuramente goduta. Intanto ho preso qualche informazione sul web. Questa manifestazione nel 2014 è diventata la 25esima in ordine d’importanza tra le 320 gare che si svolgono nel Lazio. Da quest'anno un percorso nuovo che è risultato anche migliore sotto l’aspetto ambientale ed ecologico, infatti prevedeva circa tre dei 10 km all’interno di tre parchi: Villa Gordiani il nuovo parco di via Montone e il parco della Stazione Serenissima.(Dalle nostre  parti invece si continuano a privilegiare i percorsi quasi esclusivamente cittadini e talvolta nemmeno del tutto chiusi al traffico).

by Anna Merola



Maratona di Napoli 2015 -  Non solo Imodium orosolubile

Non mi dedico più al sito  web della ASD come una volta. Ora lo faccio nelle pause, soprattutto  quelle noiose. Non è un buon segno. Ma passerà e l’entusiasmo di una volta ritornerà.  Devo solo crederci.

E allora, almeno per dare  un segno di impegno e buona volontà, nelle more che ritorni la passione,  e soprattutto che tanti altre e altri si facciano avanti per riempire la "nostra vetrina sul mondo",  provo a tracciare i contorni di una modestissima  impresa, la mia maratona di domenica. Non è elegante  auto referenziarsi.  E non è elegante parlare di se,  ma forse potrei,  per qualcuno , non risultare antipatico ma  addirittura (ci provo)  essere un esempio positivo.  

Perché lo dico? Perché domenica mi sono dato delle risposte a domande che mi ero fatto un po’ di tempo fa e che sono sicuro che anche altri si sono fatti e si fanno. Affrontare la maratona evitando calvari , sofferenze epiche e sperimentazioni di sopportazioni limite del dolore  correndo ad un ritmo che si possa definire corsa,  è un opzione o è solo un sogno? Correre per  42.195 km   nel più breve tempo possibile non è solo una corsa è soprattutto un progetto. 

Devi organizzare, pianificare, avere un piano B e anche un piano C.   E’  facile dire il muro non esiste se vai al ritmo del moribondo. Così dissi e scrissi per la mia prima maratona.   A  Roma, al mio debutto, a marzo dello scorso anno,  fu’ una bellissima esperienza, la mia prima maratona,  ma non corsi, ero terrorizzato per farlo. Non ero preparato per farlo.  Non lo feci, aspettai solo che scorressero i km, che passasse il tempo, attento a tutti i segnali. Ma cosa poteva mai succedere? Il muro non esiste davvero se vai a farti la passeggiata, la gita.   

In realtà  Roma 2014 non era proprio  il primo tentativo. Il primo era era stata un misero fallimento,  a Firenze , nel novembre 2013. Il terrore mi  paralizzo'. Non dormii un minuto la notte precedente la gara. E non partii nemmeno.  Non ero pronto.  Forse nemmeno fisicamente ero pronto ma la notte totalmente  insonne decreto' che soprattutto con la testa non c'ero.

Dopo la prima  vera esperienza  compiuta dovevo fare il salto di qualità e ovviamente il progetto sarebbe stato diverso.  Il titolo doveva essere  “correre una maratona”. Ovviamente il precedente era “finire una maratona senza farsi male”.   La data d’inizio era il giorno dopo Roma.  La conclusione doveva essere Firenze, il 30 novembre.  

Tutti gli ingredienti si conoscevano. Dal controllo del peso ai lunghissimi, dalla potenza lipidica alla reintegrazione.  Tutto sotto controllo,  fondo lento, costruzione, salite, ripetute. Non mancava niente. Anche i lunghissimi test. Ogni prova in allenamento  era stata superata e arrivai il  giorno che partii per Firenze  col solo dubbio di cosa indossare l’indomani.  

E invece. E invece andò peggio. Malissimo.  L’aspettativa mi fece iniziare la gara prima. Il mio metabolismo si era attivato giorni prima dello start sul lungArno. Arrivai alla partenza esausto. Stanco mentalmente. Stanco fisicamente. Forse anche disidratato   Ma già avevo rinunciato una volta a Firenze. Due sarebbe stato troppo. Partii temendo che mi venisse presentato il conto. Che immancabilmente arrivò , salato al 20-mo e al 30-km.  Ma ormai ero magro, allenato fisicamente, quello che non c’era era la testa.    

Ero  allenato e magro e allora corsi per il PB sulla 10 che arrivo ‘ a Casoria a fine 2014 .  E corsi per i PB  sulla mezza che arrivarono al primo tentativo a Sorrento e subito dopo a Napoli.  Ma nel frattempo,  in incognito, quasi anche da me stesso,  iniziai  il progetto della maratona di Napoli.   Il titolo era “ che miseria, a Napoli non ti puoi cacare sotto”.   

