A volte ci ripenso – Telese 2014

teleseBloccato a casa con  la  schiena a pezzi, a seguito di un  evidentissimo attacco delle forze del male,  non sapendo proprio che fare, vi dirò di Telese. Della gara  denominata 8vo Trofeo Città di Telesia che si è tenuta domenica pomeriggio, 15 giugno.

Gara internazionale IAAF  “ e questo, ci si sa”.  Gara che conta da anni attori di primissimo piano del panorama del running   italiano,  e non solo, basti nominare  Daniele Meucci &  Giorgio Calcaterra tra gli uomini de Anna Incerti ed Emma Quaglia tra le donne, e “ anche questo, ci si sa”.   

Ci si sa pure, che in quel periodo, in quel giorno, in quel posto, a volte, piove.  Mi ricordo altre edizioni bagnate.  A giugno,  quando ovunque splendeva il sole,  proprio di giugno,  a Telese terme, piovigginava o, proprio, pioveva.  

Ma domenica scorsa erano previsti temporali. Vuoi vedere che  proprio a Telese Terme non piove?  Poteva essere, per una sorta di legge di conservazione  o di bilancio che vuole che nel tempo e nello spazio tutto succede per ripristinare  l’equilibrio.

Vuoi vedere?   Avrei voluto vedere, ma quello che ho visto è stata solo tanta acqua.

Perfettamente il linea con le previsioni. Temporali, scrosci, pioggia e grandine. Pozzanghere. Laghetti artificiali e Lago di Telese.  L’ho visto prima della gara. L’ho visto nella griglia. L’ho visto alla partenza e durante la gara. L’ho visto all’arrivo. 

Devo dire e l’ho già detto che l’organizzazione  ( o gli organizzatori?) della gara è supponente. Devo dire anche la quota di iscrizione è alta.  Devo dire che anche il periodo  dell’anno non è forse il migliore. Ma devo pure dire che la gara “merita”.

L’atmosfera è diversa dalle altre 10 k  campane,  tanto diversa.  Percorrere il  bellissimo Viale Minieri,  anche solo per riscaldarsi – si fa per dire- location della partenza e dell’arrivo, addobbato per la gara,  è  emozionate .  


Farlo in gara, all’arrivo, anche per me che sono geneticamente  modificato per  provare avversione sentimentale verso cose solo sospettabili di frivolezza, è  tanta roba.  …potrei provare a  dire che è commovente, ma sarebbe un poco eccessivo.   Quindi,  viale  Minieri,  verso il traguardo è, credetemi, quasi  commovente.   

Il percorso,  di sempre,  è bello. Un po’ faticoso nei primi 5 km ma dopo si vola. Chi riesce a gestire la foga nella prima metà della gara è destinato a fare un bel tempo se… se  e quando il meteo lo permettesse.  Sarà dunque per un'altra volta.

Quest’anno sono tornato a Telese solo per i mondiali di calcio.  Sono andato tardi a letto  e non ho  riposato  abbastanza per  partecipare alla gara del mattino nell’ameno paese,  dove i miei compagni sono stati rinfrescati  -con qualche controindicazione-  con  acqua di mare o acqua di pescheria trattata – non ho capito bene, ho solo capito che l’acqua lasciava intuire una  fragranza di pesce in decomposizione  .

Ma il 2015 punterò su Telese, di nuovo e decisamente.

Il cerotto medicato al Flurbifropene sembra che inizi a fare effetto e quindi fra poco forse – cosa che mi auguro fortemente- mi alzerò.

Un nanosecondo  per dire altro. Altro? Pioveva,  l’ho detto? Si .  

Di quelli che hanno partecipato ? No. Ma ne vale la pena?... forse e giusto ,  solo rilevare che Ludo-forrest ha finalmente corso, veloce .

Nient’altro. Provo a fare due passi.

