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29 Maggio 2011

Un inviato a Roccasecca


Durissima la campagna elettorale per la poltrona di primo cittadino che si è svolta i giorni passati in questo comune della provincia di Frosinone. Parliamo del comune di Roccasecca che ha visto animarsi uno scontro politico incentrato principalmente su una forte e violenta dialettica. Dialettica che si è trasformata in tormentone da parte del candidato … ops … scusate … questa è altra faccenda.

Ehm, si è vero. Qui siamo ospiti di un sito che tratta di podismo! Certo, mica si vuol dare un resoconto circa il ballottaggio per la carica di sindaco? (anche se ci raccontano che il coinvolgimento è massimo). Su queste pagine noi semplicemente vogliamo raccontare della 5a edizione del memorial Antonio Fava. Gara podistica nazionale su strada di 11,8 km che si dipana su un percorso di quelli definiti “tosti”. Di quelli insidiosi che fanno selezione. Di quelli in cui non tutti riescono ad esprimere  completamente le proprie potenzialità.

Ai nastri di partenza il nostro inviato Pietro Maienza, giunto in quel di Roccasecca per cimentarsi su questo tracciato. E qui ha trovato ottima compagnia. La compagnia di fuoriclasse che hanno stabilito i nuovi record del tracciato, demolendo di fatto i vecchi riferimenti cronometrici. Fuoriclasse che si sono ritrovati numerosi a Roccasecca certamente guidati da un forte spirito agonistico, ma probabilmente anche da  considerazioni che pure hanno il loro peso e che tanto mi ricordano una frase che aleggiava  ai tavoli di poker che si organizzava tra amici: “piatto ricco mi ci ficco!”.

I 660 alla partenza hanno percorso il primo km all’interno della cittadina, tra le stradine del centro storico che si è concluso con un primo passaggio sotto l’arco di partenza che ha aperto le porte ad una veloce discesa di circa 3 km dove il gruppo si è cominciato a disgregare. Dove la rullata del gruppo di testa ha girato ai massimi regimi per sviluppare velocità a dir poco notevoli.
I 4km successivi, tutti in piano, sono stati percorsi cercando di mantenere le posizioni conquistate nel tratto in discesa. Quel passo utile a non cedere e a non concedere nulla agli avversari.
Ma la vera selezione è avvenuta lungo i circa 3 km finali. Ebbene si! Proprio gli stessi 3 km della prima parte che, ahinoi, stavolta si sono presentati in senso opposto. In salita. Una dura salita che ha fatto selezione. Penalizzando quegli atleti che non avevano ben dosato le energie. Quelli che avevano sottovalutato questo duro e lungo passaggio verso il traguardo.
Traguardo che il nostro Pietro ha tagliato al 65° posto assoluto, fermando il crono su 44:57 e concludendo la sua gara sul piede dei 3’ e 48” per km (discese e salite incluse).

Ma perché questo articolo si è aperto con la bagarre elettorale? Semplice! Perché al momento della premiazione il palco è stato invaso dal più turbolento dei candidati al ballottaggio, quello dalla dialettica tagliente. Parliamo del candidato sindaco Antonio La Trippa che, armato di megafono a forma di trombone, continuava ad urlare il suo tormentone. Un tormentone che dal lontano 1963 ancora riecheggia nell’aria … Votantonio, Votantonio, Votantonio, Votantonio … chapeau indimenticato Principe, maratoneta della risata.
(MF) 


21 Maggio 2011
StraLiterno, il piatto è servito

Orario inconsueto questo di oggi per una scorribanda podistica. Appuntamento alle 16 per dirigersi verso Villa Literno, cittadina della provincia di Caserta a circa 10km da Liternum, antica città romana, da cui deriva il nome stesso.
Veramente di inconsueto c’è anche il giorno, per l’appunto sabato. E non finisce qui. Si perché inconsuete sono la temperatura, circa 25°C, e il fattore di umidità percepito che è decisamente elevato.

La kermesse ha come base lo stadio Comunale, opportunamente dotato di pista in tartan, per ospitare partenza e arrivo. É da qui che si dipana un percorso a dir poco piatto. Un percorso con dislivello complessivo di circa 4000 mm (fa più scena che dire soli 4 mt!). Di quei percorsi in cui è facile che il personale lo fai … ma solo se ti gestisci bene.

Sarà stato il caldo, sarà stata l’umidità, sarà stata la digestione che ancora non aveva del tutto terminato il suo ciclo, ma stavolta grosse punzecchiature non ne abbiamo viste. Pasquale Maiello a Peppe Nuzzo tutto sommato hanno fatto i bravi. Ma state tranquilli che non sono mancati paragoni con la maratona di Amsterdam, edizione xx del millenovecento e rotti, in cui anche i vespasiani (e non parliamo minimamente dei seguaci di Tito Flavio) erano particolari rispetto ai “sistemi di raccolta ed evacuazione liquidi” dello stadio di Villa Literno. Si perché quelli ad Amsterdam erano a forma triangolare e poi erano posizionati … va bene forse è meglio fermarsi qui e non inerpicarsi in complicate metafore linguistiche per rendere “potabili” gli stringati e concisi commenti esternati sul tema.

Partenza un pochino in ritardo rispetto alle previste ore 18. Partenza in cui non è mancato il solito show del torpedone che prima dello start avanza cm dopo cm per recuperare qualche posizione alla partenza. E qui si sa, più tempo passa e più la folla spinge e più avanti si va rispetto alla linea di partenza. E quindi gli organizzatori sono costretti a ritardare ulteriormente la partenza per provare a ricompattare indietro il gruppo … finché non arriva lo sparo e … finalmente si parte.