Non era accettabile che correre a Napoli potesse stressarmi.  Solo 4-5 km oltre quello che in allenamento facevo a Caserta senza drammi o disfunzioni tiroidee.  E allora…..carico di carboidrati. Imodium. Un amico pacer  per la seconda metà della gara, la  colazione senza latte e vai . E finalmente è andata!  Bene. Benissimo.  

E  allora dopo quasi un anno lo ripeto, perché ci credo sempre di più:  la maratona è un'altra cosa.  E’ così carica simbolicamente di significati  per noi appassionati della corsa che una volta provata capisci che è  un  altra dimensione,   enormemente più esaltante .  Chi non l’ha mai fatta, la facesse.   Poi capirà.  Solo dopo.  Perché descrivere cosa si prova nel finirla, magari bene, non potrà mai rendere.  

Nel frattempo,  io,   continuerò a sperimentare  tecniche di rilassamento.

ciro

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Name: MaurizioEmail: 
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Country:  Date: 17 Feb 2015 22:11:36 GMT

Comment: Carissimo amico mio la fluidità di penna è abbondantemente arrivata anche alle gambe, fatto questo che ti ha permesso di far tuo questo risultato eccellente a coronamento non tanto di duri allenamenti, quanto all'approccio che hai avuto a questi. Allenamenti condotti con la consapevolezza che oltre una certa soglia non c'è spazio all'improvvisazione e che solo una profonda conoscenza di se stessi e dei meccanismi che regolano la dinamica della corsa possono aprire alla maratona "correndo".



Name: Nicola D'AndreaEmail: 
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Country:  Date: 18 Feb 2015 13:44:39 GMT

Comment: FINALMENTE...... era tutto quello che avrei voluto che si avverasse e così è stato. Ti ho visto alla partenza della maratona serenissimo ed in cuor mio ero sicuro che sarebbe stata una grande giornata. Congratulazioni a te Ciro, maratoneta di altissimo livello.



Name: Peppe fu flexEmail: vanacore_giuseppe@libero.it
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Country:  Date: 20 Feb 2015 11:11:25 GMT

Comment: Caro Ciro complementi veramente per tutto, articolo e obiettivo raggiunto ma concedimi questa opportunità di dire agli altri amici runner che stanno preparando la prossima maratona di non spaventaarsi questa è una corsa che bisogna prima allenarsi con la testa e poi con un po' di lunghi in più che si fanno per una mezza si arriva abbastanza tranquillamente se l'obiettivo non è quello di correre più forte di quanto hai messo nel minestrone degli allenamenti(citazione consentita per diritti CR pagati a Fucile Maurizio). Un abbraccio



Name: Giovanni PastoreEmail: 
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Country: ITALIA Date: 20 Feb 2015 18:46:12 GMT

Comment: Caro Ciro...da oggi sei un vero top runner almeno dell'Atletica San Nicola. Sono davvero contento per te, perchè hai dimostrato di essere un tipo tosto, ben temprato alla fatica fisica e con la mente e il cuore in perfetta sintonia e sulla medesima lunghezza d'onda. Prima dello Start domenica a Napoli ho detto a mio fratello Nick "Ciro oggi farà un grande tempo" e così è stato...non è retorica, te lo si leggeva negli occhi....Complimenti...LA CORSA E'UNA SFIDA CON SE STESSI E NON CON GLI ALTRI E TU L'HAI VINTA...GUARDANDO AVANTI A NUOVE SFIDE CON LA STESSA PASSIONE E DETERMINAZIONE.



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2 ed. Mostra D'Oltremare
Primo febbraio.

Il tempo quando è scandito dal calendario delle gare sembra che passi più velocemente e quella di oggi in realtà è solo la prima di cui si narra, poichè nel solo mese di gennaio la nostra "vecchia" canotta ne ha sudate ben undici. Dalla classica gara della befana di Acerra a Nola, Sant'Antonio Abate, la Mare e Monti. Alcune sono state corse in territorio romano dal nostro Atleta “forestiero” Alfredo Giombetti, come la corsa di Miguel. Solo una settimana fa poi c'è stata la prima edizione della Monte Maggiore Marathon, ovvero una 25 km con partenza da Pontelatone e arrivo a Roccaromana, una competizione durissima, più della Coast to Coast, paragonata addirittura all'Abetone che di km ne misura il doppio.

