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26 gennaio- Nocera Inferiore
Tutto era difficile prima di diventare facile.

Ed alle volte di Nocera Inferiore che si chiude il calendario gare di gennaio 2014.
Anche quest’anno un modesto gruppo di atleti dell’ Atletica San Nicola, nonostante la distanza ed il freddo, si è organizzato per la partecipazione a questa gara dal percorso dichiarato pianeggiante e con l’ attraversamento di un solo cavalcavia. Giro da ripetere due volte. Beh! Personalmente ho partecipato anche l’ anno scorso a questa gara e non ricordavo un percorso semplice come dichiarato nella locandina.

Comunque la giornata, almeno per quanto mi riguarda, inizia in ritardo! Appuntamento alle 07.30 al solito bar.
Al sistematico suono della sveglia, quasi simultaneamente, si lagna e spalanca gli occhi anche mio figlio che stranamente decide di legarmi al letto e non farm uscire! Dopo circa 30 minuti si riaddormenta, riesco al alzarmi in punta di piedi, arrivo alla porta e per qualche bizzarra stregoneria comincia a squillare il telefonino. Inutile raccontarlo! Tutto da rifare! Alla fine riesco ad uscire di casa alle 08.00 e mi precipito verso Nocera Inferiore, dove fortunatamente arrivo in tempo utile.

Per i circa 800 partecipanti già dalla partenza (in lieve salita) si ha la conferma che il percorso non sarà per niente pianeggiante. Infatti, alla prima curva e prima del famoso cavalcavia inizia una lunga e fastidiosa salitina che al primo giro tutti hanno affrontato in maniera più o meno irrilevante, mentre, al secondo passaggio e con la stanchezza accumulata anche l’ incidenza di piccoli dossi di rallentamento non opportunamente scavalcati è sembrata pesante come una gradinata. Ma ormai siamo tutti abituati a sottostimare le premesse fatte dagli organizzatori e con esperienza affrontiamo i percorsi passo dopo passo. Ed è proprio così, passo dopo passo e tenendo sotto controllo il mio GPS, che mi rendo conto che la media è buona e che forse il percorso non ha inciso così negativamente.

Alla fine ho chiuso in 40’32’’ e non vi nascondo che quando ho visto il tempo di chiusura, mi è passata per la testa una frase che ho letto tempo fa: Tutto era difficile prima di diventare facile! L’ ho ricordata perché era da tempo che sul mio cronometro non leggevo 40’ e dopo tanti allenamenti e sacrifici vedere nuovamente quella cifra a fronte di un percorso non pianeggiante mi ha ripagato di tutti gli sforzi. Tempi eccellenti per tutto il gruppo dell’ Atletica : F.Santonastaso 38’36’’; G. Di Maio 38’54’’; F. Rega 49’09’’ (unica in premiazione) e B. Santoro 60’28’’. A proposito! Questa per me è stata anche la prima gara in cui ho visto non rientrare fra i primi 100 uomini premiati, podisti che hanno chiuso in meno di 38’00’’.

By Gianni Raffone



19 gennaio-XIII ed.Sant'Antonio Abate

Scende la pioggia ma che fa

Ogni anno, all'ennesima edizione di questa gara nessuno si sorprende più nel constatare che la locandina che la sponsorizza, ne descrive il percorso di due giri per un totale di 10 km come "interamente pianeggiante". Già quando si mette "piede" presso la piazza del paese, ai piedi dei monti Lattari, ci si accorge che tutto intorno qualsiasi strada principale o secondaria si intraprenda, o nello specifico "si corra", presenta continui saliscendi e inclinazioni. Sono praticamente le stesse che caratterizzano il percorso che sarebbe più giusto definire "ondulato" ma tutto sommato ideale, ovvero con tratti senza eccesive pendenze e lunghezze.