Tracciato senza note caratteristiche circa l'altimetria. 10 km tutti a “ground zero”. Tracciato totalmente PIATTO, senza troppi cambi di direzione per una gara veloce che, nonostante le condizioni climatiche non favorevoli, hanno visto Maksym Obrubansky chiudere sul piede del 3:03 a chilometro per un tempo complessivo di 30:32.
Non troppo in ritardo si sono avvicendati i nostri “tropp runner”. Pietro Maienza, che è sceso sotto i 37’, seguito da Peppe Tedesco a soli 29”.
Ottima la gara di Biagio Pastore che, con un tempo sotto i 47’, ha sfiorato di pochi secondi la 150sima piazza e quindi non è riuscito ad arrivare tra quelli che ricevono l’ambito premio extra.
Peppe Nuzzo non è minimamente riuscito ad infastidire Pasquale Maiello che gli si è piazzato davanti di circa 30”.
A seguire ci sono quelli a cui il “piatto” è stato un pò indigesto. Si perché, come poi gli stessi hanno ammesso, partire forte su un tracciato come questo, dove si “pedala” sempre, dove non c’è mai un pochino di falsopiano favorevole per allentare il ritmo, anche se di poco, la strategia di gara assume un ruolo a dir poco fondamentale. Strategia necessaria per garantirsi un tempo finale che sia consono alle proprie caratteristiche. Ma si sa, il podismo è anche questo. Una sapiente gestione delle risorse. L’unica ricetta per una buona gara. Per terminare senza troppi patimenti.
Gestione che infatti non è riuscita benissimo a Francesco Letizia, Giovanni Pastore e Ciro Pscarella sr. che sul fine gara  hanno patito un inizio un pò troppo allegro rispetto alle caratteristiche della giornata e del tracciato.
Roberto è stato di nuovo dei nostri per i suoi allenamenti. Ma questa volta per soli 2km veloci, per cui non lo si è visto estrinsecarsi in particolari prestazioni. Unica nota. Ha aggiunto altri 7 km al suo allenamento perché non gli andava di tornare indietro. Quisquiglie e pinzillacchere, avrebbe commentato il nostro corregionale Principe De Curtis. 

Questo tracciato piatto, invece, a Maurizio Fucile gli ha fatto il “piattino” (slang per indicare quando si riceve una cattiva azione opportunamente preparata). Alla fine del primo km un leggero dolorino fa capolino al femorale sinistro … “sarà un risentimento muscolare, ora rallento un pò” ha pensato. Ma così non è stato. Si perché il dolore montava sempre più fino a costringerlo allo stop sulla fine del 2° km. Ha preferito così. Senza forzare. Senza spingere e andare incontro a un probabile infortunio molto più serio. Speriamo basti solo un pò di riposo.

L’unico piatto che non abbiamo visto girare su questo “piatto" tracciato è stato il piatto della vendetta. Ma si sa, la vendetta è un piatto che va servito freddo, e oggi faceva troppo caldo!

(MF)


Giuseppe Nuzzo Data: 22 May 2011 20:21:01 GMT

Commento: giusto x cronaca il sig. maiello è stato dal 2° al 7° a guardare le suola del sottoscritto ( quando riusciva a vederle...)poi al 7 km. mi ha affiancato con un respiro affannoso alquanto preoccupante....ebbene non ho avuto il coraggio di seguirlo avevo gli occhi della nipotina, con la quale mi ha accolto sull'uscio di casa sua quando sono andato a prenderlo alle 16.30, nella mente....ho pensato questo muore pur di arrivare davanti a me....l'ho lasciato andare anche xchè interessava vivere anche a me....


ciro sr, 23 maggio 2011

Commento: Complimenti al nonno per la battaglia vinta e all'ing g. nuzzo per il suo nuovo personale. Per quanto mi riguarda, vi prego di ignorarmi fino al prossimo ottobre. ciro



Nome: anna merolaE-mail: annachecorre@libero.it
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Nazione:  Data: 23 May 2011 19:04:31 GMT

Commento: ..beh mi sembra di comprendere che nelle gare piccoli o grandi imprevisti non mancano mai..ma anche questa volta però Atletica San nicola ha dato il suo magnifico contributo facendo una bella scarpetta nel piatto..poi se qualcuno ha preferito farla prima..l'importante è che il piatto sia stato ben ripulito.Per quanto riguarda te Maurizio..non sarà stato per caso l'allenamento flick flock di qualche giorno fa a farti le scarpe??



Nome: MaurizioE-mail: 
Nazione:  Data: 24 May 2011 05:21:07 GMT

Commento: Cara Anna mi sai che è MOOOoLTO probabile. Il piattino me lo sono fatto da solo. Come al solito non si deve essere ingordi. Bisogna saper scegliere. Non dovevo proprio sedermi a tavola giovedì ... ma sai come vanno ste cose.




Pietro_Cercola 15 Maggio 2011
Cercola e Minori, sempre più in alto!

Solito rito anche stamattina. Incontro al solito bar, solito caffè e solita ottima compagnia per partire alla volta di Cercola, ridente cittadina alle pendici del Vesuvio.
Una compagine di 15 atleti dell’Atletica San Nicola +1 all’appello, per esprimersi al meglio in questa competizione domenicale di 10 km. Competizione che per chi l’ha già fatta, certamente la ricorda bene.
Come al solito le “promesse” prima della partenza non sono mancate. Promesse di marcature strette e sorpassi. Ciro jr, ormai collocatosi senza dubbio alcuno tra i “tropp runner” (mi raccomando va pronunciato con la R alla francese) della nostra squadra, ha palesemente sfidato il duo di testa, Peppe T. e Pietro, consegnandogli il guanto di sfida. Guanto di sfida che recitava ... almeno 30” dietro di me. Promessa somministrata con un atteggiamento tra il serio e il faceto, col sorriso sulle labbra, ma negli occhi la determinazione di chi ci proverà. Anche se questa dichiarazione, ci hanno fatto notare i più attenti, è stata emessa con suono palesemente gutturale e raffreddato.
Poi il solito Pasquale non ha mancato di puntare dritto su Mario Salvo, Ciro sr e Paolo. Con quel suo fare a cavallo tra lo scherzoso e il serioso, riprendendo spunto dagli antichi fasti di prestazioni passate (la famosa maratona di Barcellona del millenovecento…, anziché quella di Amsterdam che…) si è prodotto senza mezzi termini, senza ritegno alcuno e con convinzione (altrimenti che minaccia è?) anche questa volta in proclami di prestazioni nettamente superiori a quelle degli altri, oggetto delle sue attenzioni.