Questa mezza della Mostra d' Oltremare però è stata quella che ha visto il maggior numero di partecipanti tra i nostri che dovevano essere originariamente in 31, finchè contratture-contrattempi dell'ultimo momento non ne hanno ridotto il numero a 27. La prima gara dell'anno che comunque ci ha visti con la nuova bellissima canotta di Atletica San Nicola, sempre azzurra perchè noi vogliamo sì rinnovarci ma rimaniamo comunque fedeli al nostro credo podistico che è di questo "colore". Prima che arrivasse puntualissima come sempre la cronaca di Giovanni Marzano, sul social intanto mi imbattevo in post e commenti che riporto sotto e che mi hanno fatto pentire della scelta di aver rinunciato ad esserci .Mai più permetterò ad una fievole contrattura alla schiena (del tutto scomparsa una settimana fa!) di condizionare la mia testa, nonostante le gambe abbiano fatto il possibile per avere la meglio.

Complimenti a tutti voi ragazzi! Ma permettetemi di rivolgere un elogio in particolare a Francesco Landolfi che oggi, a 47 anni, ha partecipato alla sua prima "mezza"... bravo Ciccioooo! (Paolo Satorno)

21 km sotto pioggia e grandine! Una bella rinfrescata di idee ci voleva proprio! (Giuseppe Perrino)

Il Personal Best va condiviso. Una bellissima gara. Grandine e pioggia. Ma Napoli è stupenda in ogni condizione meteo!
A volte le cose arrivano quando meno te l'aspetti!  (Domenico Marzaioli)

21km tra chi in pigiama dal suo balcone gridava: "Jate a faticà"; tra i tifosi napoletani che urlavano sotto la galleria buia senza aria: "chi nn salta juventino è"; tra la grandine sul lungo mare in tempesta; tra pioggia battente e tra i san pietrini; tra i bimbi che urlavano:"campioni"; io che pensavo tra una pozzanghera e l' altra: sono proprio un vuoto a perdere (anche tutta da strizzare). Correre per 21km sotto la grandine, dopo un mese e mezzo di riposo, prima gara dell'anno. Napule' ieri era davvero di mille culure, accenti, rumori di passi sulla grandine, respiri, affanni, clacson e bestemmie. E poi c'era lui: il "sorriso". Che vince sempre. (Anna Nargiso)

F209 PINTO ANNA A.S.D. ATLETICA SAN NICOLA ITA SF45 01:56:55 : Si scivolava, le mie scarpette non facevano presa bene sull'asfalto, ancora troppo nuove. Per pochi secondi non ho ritoccato il personale del 2013, però ho recuperato circa 5' rispetto a quella di Caserta. Devo ringraziare Gilet. (Anna Pinto)

Nuovo completino e nuovo pb. Il mio obiettivo era fare meno di 1:32 .17 km un po in difesa e gli ultimi 4 in progressione finendo forte. (Ciro Pascarella)

Congratulazioni a tutti, è andata alla grande nonostante le avversità metereologiche. Sbalorditivo Nicola Russo alla veneranda età di 72 anni ha chiuso sotto le 2 ore:
1h 57'50". L'Atletica San Nicola c'è. (Nicola D'Andrea)

Anna Merola


S.P.Q.P. (Sono Pazzi Questi Podisti)

Eravamo appena usciti dal Tunnel che collega Fuorigrotta con il Lungomare quando all’improvviso, Giove Pluvio, decideva di omaggiare il nostro “sacrificio” con una grandinata di dimensioni bibliche. Eppure ci eravamo appena riempiti gli occhi di un bellissimo raggio di sole che dall’orizzonte illuminava le splendide isole del Golfo, quando, d’un tratto chicchi di grandine consistenti e, soprattutto, insistenti rendevano l’asfalto, già di per se viscido, come acqua saponata. Un tappeto bianco rendeva la nostra Corsa addirittura epica e come se non bastasse, anche il Dio Nettuno, decideva di salutare il nostro passaggio con una mareggiata che arrivava fin sulla corsia di gara. 

Ecco, basta questo incipit per raccontare della lucida follia di quei 2000 “atleti”, provenienti da ogni parte d’Italia, che stamattina avevano deciso di sfidare il freddo pungente per attraversare il nostro splendido capoluogo che per una volta si rivelava nel suo volto più grigio, ma pur sempre bellissimo.
7 gradi, cielo plumbeo e una Napoli ancora addormentata hanno accolto i partecipanti alla Mostra d’Oltremare Half Marathon, giunta alla 2° edizione, ma che prevedo, a ragione, si avvii a diventare una “Classica” vista anche l’ottima organizzazione, per una volta impeccabile, e la splendida cornice naturale che ha toccato alcuni dei punti più belli della città come il Lungomare, Piazza del Plebiscito, il Duomo, Il Museo Nazionale e la incomparabile location d’arrivo dentro i giardini della Mostra, con la suggestiva Fontana dell’Esedra che ha fatto da sfondo al nostro rush finale.