Ciro

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15 giugno- IV CorriAfragola
Il miracolo della cozza di S. Antonio

Di solito preferisco, per la mia vena polemica, scrivere di gare che lasciano il segno in negativo.
Questa volta, invece, voglio raccontare di qualcosa di quasi perfetto: la gara di Afragola.
Solito rituale al solito bar e solito gioco di coppie, tris e quaterne, per riempire le solite tante auto e solita colonna in viaggio.
Direzione Afragola, si ma con intermezzo al Parco Verde grazie ad una deviazione volontariamente involontaria. Insomma ci siamo persi. Però nonostante tutto l’arrivo alla meta è nei tempi e modi prefissati con i miei compagni di viaggio, ovvero: Max al volante, Sandro al navigatore e io ero di supporto ai due.

E veniamo alla gara.
Gara stranamente educata e silenziosa sino alla scorrevole partenza che è sembrato essere stata puntuale.
Caldo. Tremendo caldo! Da subito caldo e afa si sono fatti sentire tant’è che parecchi già soffrivano ai primi km … ma mai disperare (e questo ci si sa), perché dopo poco si palesa ai nostri occhi il miracolo della cozza di S. Antonio (patrono della cittadina ospitante). Come per incanto i diversi pescivendoli dislocati sul percorso, irrigavano i vari runner con delle pompe di rigoroso colore azzurro e come per miracolo l'acqua salata delle cozze e delle vongole uscendo dalle pompe colpiva i corpi incandescenti dei runners e diventava acqua dolce che riusciva così a refrigerare il viandante innescando di fatto un processo di desalinizzazione indotta per gentile intercessione del Santo Patrono.
Sono sfilati così i vari km, ognuno perso nel suo viaggio, ognuno diverso ma in fondo perso dentro i fatti suoi (NDR 1) e si giungeva alla fine ben senza sapere cosa fosse realmente accaduto.
Alla fine della corsa tra le varie goliardiche battaglie interne il resoconto finale lo fanno, come al solito, i tempi.
E cosa dicono i tempi-gara?
Dicono che abbiamo tra le nostre file dei "vecchietti " (si fa per dire e non si parla certo del nonno … (NDR 2)) tremendi. Guardate da soli cosa son stati capace di fare e dove ci hanno portati in classifica!

Il resto è rinfresco tra acqua, banane, anguria e mozzarella.
In aggiunta al tutto un bel prosciutto, meritato e sudato.

Saluti by GiLet
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8 giugno 2014- XII Ed. Maratonina di San Nicola la Strada
Nel colore del successo.

Non il colore della nostra canotta che è azzurra, ma il rosso. Un belrosso carico, solare quello della t-shirt che in questa giornata buona parte di noi atleti dell'Atletica San Nicola ha  indossato nelle vesti di staff, compresi coloro che l'hanno riposta solo nell'arco di tempo in cui hanno gareggiato. Tranne il nostro The President che vestiva i colori ufficiali e che oggi più che mai era perfettamente calato nel suo ruolo con la professionalità che da sempre lo contraddistingue ma con meno ansia rispetto agli anni precedenti. Aveva praticamente tutto sotto controllo: ognuno oggi ha avuto un compito preciso. Inoltre, poi, eravamo talmente "evidenziati" che gli era possibile in ogni momento riuscire a delegare-ricordare-richiamare, nonché fare attenzione soprattutto che Anna Merola, Anna Pinto e Maurizio Fucile non fossero distratti dall'abbigliamento sulla bancarella per scovare pezzi sportivi esclusivi come già accaduto in passato.

Per il Feng Shui il rosso corrisponde al successo, all'abbondanza ed il suo numero Kua, che tra l'altro identifica anche l'energia (e Dio solo sa quanta ce n'è voluta oggi) è il 9 che oggi corrispondeva alla prima cifra delle tre del numero degli iscritti: 970. Ben 970 iscritti appartenenti ad 82 società infatti sono stati i partecipanti a questa nostra dodicesima edizione, una quota molto vicina all'edizione del 2009, con un' impennata sostanziosa tra le giornate di giovedì e venerdì, dal momento che solo qualche giorno prima eravamo stati un pò colti da "allarme rosso" nel constatare che i numeri non sembravano quelli che ci auguravamo in vista anche della concomitanza di altre gare che nella giornata di oggi si sono svolte in contemporanea con la nostra.