Cercola, Memorial S. Laureto, gara ospitata dal complesso polisportivo che, grazie agli ampi spazi a disposizione, ad un collaudato copione e alla buona organizzazione riesce sempre a regalare ai partecipanti un’ottima regia per un evento sportivo ormai alla sua terza edizione.
Partenza immediatamente fuori lo stadio per i 1.014 podisti al via. Partenza alla volta di un tracciato che certamente, come anticipato in premessa, lascia un segno indelebile nei partecipanti. Segnati per l’appunto dalle salite che fortunatamente sono leggermente spezzate da brevi tratti in piano (tracciato a denti di sega come lo ha definito Peppe Flex). Denti di sega che, credetemi, sono penetrati infidamente nelle gambe di ognuno lungo i primi 6 km in salita di questo tracciato che ci ha portati sempre più in alto.

Lungo la salita, penso fosse il 5° km, mi ha sorpassato un educatissimo Giovanni Marzano. Si perché quando si supera si deve salutare … soprattutto quando si tratta dei compagni di squadra e, a maggior ragione, se si è in salita. Questo è un chiaro segno di buona educazione. Anche se continuo a pensare che il fatto che portasse ancora la “speedy canotta”, quella gialla, quella che a Maddaloni (vedi art. del 1° Maggio) abbiamo appurato sembra faccia andare più veloci, per cui … mi sa che dalla prossima gara veramente la rispolvero.
All’inizio del 7° km, un bel tratto in discesa ci ha accompagnato fino all’ultimo km. Qui affianco Benedetto che, onor del vero mi aveva raggiunto e staccato al 4° km. Lo affianco per finire insieme la gara. Perché il fatto che lo vedevo lì davanti mi aveva anche un po’ tirato. Mi ha inconsapevolmente dato un obiettivo per stringere i denti. E così procediamo insieme alla volta dell’arrivo per finire insieme … e avremmo finito insieme se non fosse stato per quei maledetti denti di sega che hanno tranciato di netto il “cavo di alimentazione” di Benedetto che, a soli 700 mt dal traguardo, di nuovo in salita, ha mollato di schianto. L’ho chiamato, ma mi ha esortato a finire da solo. “Vai Maurì”, mi ha detto. E così con il magone nel cuore, ho fatto il mio ingresso sulla pista di tartan dello stadio che ci ha ospitato per gli ultimi 300 mt circa per un emozionante arrivo sulla pista di atletica che, soprattutto negli amatori Master, evoca quasi sempre lontani ricordi di gioventù.

Pietro Maienza (foto a sinstra in alto) e Peppe Tedesco (foto a destra in alto), a conferma di quanto già noto si classificano 47° e 48° assoluti, con un solo secondo di distanza l’uno dall’altro, seguiti da un’altra conferma: Mario Mastrangeli. Segue poi Ciro jr. Si, proprio lui. Quello delle minacce. Ma allora qui siamo più veloci di favella che di gamba? Va bè, sinceramente stavolta Ciro jr aveva un po’ azzardato e non aveva fatto il conto con le sue condizioni di salute [l’abbiamo visto ripararsi in auto dopo la gara, probabilmente febbricitante, e sentito tossire tutto il tragitto di ritorno (speriamo solo non fosse contagioso!)].

Per la banda di “quelli che ci provano a fare il salto di qualità, ma non sempre ci riescono”  questa giornata di scorribande può essere archiviata come una di quelle piuttosto vivaci. Francesco Letizia continua la sua progressione e arriva davanti al gruppo seguito da Pascarella sr, Paolo Rauci e Pasquale Maiello. Ancora una volta Mario Salvo deve ritirarsi perché non vuole rassegnarsi alla rinite allergica, al fatto che non può andare al massimo. Dovrà prima o poi rassegnarsi ed accettare che se parte come un treno è difficile che faccia più di 3 km allo stesso ritmo. Come oggi. Ma della banda di quelli che ci provano c’è un altro soggetto che non riesce a uscire dal tunnel: l’atleta che non suda, l’uomo privo di massa, colui che non percepisce disagio, ovvero Paolo Rauci. Oggi è sembrato che tra il quarto e il quinto km avesse finalmente visto la luce. C’è stato un momento che l’abbiamo visto andare in progressione, l’abbiamo visto andare sulla salita agile e fluido e recuperare decine di posizioni.  E’ stata solo un’illusione durata 1500 metri: ancora non ci siamo.  Paolo al momento è l’unico dell’allegra comitiva a cui i tanti km per la preparazione della maratona di Roma non hanno fatto bene, anzi sembrerebbe addirittura il contrario. Ma non disperiamo perché sappiamo che questo periodo di collasso prestazionale finirà e per la legge della Supercompensazione tornerà a livelli ancora migliori di quelli autunnali. Basterà non mollare.
Purtroppo a causa dell’indisponibilità della classifica non siamo in grado di darvi notizie circa il ritorno di Armando Cicala. Anche se avendo corso con il completino giallo, quello della “speedy canotta”, riteniamo abbia fatto una buona prestazione.
In netto miglioramento anche Giovanni Senatore che, nonostante una vistosa fasciatura alla coscia, si è difeso bene su un tracciato così insidioso.

Ma chi è l’atleta menzionato sopra come “+1”? Ma è la nostra ex mascotte, ormai diventato un atleta. Roberto. Si quel Roberto Izzo (foto a lato), figlio di Giovanni, che è venuto a Cercola SOLO per allenarsi. Mica per gareggiare. E’ troppo piccolo per esporre uno di questi pettorali. E poiché di allenamento si è trattato per questa gara, ha di conseguenza seguito pedissequamente quanto prescrittogli da Pietro, allenatore dal polso di ferro, che gli continuava a ripetere: “mi raccomando 1km lento, 3km veloci, 2km …”. Roba mica facile su questo tracciato? Ma noi Roberto lo conosciamo, perché l’abbiamo sportivamente adottato da tempo, e tutti sappiamo che quando c’è da sudare … lui suda! E seguendo questa tabella di ALLENAMENTO ha dato paga all’8° km a Pasquale e Paolo che invece, dal canto loro, stavano gareggiando.
Che dire? Non ci sono parole per descrivere i progressi di Roberto, se non una parola che a mio giudizio sintetizza a pieno il suo percorso atletico: Bravo!