Eppure la copiosa pioggia tipica del periodo, un forte vento contrario e una strana temperatura intorno ai 19 gradi, tutto sommato non hanno compromesso le prestazioni di quelli che "a noi correre sotto il diluvio ci piace". Quando piove a dirotto si ha sempre la sensazione di compiere una grande impresa e tale è stata quella portata a termine dai nostri 16 rappresentanti che hanno avuto solo un dubbio: Cosa mi metto? Corro col berretto? Metto la maglia termica sotto la canotta o i manicotti? Short o calzamaglia tecnica? Scarpe da trail o quelle nuove? E se mettessi il k way? Qualsiasi scelta fatta di corsa ha avuto lo stesso finale per tutti tra gli 864 records: traguardo tagliato ma inzuppato, nonostante avesse smesso di piovere.

 "Scende la pioggia ma che fa" intona molto bene qualcuna da una postazione preparata apposta per l'evento intorno al quarto km, le cui note saranno sicuramente state udite da coloro che hanno una media al chilometro dai 4:40 a salire. Note molto probabilmente non accolte dagli atleti d'alto livello, abbondantemente e individualmente separati dal resto che, come canta Morandi,  "ognuno pensa solo a sè stesso", capaci anche nelle condizioni più avverse di avere la stessa media che avrebbero in piano, senza pioggia e senza vento.Tra di loro il nostro Francesco D'Andrea che archivia la sua gara affrontata come test di velocità dopo un duro periodo di carico pre-maratona a 39' 34", premiato con uno splendido e pesantissimo cesto colmo di ortaggi che il suo esile fisico trasporterà facendo più fatica che nella gara stessa.

 "Tu nel tuo letto caldo, io per la strada al freddo" continua a recitare la canzone ed è quello che deve aver pensato Mandarino all'appuntamento delle 7 al solito bar, delegato dal nostro The President alla raccolta quote per i pettorali (i cui nominativi appunta su fogliettini come quelli da promemoria che usano i vecchietti, deridendo e rifiutando il prestampato a caratteri minuscoli di Anna Merola e quello perfetto se pur scritto a mano di D'Errico) mentre aspetta insieme ai soliti il nonno Pasquale Maiello, che arriva con un quarto d'ora di ritardo apparentemente assonnato e stanco. Colpa della serata precedente trascorsa con i compagni podisti di merende, sempre gli stessi, a gustare i cannoli siciliani del non presente Biagio Pastore annaffiati da Whisky Maccallan? La tabella dell'altro non presente Nuzzo però da tempo ne predica i benefici e pare che il merito dell'ottimo esito della infinita sfida tra il Mandarino ed il nonno sia proprio del  Whisky che, come il vino, contiene polifenolo, un ottimo antiossidante, e malto che rilascia carboidrati (di cui ha beneficiato anche il D'Andrea). I due infatti riescono a limare i 36" che li separavano ad Acerra a soli 2", l'uno inseguendo l'altro, prendendo in pieno tutte le possibili pozzanghere che costellavano l'intero percorso, e rispettivamente coi pettorali 123 e 122 giungono al traguardo, col Maiello in tenuta estiva ed il Mandarino in tenuta invernale (vedi foto) a 44' 06" e 44' 08". Molto meglio di quanto accadesse per entrambi solo l'anno prima ma, proprio come l'acquavite, più invecchiano e più migliorano.

Molto buone le prestazioni del nuovo arrivato ma con esperienza Salvatore Scalera, MM65 e Nicola Russo, premiato come terzo di categoria: 48' 02" e 50' 01".

Portano benissimo i manicotti di Giovanni Pastore , il calzettone ortopedico di Raffone e la folta zazzera fradicia di Vanacore: 42' , 42' 22" , 42' 52".
Si inseguono infangate a dovere anche le scarpette di Rauci, Cicala e Pascarella : 45' 16", 44' 59", 44' 24".

Ammirevole la tenacia e la forza di volontà di Barbara Santoro che coincilia i faticosissimi arbitraggi di basket in trasferta con la corsa: 1h 02".