Siamo sempre stati consapevoli, inutile nasconderlo, che la nostra gara è molto ambita oltre che per i numerosi premi anche per il percorso molto veloce che può consentire a chiunque vi prenda parte di stabilire il proprio personale . Afa ed un aumento vertiginoso delle temperature hanno però segnato col "bollino rosso" questo fine settimana sfasando molto probabilmente le prestazioni dei più, anche dei primi arrivati di almeno 2' e costringendo purtroppo almeno una sessantina di atleti a ritirarsi addirittura a pochi km dall'arrivo. Tutti però hanno avuto modo di refrigerarsi al ristoro finale con delle "rosse" fette di freschissima anguria.

Podio maschile conquistato nella prima posizione da Toufik Bensakouk della San Marzano Team Runners con 33' e 14" mentre quello femminile da Loredana Brusciano della Atl. Aversa con 39' 08".
Per il terzo anno consecutivo ci ha onorato della sua presenza e della sua emozionante energia, Matteo che accompagnato dagli " Amici"  del team G.S. Amatori Caserta ha percorso i suoi 10 km in carrozzina.
La città di San Nicola non poteva non avere come vincitore nella sua categoria di M 70 il concittadino Nicola Russo.
Ancora una volta ricorre il rosso, colore della canotta dei Tifata Runners che si aggiudicano il premio come prima squadra ufficiale.
Indimenticabile poi l'espressione paonazza (quasi rosso) de nostro Ludovico Carozza soprannominato ormai "o Passatore " quando a sorpresa ha ricevuto una scultura raffigurante la famosa ultramaratona dei 100 km , dagli amici di Valle Caudina onorati della sua presenza insieme a noi a Forchia solo una settimana fa.

Questo successo, perdonate la modestia, ce lo siamo meritati. In primis il nostro presidente Nicola D'Andrea che per la dodicesima volta ha regalato alla nostra città la visibilità che merita nel mondo podistico.

Un ringraziamento speciale va alla Polizia Municipale, alla Protezione Civile, all' Esercito, all' Assessore dello Sport Maurizio Santamaria.

By Anna Merola 

XII Maratonina, vince ancora lo sport
Passa alla storia anche l’edizione 2014 della celebre manifestazione organizzata dalla Asd Atletica San Nicola. Eccezionali momenti di sport per 970 atleti partecipanti ed un fiume di entusiasmo lungo l’intero percorso.

Vince ancora una volta lo sport, sotto la direzione ed il controllo di una macchina organizzativa completa in tutte le sue parti.  Dall’impegno dell’Atletica San Nicola all’Amministrazione Comunale, dalla Polizia Locale alla Protezione Civile,  tutti gli attori del grande evento sportivo sannicolese hanno portato i riflettori sulla nostra città. 
E’ andata in onda lungo le strade cittadine l’edizione numero 12 dell’ormai frequentatissima Maratonina Città di San Nicola la Strada. 
Un’onda positiva, dai colori fiammanti come le magliette indossate dai membri dell’organizzazione, originata dalla passione e dedizione che le ragazze e i ragazzi dell’Atletica San Nicola hanno profuso nelle tre fasi fondamentali dell’evento sportivo: prima, durante e dopo.

