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Campione d’Inverno 2013.
Costanza, impegno e abnegazione, questi gli ingredienti base per la ricetta perfetta.

Secondo la teoria delle 10.000 ore, l’eccellenza non si improvvisa. Secondo questa teoria sono necessarie almeno 10.000 ore di esercizio o studio o pratica per eccellere in una disciplina.
Ma quante sono 10.000 ore?
Se distribuiamo 3 ore e mezzo al giorno per circa tutti i giorni dell’anno, stiamo parlando di 10 anni circa.

In pratica, questa teoria, altro non è che la dimostrazione, su base più o meno scientifica (sarebbe meglio riferirsi a questa teoria come ad uno studio statistico), che considerazioni da sempre discusse tra gli atleti delle categorie Master in relazione alle prestazioni podistiche, sono supportate da studi statistico/scientifici. Considerazioni che, anche se in maniera intuitiva e a volte pragmatica, hanno da sempre tenuto in conto quel mix fondamentale fatto di costanza, di abnegazione e di sacrificio quali ingredienti base per ottenere gli sperati risultati per prestazioni di eccellenza.
Mix questo che rappresenta la quintessenza, la quinta forza fondamentale, che sicuramente è espressa anche dagli atleti che dominano la classifica interna dell’Atletica San Nicola di questa prima metà dell’anno (Classifica). Atleti questi che, quasi ogni week end, sono pronti a dare prova delle loro prestazioni, interponendo a volte anche soltanto poche ore tra una gara e l’altra, e riuscendo ad esprimersi sempre ai massimi livelli per le categorie di appartenenza.

In cima a questa classifica troviamo il recidivo Francesco D’Andrea che tiene saldamente la testa sin dall’inizio dell’anno deciso a ripetere l’impresa già riuscita nel 2012.
Francesco D’Andrea che a fine giugno si presenta al comando con ben 16.793 punti per 291 km percorsi in 21 gare da inizio anno (circa una gara a settimana!).

Francesco, classe 1963, da quest’anno è entrato a far parte della categoria MM50. E’ un atleta che da circa un ventennio è capace di esprimersi con continuità ad ottimi livelli prestazionali in tutte le specialità del podismo: 10km, mezza maratona, maratona, trail e gare in salita.
Questo grazie alla costanza negli allenamenti portati a termine con qualunque condizione atmosferica, ad una propensione naturale al sacrificio, ad una costante presenza sulle gare e a chissà quante ore spese negli allenamenti (forse anche più di 10.000). Chi non l’ha mai visto al “galoppo” per le strade della nostra città mentre, incurante del caldo o del freddo, macinava chilometri su chilometri?
Questi semplicemente gli ingredienti che hanno permesso a Francesco di chiudere questa metà del 2013 al comando della classifica interna dell’Atletica San Nicola che vede ben 64 atleti a punteggio.

Questa nota solo per fare il punto sull’anno in corso che è giunto ormai al giro di boa e che si è già presentato come il più competitivo di sempre, con numeri che per l’Atletica San Nicola sono, in proiezione, decisamente da record.

Ma la bagarre per la conquista della prima piazza non è mica chiusa qui. Le posizioni immediatamente a ridosso della prima scalpitano, e si chiamano Nicola Leone, Filippo Santonastaso e Giuseppe Di Maio. E lo fanno a suon di gare e di tempi a dir poco eccellenti.
 
Chi l’avrà vinta? Lo scopriremo solo a fine anno.
Ma di una cosa siamo certi, è che la prima piazza sarà di chi riuscirà sapientemente a mantenere il giusto equilibrio tra gli ingredienti base per la riuscita di questa difficile ricetta.
Chiunque prenda parte a questa sfida, in cuor suo ha una sola certezza: l’eccellenza non si improvvisa.

Maurizio Fucile



 

Nome: The PresidentE-mail: 
Nazione:  Data: 11 Jul 2013 10:44:15 GMT

Commento: Complimenti " Fratello " giusto riconoscimento ad una persona prima e ad un atleta poi che in 20 anni di corsa amatoriale si è distinto, dimostrando grande lealta' sportiva e grandi doti umane nell'affrontare questa disciplina che tanto accomuna tutti noi. Un esempio da seguire per i nuovi arrivati nella nostra grande famiglia qual'è l'Atletica San Nicola. Sarò anche di parte, e propongo fin da adesso al C. D. di nominarti come nostro "Capitano" oltre che per la tua massiccia rappresentanza sulle gare, anche per quello espresso nelle righe precedenti.Un caro saluto



Nome: giuseppeE-mail: peppekenia@hotmail.it
Nazione: KENIA Data: 11 Jul 2013 18:56:16 GMT

Commento: l'uomo che oggi più di tutti che ci rappresenta è il nostro D'Andrea Francesco che con tanta resilienza porta avanti uno stile di vita e di passione. Grazie Francesco per i risultati che ogni giorno ottieni e per il lustro che porti alla società



Nome: Nicola LeoneE-mail: podistasprint@virgilio.it
Nazione:  Data: 12 Jul 2013 19:14:54 GMT

Commento: Tantissimi complimenti prima all'amico e poi all'atleta Ciccio D'andrea. Ciao Ciccio, Nicola Leone.