Poiché non ci siamo sentiti abbastanza in alto con questa gara di Cercola, abbiamo mandato Peppe Flex in quel di Minori (SA) per rappresentarci in un’altra manifestazione che di podistico ha solo il fatto che si corre a piedi, ma che in realtà è assai più vicina ad una vera e propria prova di ardimento. Una Extreme Race. La EcoTrail di Minori. Gara per pochi superman che si snoda su di un tracciato di 14,4 km. E i superman si sono dovuti attrezzare di “water bag” e/o borraccia, in quanto lungo questo tipo di tracciati non sono previsti ristori per rispetto dell’ambiente. Borraccia che tieni in mano, o ancorata al corpo, fino al traguardo, poiché è ovviamente vietato gettarle.
Partenza da quota zero, zona spiaggia, per inerpicarsi in soli 7,2 km fino ad una quota di 1200mt. Attraverso i boschi, lungo sentieri e saltando scalini. Tra massi e pietre che impediscono un appoggio sicuro. Lungo un percorso incontaminato che ha regalato ai partecipanti uno stupendo spaccato di natura e purezza, di fatica e sofferenza. Ma le sollecitazioni a questo “corpo di élite” partecipante non sono mica venute solo dalla salita? Macché! Si perché la discesa in questi casi, forse, è ancor più devastante della salita. Un appoggio sbagliato su un masso, una scarpa che si incastra lungo lo scosceso pendio. E’ lì che ti parte una caviglia o un ginocchio.
Il nostro Peppe, intervistato dopo le 2:20 impiegate per terminare il tracciato, ha commentato: “mi sento tutto indolenzito, è stato un massacro per il fisico. Noi stardaioli non siamo abituati a questi tracciati così estremi”.

Questa domenica abbiamo puntato veramente in alto e ci siamo riusciti. Abbiamo portato in alto i valori dello sport. Più in alto di così ... 

(MF & CP)

18 Maggio 2011
Precisazione su Cercola

Le imprecisioni sulla classifica hanno influenzato anche il nostro racconto che, forse un pò condizionato anche dai soliti maligni che non perdono occasione di metterci lo zampino, ha riportato una notizia parzialmente errata. Si perchè Mario Salvo non si è mica ritirato, come lui ci ha fatto prontamente notare. Infatti dopo una partenza un pò spinta, ma solo per il primo km, ha poi portato una condotta di gara abbastanza stabile.
Questa come spiegazione è abbastanza buona. Ma la verità secondo noi è che rispetto ai risultati a cui Mario ci ha abituati, questo di Cercola è quasi come fosse un ritiro. Per cui faremo una riunione del consiglio direttivo per stabilire se Mario è da ritenere come ritirato o arrivato.
Vi terremo informati.


 
Nome: Atlatica San NicolaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:20:07 GMT

Commento: ...il sacco è sempre pieno di belle esperienze! tanti bravi e allora un bravo per tutti a roberto che è il giovane che avanza, il futuro.



Nome: BenedettoE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:20:38 GMT

Commento: complimenti a chi decanta con suberba maestria le emozioni che viviamo con questa comune passione!



Nome: Atletica San NicolaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:21:08 GMT

Commento: ci scusiamo per la inesattezza, anzi l'errore, riguardo la prestazione di mario salvo. Dobbiamo rettificare: non si è ritirato! Ma molti ci avevano raccontato di averlo visto fermo... evidentemente, avrà preso fiato, dopo la sparata iniziale, ed è arrivato fino in fondo...



Nome: MaurizioE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:21:37 GMT

Commento: Non solo ci avevano raccontato di averlo visto fermo (i soliti maligni!), ma poi non l'abbiamo nemmeno incontrato al parcheggio per il solito "chiacchiericcio" post gara. Ci si è messa anche una classifica che non è arrivata se non ieri sera, per giunta completamente errata. Con tempi di fantasia per chi ha coperto il tracciato impiegando oltre i 40 minuti, cioè la maggior parte dei partecipanti. Mancano molti atleti, tra cui il nostro Mario Mastrangeli che a meno che non abbia mollato gli ultimi 150 mt ... è arrivato veloca come al solito (a riprova vedi la foto in photo gallery che lo immortala in mezzo a 4 atleti, di cui solo 2 sono poi riportati in classifica)



Nome: Atletica San NicolaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:22:12 GMT

Commento: aggiungo che dalla classifica manca pure ciro jr... evidentemente si sarà accordato con in cronometristi per non lasciare traccia della disfatta.



Nome: MaurizioE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:22:41 GMT

Commento: ... e considerato che questi "grandi cronometristi" ci stanno costringendo a fare la conta, allora siamo qui a segnalare che manca anche Giovanni Marzano (speedy canotta) che dovrebbe essere arrivato prima a Mario Salvo. Su questo chiedo conferma, per stilare la nostra 



 8 Maggio 2011
Bosco di Capodimonte, c’è chi gareggia e chi tira la corda


Al controllo documenti, stamattina, ci siamo imbattuti nella carta d’identità di questa competizione napoletana, riportante in sintesi i seguenti dati:

Denominazione: Primavera al Bosco
Location: Bosco di Capodimonte al cospetto della omonima Reggia Borbonica in quel di Napoli
Percorso: 2 giri da 5 km completamente fuori da tracciati urbani
Tracciato: sentieri e stradine nel bosco
Difficoltà: percorso caratterizzato da circa 1,5 km in leggera ma inesorabile salita con strappetto finale
Temperatura: oltre 20°C alla partenza

Dopo questa carta d’identità sono quasi imbarazzato a descrivere la gara di oggi. Passaggi suggestivi per una splendida domenica di corsa quelli che ci ha regalato il Bosco di Capodimonte che, in qualcuno di noi ha rispolverato vecchi ricordi. Ricordi ancora vividi nella memoria di Giovanni Senatore che lungo questi sentieri ha trascorso la sua infanzia. Motivo per cui, nonostante qualche piccolo acciacco, è stato determinato nell'esserci a tutti i costi. Ma si sa, il podismo è anche questo. Provare a rivivere  emozioni coniugandole in una diversa dimensione, riproponendole con una diversa angolazione. Quella della corsa.