“Prima” hanno messo a punto la collaudatissima macchina organizzativa che parte almeno tre mesi prima dell’evento e si basa sull’imprescindibile supporto dell’Amministrazione Comunale, grazie anche al sempre presente assessore allo sport Maurizio Santamaria, della Polizia Locale per garantire la viabilità in un’area di non facile gestione, della Protezione Civile determinante per un corretto svolgimento della manifestazione grazie agli innumerevoli volontari dislocati lungo il percorso; nonché del supporto di tante altre organizzazioni cittadine che fanno sì che il successo di questa manifestazione sia ribadito anno dopo anno. Macchina organizzativa che quest’anno ha raggiunto il picco di efficienza la mattina della gara, quando i preparativi iniziati il giorno precedente hanno preso vita in un susseguirsi di azioni mirate ad un solo obiettivo: il successo della manifestazione per i circa 1000 ospiti.

Alle 8.50 comincia la fase del “durante” con uno start d’eccezione. Quello per il pettorale numero 1 indossato da Matteo Schmutz: Matteo che, accompagnato dagli amici della Amatori Caserta, ormai apre da qualche anno la manifestazione e che con il suo sorriso è in grado di alleggerire la tensione di tutti. Tensione che si scarica sull’asfalto alle 9.00 con lo start, puntualissimo, per le 970 coloratissime canotte che hanno scelto di correre questa dodicesima edizione e che per circa un minuto hanno sfilato sotto l’arco di partenza defluendo da via Grotta verso via Patturelli per confluire poi su via Bronzetti e poi Viale Italia. 970 atleti partiti ognuno con un proprio obiettivo. 
Sin da subito, la testa della corsa è dominata da un trio d’eccezione:  Francesco Bassano, Toufik Bensakouk e Gennaro Varrella. I tre staccano il gruppo di inseguitori e comincia a dettare un passo che gli altri non riescono a tenere. Complice l’improvviso caldo ed un elevatissimo tasso di umidità all’ottavo chilometro, il marocchino Taoufik Bensaikouk lascia i compagni di fuga per arrivare primo al traguardo. Dietro di lui, nell’ordine, ad una manciata di secondi, Varrella, decano della manifestazione, e Bassano. Passano in fila senza che Francesco accenni un sorpasso a Gennaro, in segno di riconoscimento per l’aiuto ricevuto durante la corsa. Infatti, come ha avuto modo di spiegare poi Gennaro, si sono condivisi l’acqua, perché prima di essere avversari, nel senso agonistico, sono sportivi ed amici. 
Il terzetto femminile è condotto da Loredana Brusciano che, dopo aver condotto tutta la gara con un passo di 3’55” a km, arriva prima al traguardo, seguita da Fabiola Desiderio e Loredana Vento. 
Il fiume di atleti sfila sotto l’arco del traguardo per circa un’ora dopo il passaggio dei primi. Ognuno per terminare la propria gara ed essere accolto ancora una volta dalla macchina organizzativa per il ristoro finale necessario per integrare i liquidi, sali e vitamine profusi nell’immane sforzo fisico (il caldo e l’afa hanno costretto una sessantina di atleti a fermarsi prima dei 10km previsti).