D' Errico promette di non fare più squat prima di una gara, Pietro Fusco di allacciarsi meglio le scarpe e Anna Merola di parlare sempre meno: 49' 18 ", 47' 27", 47' 28".
Sempre presente soprattutto col diluvio universale Ludovico Carozza, prossimo Passatore che a 40' 13" urla il suo " Ciao Belliiii "

Parafrasando Morandi, "Amiamo La Corsa Più Che Mai Appartiene Solo A Noi Vogliamo Correrla Per Questo " .

Anna Merola


tu nel tuo letto caldo, io per strada al freddo

ma non è questo che mi fa triste
Qui fuori dai tuoi sogni l'amore sta morendo
ognuno pensa solo a se stesso

Scende la pioggia ma che fa,

crolla il mondo addosso a me

per amore sto morendo !

Amo la vita più che mai

appartiene solo a me,

voglio viverla per questo !

E basta con i sogni, ora sei tu che dormi

ora il dolore io non conosco

Quello che mi dispiace è quel che imparo adesso

ognuno pensa solo a se stesso

Scende la pioggia..


Guardate la differenza di abbigliamento tra un nonno focoso e........(Francesco D'Andrea)
Vincenzo Poliseno il nonno non molla... pero' il mandarino ha limato parecchi secondi...
dai 36" siamo passati ai 2"..
Vincè il nonno è in affanno perchè il Mandarino ieri sera gli ha teso una trappola...
Francesco D'Andrea: Il bello è che mi coinvolgono e non mi tiro indietro... Anche questa è fatta....sotto una bella pioggia...che dire, dopo tanto carico, un test di velocità...va bene così....(Francesco D'Andrea)





12 gennaio-San Giuseppe Vesuviano
PODIsti e dintorni


Qualche settimana fa ad Acerra non era passata inosservata l'assenza del Massery Car(ro)zzone Team con sopra le calze della befana del President.
Ebbene nel frattempo il President ritrova le sue calze ma si becca una bella influenza che lo tiene a riposo qualche giorno. A volte però correrci sù è la cura migliore per mens (beh non sempre, ne sappiamo tutti qualcosa) et corpore, per cui guarisce in fretta ma temendo che possa essere rimasto qualche postumo, decide saggiamente di non prendere il Massery Car(r)ozzone Team che offre invece ospitalità a Filippo Santonastaso, G.Raffone e Nicola Leone, giungendo così di corsa alle falde del Vesuvio.
I nostri 5 atleti inizialmente ben mimetizzati tra i circa 900 avvolti da nebbia e umidità, disputano una delle 10 km più dure per la tipologia di percorso molto tecnico e nonostante i 2 km di salita iniziali ed i 3 km finali e san pietrini scivolosi, si sono fatti sicuramente notare. C'è da scommetterci?

Nel frattempo un nutrito gruppo di non gareggianti (ma solo per questa domenica) e amatori è presente al consueto appuntamento domenicale per l'allenamento collettivo allo stadio del nuoto in San Nicola. Tra di loro il nostro President, che senza ombra di alcun postumo influenzale e in sfacciatissimi short annuncia a tutti gli altri, imbacuccati come nemmeno in Norvegia oserebbero, la sua incosciente intenzione :18 km a 4.45 (che voglia (in)seguire le orme del fratello?) A quel punto il gruppo si sfascia in una minoranza che lo appoggia e decide così di  rincorrerlo in Reggia e in una maggioranza che capitanata dal Maiello opta per gli stessi km ma su e giù per paeselli e dintorni.
The President vs Maiello: l'uno reduce dall' influenza spreme il Mandarino fino all'ultima goccia ad un ritmo probabilmente inferiore a quello prefissato; l'altro invece è reduce da un lauto pasto della sera precendente (tutto rigorosamente documentato da Nuzzo sul social) in compagnia degli ormai decennali amici podisti di sempre di cui qualcuno è presente e può testimoniare. Nonostante il pasto non ancora del tutto digerito e un pò di peperoncino di troppo, il nonno guida il suo folto gruppo dispensando consigli, spingendoli ad un ritmo di tutto rispetto, "costringendoli" ad un secondo di raccoglimento al passaggio del km ancora indenne sull'asfalto della sua primissima gara risalente al 2002, azzardando un fartlek lungo corso Giannone fino all'ingresso della Reggia. E proprio allo scoccare del 14 km i due gruppi per una straordinaria tempestività, si ricongiungono e dopo aver raccolto i resti del Mandarino, proseguono gli uni rallentati e gli altri accelerati fino ad arrivare più o meno ai km previsti a seconda di dove si abiti.