Nome: Peppe VanE-mail: 
Nazione:  Data: 14 Jul 2013 08:24:48 GMT

Commento: Ciccio, è senza nessun dubbio il Capitano della nostra squadra. Come non riconoscergli una piena disponibilità verso la squadra, pronto a consigliare i meno esperti ed incitare appassionatamente quelli più esperti. Da sempre per me è un esempio di stile e top runner. Forza Ciccio sei la nostra bandiera. PeppeVan




Collage_Atletica_San
















by Miki Feola


Garibaldina al quasi esordio

La gara di stamattina,  leggendo bene,  era per   “il secondo trofeo citta di Caserta”.  Ero convinto fosse il primo. L’ho anche detto a qualcuno che si lamentava della mancanza  sia dei ristori che delle segnalazioni chilometriche: “….. è la prima edizione, alla prima edizione si devono perdonare questi errori di gioventù, lo so,  faceva caldo e non era il caso che ti rispondessero che per l’acqua ci sono le fontane della reggia, ma vedrai alla seconda edizione non saranno commesse queste ingenuità …”.   

Mi sento tanto Veltroni quando sono così buonista salvo poi accorgermi che il mio compagno, illustre compagno, aveva ragione, l’organizzazione poteva fare meglio.  

L’anno prossimo  andrà meglio, molto meglio, ne sono certo!

D’altra parte  bisogna riconoscere  che organizzare a Caserta è un impresa difficilissima.  Chiudere via Roma anche per una decina di minuti è quasi contro le leggi della fisica. 

C’è, al di là di tutto,  il dovere di  esprimere la massima gratitudine agli organizzatori  per  averci, comunque,  dato la possibilità di  gareggiare in uno dei  parchi più belli d’Italia. 

A prescindere dalla mancanza dei punti di ristoro,  sarò sempre grato a chi  proverà a risvegliare Caserta dallo  stato semi-vegetativo in cui spesso appare versare .  Anche organizzando una gara podistica.  

Giusto , dovrei raccontare, almeno accennare,  della gara podistica.   Partiamo dalla fine, tanto per provare   a cambiare format (anche perché io non parto dal bar Umberto, da anni!!!)

Quindi, dalla fine.  L’atletica San Nicola, oggi  (ma ormai non è più una sorpresa)  ha conquistato  il terzo posto come società,  con 37 atleti, dietro solo a squadroni  di  ben altre dimensioni e con ben altre velleità .   

Siamo forti e cresciamo, siamo inarretsabili.   Non c’è nessun dubbio. 

L’arrivo dopo poco più di 8 km è a piazza margherita.   Ma non dovevano essere 10?   Per questa altra disattenzione della organizzazione,  in tutta onestà,  non mi  sento  di esprimere nessun biasimo.   Quando un amico all'uscita della reggia, quasi all'ottavo km,   a gran voce ci ha gridato: “è finita, mancano 300 metri”,  ho amato gli stessi organizzatori che solo qualche km prima non amavo affatto, per niente.   

Del percorso non si può che dire, bello  ed emozionate.  Via Roma, Corso Trieste, e via nel parco della reggia.  Ingresso da via Gasparri, su  fino al torrione e ritorno.  Tutto d’un fiato!!   

Dei podisti non si può che dire, bugiardi, come al solito.  Tanti infortunati e fuori forma prima della  partenza e tanti  iroman  dopo l’arrivo. Solite cose!

La classifica è noiosa perché , i forti sono sempre forti e gli scarsi difficilmente  migliorano, soprattutto d’estate. E’ il caso, invece,   per completezza di cronaca,  riportare la folle performance,  che forse è anche un chiaro sintomo di psicosi (e qui esigiamo la consulenza specialistica di neurogino),   di  Vincenzo Luongo, Pasquale Maiello, Giuseppe di Maio,  Franco  D’Andrea e Ludovico Carozza che ieri hanno corso sotto la bufera,  con pendenze pazzesche e per 17 km.  

E oggi erano presenti all'appello. E oggi hanno terminato la gara con ottime performance.

Dovrei dire degli altri 32, me compreso...ma è tardi e ho fame. Potreste farlo voi, lettori  accaniti, inviando un commento  usando la form sotto o anche inviando una email al solito indirizzo.