Il “dopo” è racchiuso nella cerimonia di premiazione, che ha visto alternarsi sul palchetto le migliori atlete, i migliori atleti e le migliori società. 
Per la vincitrice Tifata Runners a ritirare il premio è stato chiamato Pietro Maienza, sannicolese ed ex atleta dell’Atletica San Nicola: un encomiabile tributo allo sport senza frontiere. 
Una medaglia speciale è andata a Matteo Schmutz. Si di essa l’effige di una bellissima dedica fortemente voluta dal presidente Nicola D’Andrea: “A Matteo, il nostro numero 1”. 
Premiato, fuori programma, anche l’ “ultramaratoneta” Ludovico Carozza, reduce dalla “100km del passatore”, che ha ricevuto una targa offerta dalla Podistica Valle Caudina quale segno di amicizia e di profonda ammirazione. 
Assegnato, infine, un riconoscimento anche a Nicola Russo della Asd Atletica San Nicola quale migliore atleta della categoria SM70. 
L’intera cerimonia di premiazione è stata officiata dall’assessore allo sport del Comune di San Nicola la Strada, Maurizio Santamaria, dal Ten. Col Testino a dimostrazione della vicinanza dell’Esercito Italiano a questo tipo di manifestazioni sportive, dal consigliere nazionale OPES Ettore Forte. Il tutto condito dal brillante commento di un inarrestabile Marco Cascone, lo speaker ufficiale della gara, che riesce a coprire le circa tre ore della manifestazione con contenuti mai banali, coinvolgendo anche il pubblico non particolarmente avvezzo a questo sport.
Il “dopo” si esaurisce con il “ripristino dello stato dei luoghi” affinché della Maratonina in città resti solo un ottimo ricordo e con la consapevolezza da parte degli organizzatori che ancora una volta la squadra, all’insegna dello sport, dell’associazionismo puro, del volontariato, dell’amicizia e della stima reciproca ce l’ha fatta. Ce l’ha fatta a portare ancora un altro trofeo nella bacheca dei successi per la nostra città. 
Sentito e doveroso il “grazie” rivolto dal Consiglio Direttivo dell’Atletica San Nicolaa tutti coloro che hanno reso possibile questa ennesima avventura e che hanno dimostrato che certi valori, fortunatamente, non sono ancora andati perduti. 

Maurizio Fucile


Ancora sulla nostra gara:

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1- 2 giugno 2014
S.Maria la Carità- Poggiomarino- Aversa- Capua - Forchia
Corriàm corriàm ovunque noi andiàm

Si poteva sicuramente approfittare di questo ponte di fine giugno per una mini vacanza rilassante con la famiglia e siamo sicuri che in molti l'hanno fatto.
Qualcuno avrà dovuto magari nascondere le scarpette nel fondo del borsone e concedersi il consueto allenamento alle prime luci dell'alba senza compromettere così il programma familiare. Qualcuno più fortunato avrà addirittura potuto scegliere qualche destinazione dove si sarà disputata una gara più o meno importante con la benedizione-rassegnazione del congiunto. Non ci risulta che questo sia avvenuto in Atletica San Nicola (il Mandarino forse?) che tra allenamenti e competizioni ha sfoggiato semplicemente i propri atleti in canotta e pantaloncini e di certo non in tenuta vacanziera.

Ben 41 le canotte ufficiali (tranne una in realtà, era d'obbligo che qualcuno mostrasse la sua impronta da Passatore), che si sono rinCorse tra domenica e lunedì, tra mattina e sera, mattina-sera e addirittura sera-mattina-sera. E' evidente che tra S.Maria la Carità, Poggiomarino, Aversa, Capua e Forchia  non sono in pochi quelli che hanno dovuto indossare la canotta lavata e asciugata più di una volta.

Solo soletto, Francesco Catania è l'unico dei nostri a prendere parte alla 10 km di S.Maria la Carità, nella piana stabiese-vesuviana, domenica mattina.
In 9 invece si presentano a Poggiomarino, dove un percorso più o meno veloce alle falde del Vesuvio consente al nostro M70 Nicola Russo di aggiudicarsi il secondo posto di categoria. 
Contemporaneamente gareggiano alla prima edizione di Aversa con ottime prestazioni soltanto in 2 che appunto per questo nominiamo: Francesco Letizia e Giuseppe di Maio che da vero keniano sarà quello che suderà la canotta tre volte. Infatti farà parte dei 13 che lunedì mattina hanno dato il meglio di sè a Capua e tra di loro non può passare inosservata l'unica nostra donna presente Antonella Cubiano, che riesce a classificarsi come prima nella sua categoria. E' di doppietta a questa gara anche Giovanni Pastore reduce da Poggiomarino che affronta entrambe con lo stesso passo e grinta e Francesco Catania, che invece fa molto meglio del giorno prima.