Intanto i 5 di gara di cui sopra, fanno sapere online che anche questa volta hanno sbandierato la nostra canotta andando tutti in premiazione. Si evince che sono sicuramente arrivati tra i primi 200. Qualche ora dopo dalla classifica ufficiale non è certo una sorpresa constatare le loro straordinarie prestazioni comprese tra  i 3.47 e 4.03 a km.
Tempi da t(r)opp runner per Peppe Kenya : 37'52"; Leone Nicola :37'58; Santonastaso: 38' 03"; Carozza: 39'32"; Raffone : 40'37". Per Atletica San Nicola questa volta è un podio a cinque posti. Sempre sul Social qualcun altro posta la foto del proprio allenamento registrato su Garmin: dalla schermata si legge che i km percorsi non sono nè 10 nè 18 ma, squillino le trombe, ben 40 km! E' altrettanto degno di nota il tempo impiegato che è di 3h 08'46" e di non trascurabile importanza sono poi le calorie consumate che ammontano a 2854. Costui era presente alla famosa cena della sera prima, a quanto pare abbondantemente smaltita. Costui ritenterà, dopo un pò di anni, l'avventura della maratona, prossimamente a Napoli. Se avesse preso il Massery Car(r)ozzone sarebbe salito anche lui sul podio. Di quale T(r)opp runner si tratterà mai?

Anna Merola

Nome: Maurizio E-mail: 
Nazione:   Data: 14 Jan 2014 14:56:54 GMT

Commento: E' evidente dai tempi che stai facendo che è in atto un passaggio di consegne dalla parola alla penna. In pratica tutto ciò che normalmente avresti "chiacchierato" durante una gara te lo conservi e lo scrivi. Bene. Meglio così. Giova al risultato.



Nome: Anna Merola E-mail: 
Nazione:   Data: 14 Jan 2014 15:36:43 GMT

Commento: Ma io continuo a chiacchierare...un pò di meno..ma continuo..a meno che qualcuno non mi dia schiaffi sulle mani e mi urli "ZITTA'".Ovvio che durante il lungo di domenica ho chiacchierato..però il Maiello ha fatto sì che farlekassi pure.Diciamo che negli ultimi "tempi" ho imparato soprattutto ad osservare.




6 gennaio 2014-XXV Trofeo di Acerra

Corsa e Ricorsa-Corsi e Ricorsi 


Questa è sicuramente la gara che probabilmente fà più iscritti tra quelle disputate nel nostro territorio sulla distanza dei 12km.

Probabilmente perché è la prima dell'anno e si sa "chi ben comincia...", per il tipo di percorso molto veloce e quasi del tutto pianeggiante che consente ai palmarès del podismo di riconfermarsi o addirittura stabilire nuovi record e a tutti gli altri di mettere a frutto i sacrifici (?) dei 365 giorni precedenti. Pertanto sono circa in 1136 gli atleti che si mettono alla prova a questa 25esima edizione e chissà quanti tra loro conservano l'ennesima asciugamanina bianca che ogni anno ritrovano nel pacco gara.