Partenza un po' tribolata (come al solito ha aggiunto qualche habitué della gara). Circa 15 i minuti di ritardo con un arco gonfiabile alla partenza che si gonfia e si sgonfia e i circa 500 podisti che avanzano lentamente per disporsi in attesa dello sparo. Sparo che lancia tutti lungo il vialetto alberato in leggera discesa.
Le condizioni della pavimentazione certamente non hanno aiutato. Non è mancato nulla. Asfalto, sterrato, sanpietrini, buche, foglie e …. un percorso dove ogni passo deve essere ben controllato, ben ponderato e ben posizionato per evitare di inciampare, per non mettere un piede in fallo. Tratti in piano e in leggera discesa aprono le porte al tratto in salita, i famosi circa 1,5 km da ripetere per ben 2 volte, classificabili come di quelli non estremamente pendenti ma certamente INESORABILI, che hanno messo a dura prova la condizione di tutti.
Condizione che al traguardo ha visto il solito Francesco D'Andrea (in foto a lato) confermare lo strepitoso stato di forma del periodo con un 40simo posto assoluto. Parliamo di 38:33 per un passo di 3:51 a km.

Ma è a qualche minuto dietro Francesco che la bagarre si scatena . Al primo passaggio sul tratto in salita si è visto un gruppetto di “facinorosi”, talmente compatto che sembravano una canotta sola, guidato da Giovanni Pastore (che quindi già alla sua seconda gara con la nostra canotta dispensa insegnamenti), seguito da Ciro sr Pascarella, Peppe Vanacore (detto Flex) e Mario Salvo. Tutti in una manciata di metri, tutti in pochi secondi.
E’ questo il momento in cui la strategia gioca il suo ruolo fondamentale.
Consapevolezza delle proprie capacità, amministrazione delle energie, passo giusto e un po' di esperienza sono gli ingredienti della strategia del podista, strategia che ha garantito a Giovanni di mantenere la testa del gruppetto e chiudere di un soffio (un soffio di soli 2 secondi) avanti a Peppe Flex che immaginiamo le abbia provate tutte per superarlo ma la cui strategia, però, ha avuto la meglio su Ciro sr che arriva solo, e dico SOLO, 5 secondi dopo. Tre atleti in 7 secondi. E credetemi, questo non è fare la gara insieme, non è arrivare insieme. Questo è gareggiare!
Mario, invece, forse ancora un po’ debilitato dai problemi respiratori che lo avevano fermato a Maddaloni, si è staccato dal gruppetto accumulando circa 30 secondi di ritardo su Ciro sr.
Nessuna bagarre per i restanti tre della compagine Sannicolese, che vedono il passaggio di Nicola Pastore, Maurizio Fucile e Giovanni Senatore. Quest’ultimo attardatosi un po’ di più anche perché forse era troppo assorto nel ripercorrere i sentieri della spensieratezza e della fanciullezza.

Questa giornata fatta di puro agonismo, di Podisti che decidono di confrontarsi ad armi pari con altri Podisti di cui il gruppetto dei 4 ne è testimonianza, è stata purtroppo inquinata da quelli della “corda”.
Corda? … ma cos’è sta corda? Di che stiamo parlando?

Bene, per rispondere a questa domanda si deve tornare un po’ indietro nel tempo. Al tempo della scuola per scovarne la definizione: “un segmento avente gli estremi su una circonferenza o un arco è detto corda”.
E allora? Allora parliamo di alcuni tizi (non uso le parole sportivi, podisti e né tantomeno atleti) che si sono mescolati agli Atleti presenti per interpretare il percorso a loro modo. Operando per l’appunto un’accurata ottimizzazione dello stesso. Si perché a volte chi disegna i percorsi non si rende conto che alcune curve possono essere tagliate risparmiando un po’ di fiato e di energie, semplicemente passando ad esempio sul prato. Semplicemente tirando la corda invece di girare intorno a quell’aiuola. Semplicemente evitando deviazioni inutili e riuscendo anche a superare chi fino a quel momento gli era stato sempre avanti.
Ma non vorrei dilungarmi concedendo spazio immeritato a quelli della corda sulle nostre pagine. 

Il podismo come specchio della nostra quotidianità, quelli della corda sono sempre in agguato.

(MF)


 
Nome: Atletica San NicolaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:29:03 GMT

Commento: bella giornata di sport per gli sportivi... i "sarti" sono frustrati che cercano recuperare la visibilità a loro negata dalle altre faccende della vita



Nome: Ciro srE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:29:25 GMT

Commento: sono ancora troppo lento ..



Nome: AnnaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:29:47 GMT

Commento: noooooooooooooo...ho cancellato il mio commento!!!Mi tocca riscriverlo..sigh



Nome: AnnaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:30:14 GMT

Commento: Ho sempre pensato che in gara,di qualsiasi distanza o importanza essa sia,dovrebbero emergere i valori più belli e sani di questo sport..come ad esempio tenere il passo dei compagni di allenamento,accellerando o rallentando,supportare il gruppo o chi inevitabilmente ha qualche difficoltà.Chi bara non può essere assolutamente definito un podista..mi chiedo cosa sarebbe allora disposto a fare nella vita di tutti i giorni!!Quale sarebbe poi il fine?Vantarsi con familiari o colleghi di lavoro il giorno dopo, di chissà quale strabiliante prestazione??Mentitori che sanno di mentire!!Fai una bella analisi,Maurizio,quando scrivi che il podismo è il riflesso della quotidianetà..della serie " dimmi come corri e ti dirò come sei!"Per cui onore e merito sia ai primi che agli ultimi che corrono con onestà.E per concludere..bella imPENNAta Maurizio(47'!!)e..Ciro..Ciro!!Non sarebbe ora di cambiare il carapace?Ehehehe



Nome: Ciro srE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:30:43 GMT

Commento: Anna, potresti rischiare di non essere pubblicata.. ho letto e riletto e non ho capito se mi devo ritenere sfottuto..."carapace" per la seconda volta... [da wiki: carapace è una parte dell'esoscheletro o conchiglia presente in certi animali]???