In 31 infine  quelli che nel pomeriggio di lunedì hanno affrontato una delle gare più belle e più dure delle ultime settimane sempre sulla distanza dei 10 km ovvero la prima edizione di Forchia, un piccolo e caratteristico comune praticamente circondato da ciliegi che rientra nell'area del beneventano conosciuta come Valle Caudina. Una gara che vale sicuramente la pena (intesa come sofferenza, è il caso di dirlo) ripetere l'anno venturo per tanti aspetti. In primis per il panorama mozzafiato sui monti Partenio, Durazzano e Taburno poi per la caratteristica ed infinita scalinata che abbiamo dovuto affrontare per ritirare i pettorali e che ci è valsa praticamente da riscaldamento; per l'entusiasmo della giovane sindaco che ha inaugurato la manifestazione non che per la speciale benedizione dell' altrettanto giovane prete che ha adattato sermone e benedizione, leggendoli direttamente dall'ebook, a noi podisti, augurandoci di affrontare con coraggio i numerosi ostacoli (tanti) e di arrivare al traguardo. Mai sermone ci è sembrato più appropriato, dal momento che il percorso era strutturato in 2 giri da 5,100 km con altimetrie per noi casertani probabilmente paragonabili a Caserta Vecchia, di cui una consistente salita tra le tante collocata presso gli ultimi 2 km, che ha costretto moltissimi a fermarsi più volte per riprendere fiato nonostante una ripidissima discesa qualche km prima, praticamente all'interno di un vicolo, stretto, quello tipico dei borghi.

Fatto è che la benedizione ha avuto il suo effetto perchè sono tutti e trentuno giunti al traguardo consentendo alla nostra squadra di classificarsi come prima società assoluta. Il merito ovviamente va a tutti, probabilmente anche a F.Letizia e Nuzzo che la mattina stessa non hanno messo la sveglia per Capua consentendoci di raggiungere così il numero che ci è valso la premiazione.
Sicuramente è da apprezzare il sacrificio di coloro che come menzionato prima erano alla terza gara consecutiva, o alla seconda ovvero il nostro The president che insieme a Fusco, A.Maiello, N. Russo, D' Errico e Auricchio non avevano avuto ancora il tempo di smaltire Poggiomarino del giorno precedente o Francesco Letizia reduce da Aversa. Per non parlare di  quelli "che due gare in un giorno" come Di Maio, F.D' Andrea, Scalera ,Leone . Questi ultimi tre inoltre premiati nelle rispettive categorie insieme ad Auricchio, Palmiero, l'ormai habituè "o fravolese" Nicola Russo....e..e...indovinate un pò chi era presente ad una sola settimana dalla sua impresa epica? L'orgoglio della nostra squadra, venuto lì apposta per "camminare" ma nonostante tutto andato in premiazione: Ludovico Carozza emerodromo (cit.keniano) della Massery Land colui che insieme a Giovanni Seccia ha corso per ben "CENTO KM"  e per quest'occasione appunto ha indossato la maglietta (reliquia un giorno) del Passatore. Per concludere non possiamo che complimentarci anche con Alessandra Tamburrini che in vista della maratona di NY tra le gare sceglie sempre e soltanto quelle più dure e con Anna Merola che per la prima (e ultima) volta nella sua vita sale sul podio come terza donna assoluta. Lei ha fatto sapere di essere felicissima ma che le piace vincere facile: le donne erano solo 21 in quanto mancava il gotha femminile, quelle da 4 a km appunto che hanno conquistato podi altrove.

PS: gira voce che qualcuno ha dato del filo da torcere a qualcun altro "svolazzando" tra alberi di cieligio e lasciando sul percorso noccioli che appunto creavano ulteriori ostacoli ai provati polpacci dell'altro. Se volete scoprire di chi si tratta venite ad allenavi alla Saint Gobain..ed occhio a volatili e..polpacci tatuati.

DOMENICA 8 GIUGNO ALLE ORE 9, 00 C' E' LA NOSTRA GARA!

by Anna Merola
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