Peccato che in questa giornata in genere freddissima ma stranamente mite se pur nuvolosa e molto umida non ci si senta proprio gazzelle o leoni (tranne qualcuno che lo è di fatto ma soprattutto di nome) in quanto, tutti o quasi, reduci dalle abbuffate delle vacanze natalizie appena trascorse e qualche inevitabile spostamento dell'ago della bilancia. Ma tutti correranno.

Corriamo soprattutto noi di Atletica San Nicola e siamo felicemente di più rispetto alle edizioni precedenti, ben in 31 e anche se nessuno di noi rientra nella griglia di quelli che hanno il pettorale numerato fino a 100 e che partiranno un po’ prima, faremo parte comunque di quella che conterrà i restanti mille e più partecipanti. Che prenderanno di lì a poco d'assalto le transenne strappando  il reticolo di plastica (scena un po’ da comic horror movie) nel tentativo di raggiungere lo starter e guadagnarsi prima possibile lo spazio necessario su cui impostare il ritmo.

I più già sanno cosa li aspetta: 12 km non sono affatto come i classici 10 km e se hai esperienza sai che è necessario contenersi almeno per la metà di essi e dare il tutto per il tutto (è sempre relativo) nella seconda parte, oppure procedere in una costante progressione per tutta la distanza.

Corsa e Ricorsa proprio per comprendere questo concetto, così da farne tesoro nelle gare a venire.

Ma anche Corsi e Ricorsi. Un tempo avevamo i "li chiamavano trinità" relegati ormai da tempo nella sezione "alumni" dal nostro GiLet, allo stato attuale meritatamente sostituiti nel ruolo, dai nostri storici e già SM 50 Nicola Leone (gazzella o leone?), Filippo Santonastaso e Francesco D'Andrea, che con una prestazione impeccabile assolutamente non inficiata dalle maratone gastronomiche, riescono a classificarsi tra i primi 160 premiati e dietro di loro, non proprio subito dopo, gli altri 27 che portano la nostra società al nono posto nella classifica parametrica.

In un voluto disordine casuale con noi c'è Omar Ndjave (ebbene sì, abbiamo anche noi lo straniero vero oltre al kenyano) al suo primo esordio assoluto; tra le donne Barbara, Antonella Cubiano e Anna Merola che si becca a metà gara un bel "zitta e corri" da Fucile, ignorando la raccomandazione di costui e di Francesco Pastore a qualche km prima, del contenimento a valle per ottenere risultati a monte, accolta invece con diligenza da Balzano e Pietro Russo che la raggiungono al decimo km per poi accompagnarla insieme all'altare del traguardo. Ci sono poi GiLet ed il suo mentore Biondillo, Raffone, il “forestiero” Alfono Liguoro che veste la nostra canotta già per il secondo anno, nonno Maiello, Mandarino, il Catania fresco di compleanno e appena tornato dalla Croazia, Pascarella preoccupato solo che non facesse sufficientemente freddo come piace a lui. Non sarebbero poi mai mancati l'impalmato come terzo di categoria Palmiero, Nicola Russo, Lucio Perna, Giovanni Pastore, Angelo Marino, i soddisfattissimi Palumbo e Francesco Letizia il cui ginocchio, mosso da pietà, gli farà molto probabilmente continuare la preparazione per la prima maratona insieme ad altri compagni di squadra. Vincenzo Cennamo, Giuseppe Cioffi, Pietro Fusco, Franco Ianniello e Paolo Rauci chiudono la lista di "quelli che ben hanno cominciato". Anna Nargiso e Vincenzo Luongo per questa volta spettatori e fotografi d'eccezione.

C'è sempre la classifica per scoprire quanto le prestazioni di ognuno siano state direttamente proporzionali ai sensi di colpa alimentari e alle calorie di troppo ingurgitate. Ma anche no.

PS. Qualcuno ha notizie del Massery Car(r)ozzone Team con sopra le calze nere della befana del President ?

 Anna Merola




 
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