Nome: AnnaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:31:06 GMT

Commento: Eh sì che ti sfotto!!Lo sai che ti stimo invece..fratello!!!Il carapace si riferisce alla tartaruga che tu credi sia in te..e che invece E'in me..in riferimento al mio ultimo post ad atletica a proposito del"ma se dura..eh!" urlatomi dal Tedesco mente mi superava allegramente of course..fino a diventare invisibile alla mia vista!!



Nome: Peppe VanE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:31:35 GMT

Commento: Cari amici, sì confesso l'ultimo km è stato una battaglia tra me e Ciro e quindi Giovanni P. e questo perchè Ciro ha superato senza salutare, ho quindi dedotto che era dovuto alla poca lucidità dell'ultimo sforzo in salita per cui mi sono accostato a lui nella discesa per essere visto e non visto... Siete tutti un mito :-)



Nome: Ciro srE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:31:53 GMT

Commento: Peppino caro hai dedotto bene.... speriamo di faticare meno alle prossime. ciro



Primo Maggio (2011)  - Corsa del mito

Primo maggio , seconda edizione della "corsa del mito", l'atletica san nicola c'è con Ciro Pascarella (jr). Partenza dal centro di Palinuro ed arrivo al porto di Marina di Camerota, nel cuore del parco nazionale del Cilento.

Gara internazionale di 13,8 km che si svolge percorrendo i "sentieri del mito", di omerica e virgiliana memoria.

Da quelle parti Ciro è di casa . Quelle strade, quei sentieri, quelle salite li conosce bene. Quei posti sono stati la location, nelle ultime vacanze, dei suoi allenamenti, quelli che più di tutti lo hanno forgiato come runner. Da quelle strade è iniziata, quest'estate, finalmente una preparazione adeguata al suo fisico e al suo background atletico. 

Percorso incantevole, caratterizzato da lunghe spiagge, pinete, intensi profumi ed un silenzio interrotto solo dal rumore dei passi dei corridori e dall'incitamento del pubblico al traguardo. Un vero piacere per la vista, l'udito e l'olfatto. 

Di contro, una vera prova di resistenza alla fatica e al dolore per le gambe: pochissimi tratti pianeggianti, tante lunghissime salite e tante ripidissime discese. Tanto tempo per salire, pochissimo tempo per rifiatare e già la discesa era terminata. 

I pochi km percorsi nelle ultime settimane facevano temere per Ciro una prestazione sottotono ma cosi' non è stato. Merito probabilmente dell'overtraining maturato per la preparazione della Maratona di Roma, con i tanti km macinati proprio su quelle stesse strade.

Partenza sparata, come al solito . Ma senza guinzaglio era prevedibile. Per fortuna redenzione veloce e dissolutezza energetica che termina al terzo km dove si imposta un adeguato ritmo gara. Si va che è un piacere fino al 7° km dove inizia una lunga salita, e nella quale si ha modo di ammirare il cambio di passo dei campioni (vedi Annamaria Vanacore), al termine della quale si inserisce l'autopilota per arrivare di slancio fino al traguardo.

Il cronometro si è ferma a 51' e 20'' per un'ottimo 28° posto assoluto alla media di 3 minuti e 43 secondi a km... il Ciro dello scorso anno che non riusciva a scendere sotto i 4 minuti a km è morto anche se non si è mai trovato il corpo .. si dice che il suo spirito si aggiri, appena prima dell'alba , proprio da quelle parti, tra Palinuro e Marina di Camerota, in compagnia un gigante con un solo occhio e pure  malconcio... mah!

(CP64 & CP77) 

 
Nome: Atletica San NicolaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:35:28 GMT

Commento: c'è solo da dire: continua cosi'!



Nome: MaurizioE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:35:46 GMT

Commento: Bella la prestazione e direi, dal racconto, anche bella la gara. Che dire? peccato non averti avuto con noi a Maddaloni, ma solo per un mero senso egoistico di squadra. Un commento sulle penne? Penso che assolutamente non ce ne sia bisogno ... ottimo ritmo narrativo.



Nome: AnnaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:36:05 GMT

Commento: Bisogna il più possibile scrivere come si..corre!!(Parafrasando..Charles Saint-Beuve) E come scriveva Pulitzer "Esprimi il tuo pensiero in modo conciso perché sia letto, in modo chiaro perché sia capito, in modo pittoresco perché sia ricordato e, soprattutto, in modo esatto perché i lettori siano guidati dalla sua luce"...ed in questo caso mi piacerebbe essere guidata dallo spirito del vecchio Ciro..voi dite che che si aggira tra Palinuro e Marina di Camerota?Sto pensando di passare da quelle parti..vedessi mai che si reincarni nella sottoscritta..mica mi dispiacerebbero i 4'a km..dovrò solo sforzarmi di mettere la sveglia all'alba e..correre!



Nome: MaurizioE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:36:21 GMT

Commento: Anna, quindi è meglio che i nostri top runner non scrivano mai nulla, perchè per "scrivere come corrono" archivierebbero gli articoli con un paio di parole, tre al massimo. Meglio che scrivano i più riflessivi (eufemismo). Infatti il Ciro jr ha avuto il supporto del più "riflessivo" Ciro sr per metter giù un articolo che si capisse e non fosse solo: "51:20. Bella gara".