La nostra squadra schierava al via 27 tesserati e anche questa volta, grazie anche alle nostre nuove canotte, per l’occasione di un benaugurante e quanto mai azzeccato colore “Azzurro Napoli”, i nostri portacolori si segnalavano per l’ottima prestazione d’insieme.
Menzione speciale per il nostro Paolo Rauci, che con il tempo di 1h 26’ 34 chiudeva la gara con un’eccezionale 123mo posto. Ma ottime anche le prestazioni del duo Ciro Pascarella/Ciccio D’Andrea, di Gianni Raffone, Giovanni Pastore, Franjo Catania, Nicola D’Andrea (Presidente, mio Presidente) e di Giuseppe Vanacore. Sempre sul pezzo  nonno Maiello e Mandarino a cui aggiungerei Poliseno con tempi di tutto rispetto.
Plauso anche per le nostre quote rosa, quest’oggi rappresentate da Anna Nargiso e Anna Pinto, sempre troppo poco lodate per la passione profusa e per il loro impegno.

Ringrazio anche mio cognato, Vincenzo Cennamo, che, in queste settimane ha accompagnato il mio sogno di concorrere a questa gara per tentare di abbassare il mio personale. Durante la gara l’ho pensato spesso perchè so che sanpietrini, pioggia e salite gli sono indigesti; così come lo scarso allenamento di questa settimana dovuto alle piogge frequenti, di certo avevano fiaccato le sue aspirazioni. Ma è anche grazie a lui e alle sue esortazioni che oggi ero carico e deciso a dare tutto me stesso per cercare di superarmi: ebbene si, il mio fisico da “mediomassimo” si è esaltato e con tutta la caparbietà che mi contraddistingue, nonostante la grandine, la pioggia incessante e il libeccio ho cominciato ad inanellare km su km ad un ritmo elevatissimo; addirittura sulla salita della Galleria Laziale, al 16mo km, preso da un insano furore agonistico ingranavo la cosidetta “ridotta” che mi consentiva di superare decine di canotte e mi lanciava verso il rettilineo d’arrivo facendomi fissare il tempo a 1h42’17”, con un miglioramento di ben due minuti rispetto al mio vecchio record. Per un attimo ho chiuso gli occhi e, benchè stremato e totalmente zuppo, ero felice. La felicità è fatta di momenti come questi: attimi che restano per sempre.

Diceva un tale, forse PierCapponi  che "più grandi sono gli obiettivi che si perseguono e maggiore è la soddisfazione che ne consegue con il raggiungerli". E soprattutto più impegno ci metti e migliori risultati otterrai. Ecco, oggi ho la prova che è proprio così.
In fondo questo sport è così: ti chiede tanto ma te lo restituisce con gli interessi. Evviva.

Giovanni Marzano
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Name: PeppeVanEmail: vanacore_giuseppe@libero.it
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Country:  Date: 2 Feb 2015 22:17:35 GMT

Comment: Complimenti a tutti e in particolare per le loro prestazioni, Paolo R, Ciro P., Giovanni M e la nostra Anna Pinto. Un abbraccio a tutti



Name: Nicola D'AndreaEmail: 
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Country:  Date: 3 Feb 2015 10:51:51 GMT

Comment: Complimenti Gianni ( Marzano) per il tuo racconto, non me ne voglia Anna... e per il tuo personale. Hai fotografato in pieno l'avventura Napoletana dei Runners Sannicolesi di canotta, partiti in 27 e arrivati in 27. Canotta inaugurata come meglio non potevamo... diciamo che si è bagnata un pochino... Finalmente gli organizzatori della Mostra d'Oltremare ci hanno garantito domenica una gara degna di Napoli; era ora...,migliorabile solo l'arrivo, ma con attenuanti vista la pioggia battente. L'Atletica San Nicola anche in questa occasione ha fatto la sua parte, avanti per la prossima.



Name: armando tieriEmail: armandotieri6@msn.com
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Country:  Date: 3 Feb 2015 19:35:21 GMT

Comment: Questa gara e stata una vera sfida l istinto mi diceva di annullare la mia partecipazione per scarsa preparazione e perché nn volevo lasciare mia migliore asola incinta di 40 settimane ma il cuore a prevalso e mia moglie mi ha convinto vai e porta la medaglia per chiara e medaglia e stata malgrado grandine e pioggia ho visto il traguardo della gara ma ho capito che ogni traguardo da vita ad una nuova partenza ancora più forti che mai



Name: Nicola GermanoEmail: 
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Country:  Date: 13 Feb 2015 08:30:59 GMT

Comment: Complimenti ragazzi, sono anni che vi seguo, siete un team meraviglioso



 
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