Nome: Peppe NuzzoE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:36:41 GMT

Commento: diciamo che nessuno vorrebbe scrivere....chi lo fa con tanta attenzione è perché ha tanto tempo x riflettere durante la gare....sente odori, racconti di odori ecc. ecc...xò sono queste le occasioni per comprendere dell'esistenza di Dio e del destino...poteva secondo voi un filippo crocco essere scarso come maurizio??? ve lo immaginate a raccontare sul blog...continua così maurizio sei unico!!



Nome: Ciro srE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:37:02 GMT

Commento: A onor di cronaca ciro jr mi ha passato la sostanza.. io mi sono limitato solo a un piccolo restyling .. riguardo alla alla propensione al giornalismo rispetto alla propensione per l' atletica, credo che sarebbe conveniente fondare (con la stragrande maggioranza di noi) un giornale piuttosto che ostinarsi in attività sportive...



Nome: MaurizioE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:37:27 GMT

Commento: Peppe, sei il mago del "ciacca e merica"



Nome: AnnaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:37:51 GMT

Commento: solo questo...ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaahahaha..



Nome: Peppe NuzzoE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:38:25 GMT

Commento: ...ho dimenticato anche di fare i complimenti ai due ciro x l'articolo e al piccolo x la prestazione....complimenti



Nome: AnnaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:38:42 GMT

Commento: Ehm...actung!!!!Alto rischio di impennata glicemica!!!



Nome: Atletica San NicolaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:39:01 GMT

Commento: anna, sono quasi tutti dei "buoni", in fondo.... ma non disperiamo vedrai che alla fine un po di "spice" uscirà fuori ...un po' di pazienza, i tempi ancora non sono maturi...



Nome: Anna NargisoE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:39:25 GMT

Commento: nel podismo c'è chi corre solo con il cronometro e chi corre anche con il cuore....i piedi che toccano la terra danno l'energia x andare sempre + lontano.è da banali mettersi le scarpette e andare....è da persone profonde percepire quello che c'è intorno a se per poi andare.... (a quale paese poi lo si sceglie...) anna nargiso



Nome: Atletica San NicolaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:39:41 GMT

Commento: questo è parlare! bravissima Anna



Nome: AnnaE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:40:01 GMT

Commento: ...anch'io sono d'accordo con te Anna Nargiso,ma su questo blog per fortuna ci si prende anche (affettuosamente)un pò in giro..ma nemmeno noi stessi ,se ci fai caso, ci prendiamo troppo sul serio e loro..quelli dei piani alti..ahahah..lo permettono e se la ridono pure...ad ogni modo i complimenti se non espliciti sono sempre tra le righe e soprattutto "sopra le righe"..è questo secondo me il bello..



Nome: MaurizioE-mail: 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:41:03 GMT

Commento: diciamo che giocare sugli estremi è sempre divertente. Balzare tra il sacro e il profano, tra il serio e il faceto ... tutto sommato per ridere riflettendo, per riflettere ridendo. Dovessimo solo parlare seriamente, allora dovremmo raccontare che stasera, Ciro sr ed io, abbiamo incontrato Giovanni Izzo che sta recuperando l'infortunio procuratosi a Venafro. Lo abbiamo visto bene ed in pieno recupero. Ha detto che si sente melio e quanto prima desidera tornare a gareggiare con tutti noi. In bocca al lupo Giovanni, ti aspettiamo più in forma di prima.

OPPURE: Stasera Giovanni, sul solito percorso di allenamento, si è presentato con un polapaccio seminuovo e un paio di gambe ancora in rodaggio, ma ha promesso che questa fase durerà ancora poco e, a quel punto, non ce ne sarà più per nessuno. Ha dichiarato che il giorno che lo vedremo su una gara, momento non lontano ci ha detto, sarà la disfatta per questi improvvisati podistucoli che stanno mettendosi in mostra solo perchè non c'è lui a mazzolarli. Tremate, le minacce di Giovanni son tormate. Chissà forse son vere ambedue le versioni ... a me piace metterle insieme.



 1° Maggio 2011
Festa dei lavoratori e del podismo


Oggi, giornata in cui si festeggiano i lavoratori, siamo stati ospiti degli “Amici del Podismo” di Maddaloni per la 10a edizione del Memorial Luca Coppola. Anche questa volta, gli amici di Maddaloni, hanno fatto un gran lavoro. Ottima l’organizzazione alla partenza, durante il percorso e all’arrivo.
Tracciato noto a molti, ma non per questo meno impegnativo. 10,2 km, interamente su tracciato cittadino, caratterizzati da saliscendi e condizioni della pavimentazione stradale di quelle a cui si deve prestare particolare attenzione.
Pacco gara ricchissimo, di quelli che una volta a casa  mio figlio ha commentato: “ …. ma la gara era denominata corri per la spesa?”

Noi dell’Atletica San Nicola siamo presenti con 24 atleti, anziché dei 27 iscritti. Tre in meno, ma con la certezza che se avessero potuto, avrebbero certamente gareggiato; tant’è che Nicola, Giovanni e Stefano erano presenti sin dallo start in quel di Maddaloni, ma ahinoi senza la canotta sociale.

Sin dalla mattina, in Piazza della Vittoria, si è notato il fare di alcuni alquanto sospetto, nonché circospetto. Qualcuno si è fatto sentire con minacce più o meno velate, altri  hanno tramato in incognita, implementando la famosa tecnica dell’invisibilità; ma credetemi, certamente ognuno era intento a preparare la propria gara e la propria strategia di attacco o di difesa. Parliamo principalmente di quelli che negli ultimi mesi stanno animando le gare a cui partecipiamo con diverse sortite circa le prestazioni e che allo steso tempo stanno riempiendo pagine e pagine sui diversi siti e social network che ci ospitano, quest’ultima attività certamente meno faticosa della prima in quanto si suda veramente poco.
Il bellicoso Giuseppe Nuzzo è ormai da tempo che minaccia Pasquale Maiello che … poi si è visto-non-visto un Peppe Flex che …. per non parlare di Mario Salvo che anche lui … ma partiamo dalla cronaca di questa competizione estremamente tecnica e dal carattere nervoso che ha visto anche due esordi di ottimo spessore per la nostra squadra.

Giuseppe Tedesco, Pietro Maienza e Francesco D’Andrea hanno chiuso sotto i 4 min/km dimostrando, se ce ne fosse bisogno, che sono la punta di diamante della nostra squadra, seguiti da Mario Mastrangeli che conferma con questa sua prestazione che, archiviate le lunghe distanze, è in grado di esprimersi ad ottimi livelli anche sui 10.000.
Il primo dei Pastore, Biagio, sembra aver smaltito definitivamente i casatielli che avevano probabilmente condizionato la sua prestazione di lunedì dell’Angelo, confermandosi ai livelli noti.
Peppe Flex, che aveva assunto un atteggiamento molto defilato alla partenza, ha dispensato saluti, pacche sulle spalle e visualizzazione del disegno delle suole delle scarpette ai soliti noti. Si perché Pasquale era dietro e Mario Salvo, ne ignoriamo al momento il motivo, si è ritirato a circa metà percorso (i maligni insinuano che forse vistosi in posizione non più competitiva abbia abbandonato il campo di battaglia o forse addirittura una partenza troppo sopra le righe … ci informeremo).
E Peppe Nuzzo? Forse aveva sprecato troppe energie a “scrivere, scrivere e scrivere”  minacce e forse anche profuso troppo fiato per enunciarle, tant’è che lo si è sentito commentare: “non ce l’ho fatta proprio a prenderli, erano lì davanti a me Pasquale, Paolo Rauci, Ciro-64 e Francesco Letizia, vedevo le canotte … ma non ne avevo proprio più. La prossima volta però ...”. Chissà se scriverà ancora qualcosa sul tema; noi speriamo che possa essere in grado di tradurre i suoi proclami in fatti.

Ottima la prima di Giovanni e Nicola Pastore che chiudono con uno strepitoso tempo su questo percorso non proprio semplice e che preannuncia a tutti che abbiamo a bordo ancora una volta ottimo “materiale poditico”. Tra i due si è inserito Giovanni Marzano che, con la vecchia canotta gialla della nostra squadra, quella Diadora per intenderci, non ha deluso le aspettative che aveva alimentato alla mezza di Napoli. Con un gran passo, lungo i 2 km di salita, dopo il 6° km, si è dileguato incurante del fatto che fossimo in salita … e quindi mi è venuto da pensare che forse è la canotta che è più veloce, devo indossarla la prossima volta, vuoi vedere che ... ed è a questo punto che alle mie spalle (siamo ancora in salita) sento una voce femminile che discute … parla, parla … in salita? Ebbene si, è proprio lei. E’ la nostra Anna Nargiso (per l’appunto quella che parla in salita) che con Benedetto Mastrangeli, fresco rientrato da un infortunio che lo ha tenuto un po’ a riposo, mi raggiungono circa all’8° km. Appena terminata la salita, li saluto (io sono di quelli che non parlano in salita!!!) e procediamo appaiati. Forse è da qui che probabilmente comincia il tratto più suggestivo di questa competizione Maddalonese. Quest’ultimo tratto che all’improvviso sprigiona nella’aria quegli odori tipici della domenica mattina. I profumi che si diffondono lungo le strade di questa cittadina e che man mano che ci addentriamo nelle viuzze del centro storico si fanno sempre più insistenti, penetranti e stuzzicanti. Altro che il profumo della primavera e delle zagare che è possibile godere lungo il collinare sopra Caserta alle 6 del mattino. Questi sono profumi di cose buone da mangiare.
Ma cosa mangeranno? … ci chiediamo. E qui Benedetto, forse annebbiato nel senso dell’olfatto a causa delle energie già spese, confonde il tipico profumo delle melanzane “indorate e fritte” destinate a finire in una parmigiana con una frittata … ma come si fa?. Immediatamente corretto, Benedetto si concentra di più, e conviene senza dubbio alcuno sulla collocazione olfattiva  del profumo appena annusato; si tratta appunto della preparazione di una parmigiana.
Procediamo lungo il percorso in basalto e ci imbattiamo nell’inconfondibile odore dei carciofi arrostiti, una vera leccornia durante questo periodo. Su questo non ci sono dubbi circa la loro collocazione. I carciofi, dal profumo inconfondibile, sono riconosciuti da tutti ed univocamente collocati alla loro destinazione finale. Il segnale definitivo che oggi è proprio una domenica di festa è determinato dal profumo che ci pervade al passaggio davanti ad una finestra aperta. Ragù. Dall’odore intenso e certamente “pippiato” dalla mattina nella pentola di terracotta, proprio come lo descriveva Eduardo in uno dei suoi capolavori. I profumi poi si diradano un po’ per dare spazio anche alle suggestioni visive grazie ad un passaggio al cospetto di un banco del pesce, dove all’unisono abbiamo immaginato una bella “impepata di cozze” … e così tra questi profumi, sapori e giocosi commenti, ma soprattutto senza grossi patimenti, arriviamo tenendoci per mano di gran carriera lungo i 200 mt finali in salita di questo tracciato. Insieme per tagliare il traguardo. Traguardo che prima di noi aveva già visto il passaggio di Lucio Perna, Francesco  Franjo CT e Pietro Russo.
Traguardo che vede poi Michele Lombardi, Vincenzo Cennamo e Angelo Marino chiudere il passaggio degli atleti della nostra squadra.

Il 1° Maggio è stata anche la festa dei profumi che prelude alla festa dei colori di domenica prossima al Bosco
di Capodimonte ... per chi ci sarà.

(MF)


 
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Nazione:  Data: 20 May 2011 18:44:03 GMT

Commento: maddoloni ha premiato gli umili e punito i superbi oppure maddaloni con la sua singoloare orografia mischia le carte in tavoli e battezza gli ultimi come primi? vedremo nelle prossime settimane, stay tuned !


 
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