Anzi, fatelo voi!

ciro



 
Nome: MaurizioE-mail: 
Nazione:  Data: 1 Jul 2013 08:57:37 GMT

Commento: Ricordo uno spot di una notissima acqua minerale che al cospetto del suo gusto si chiedeva cosa avessero fatto per renderla così buona. La risposta era: "... ma noi non abbiamo fatto niente, è naturalmente così." Da podista e da casertano ritengo che l'immagine di quella pubblicità renda perfettamente l'idea della gara di ieri. Premesso che la Reggia è la Reggia, senza se e senza ma; il valore aggiunto a ciò che "naturalmente" si trova si chiama organizzazione.



23 giugno 2013 - VII Trofeo Telesia
Una domenica tra nuovi atleti e vecchie storie

31 gli atleti dell’Atletica San Nicola che hanno preso parte a questa competizione Internazionale che ha richiamato a Telese Terme ben 1500 canotte provenienti da tutta Italia, e non solo.
50 i “top runners” che hanno aperto questa kermesse internazionale a Telese Terme, per un tracciato di 10 km su strada gestito come sempre da un’ottima organizzazione che ha conquistato un posto nello scenario internazionale dell’atletica. La IAAF (International Association of Athletics Federations) ha incluso questa competizione tra le migliori 320 al mondo. 

Gara serale questa, che ha costretto tanti ad un rigoroso controllo del pranzo domenicale che, per questa volta, aveva ben poco delle luculliane avventure culinarie a cui molti sono avvezzi proprio la domenica. Pranzo spesso meritato, soprattutto dopo un duro allenamento o una gara.
In piazza, oggi, al solito appuntamento ci sono anche Nicola e Rita a rappresentare almeno 3 generazioni in campo; due atleti racchiusi in ben 10 lustri. Atleti alla prima gara esterna con la nostra canotta; Nicola Russo che aveva già indossato la canotta ufficiale in occasione della nostra gara e Rita Mastropietro che, ingaggiata solo il lunedì precedente, con l’entusiasmo e la spontaneità di chi la corsa la vive come una grande passione, si è “psicologicamente e mentalmente preparata” a tempo di record per questa prima uscita con la squadra (ready to go in 5 giorni!!!).

Partenza ingabbiata per Telese, così come è di norma per le grandi manifestazioni, al fine di avere gruppi omogenei di atleti; affinché ognuno possa prendere il proprio ritmo senza essere ostacolato dagli atleti meno veloci.
Partenza puntuale.
Primo chilometro che, nonostante le gabbie, scorre lento e si dipana tra due ali di folla ben contenute dalle transenne per una sensazione unica. Primo chilometro che serve a ricongiungermi con Max e Rita per ottemperare all’impegno preso: accompagnare la nostra giovane atleta nei meandri di questa gara a noi ben nota. Perché alla prima gara si fa così.

I primi 7 km guida Max. Ci porta ad un ritmo abbastanza costante (4’50” per km). L’interazione è continua trovando spazio per suggerimenti e spiegazioni.
L’ultimo tratto tocca me … e così via verso l’ultimo tratto in salita. Il ritmo aumenta. 4’40” per km. Ultimo chilometro. 300 mt e il tracciato ci porta verso destra per un colpo d’occhio d’eccezione sul viale che porta all’arco d’arrivo. 4’32” per l’ultimo km.
Arrivati.
Cronometro fermato su 48’20” per Rita e 51’07” per Nicola.
Risultato eccellente per ambedue. Risultato che sicuramente migliorerà alla velocità della loro passione.

Mentre tutto ciò accadeva, davanti a noi si è consumata l’ennesima lotta per la classifica interna. Il primo dei nostri a tagliare il traguardo è Filippo Santonastaso, seguito a vista da Franco D’Andrea, a sua volta seguito a vista da Peppe Kenya. Questi tre, insieme a Nicola Leone, non presente in questa gara, si contendono le prime 4 posizioni della nostra ambitissima classifica (VEDI LA NOSTRA CLASSIFICA).

Poi ancora, alla rinfusa, troviamo Emiliano De Feo che ad ogni presenza ritocca sistematicamente il proprio personale (non osiamo immaginare cosa possa combinare entro fine anno); ancora il nostro “Le doctor Ginò Balzanò” che anche lui ad ogni gara migliora e rosicchia quei 3 o 4 secondi solo per poter dire che “è migliorato”; c’è poi Alessandro Biondillo che ha finalmente regalato una breve illusione ad Alfredo Giombetti e Giuseppe Letizia convinti di avergliela fatta almeno per questa volta essendo arrivati prima al traguardo (certo che questo real time sta mandando all’aria tutte le tecniche ideate con tanta fantasia dal mandarancio).
Poi finalmente si unisce a noi Roberto Ominto che alla sua prima uscita stagionale già lancia messaggi precisi circa sua condizione; e ancora nonno Pasquale che stacca un grande tempo lasciando sospesa la sfida con il mandarancio assente per questa volta.
E poi ancora Anna Pinto, Michele Auricchio, Vicenzo Poliseno … insomma, come al solito grande gara per tutti.

Infine la nostra Lady Favella, al secolo Anna Merola, ha finalmente sciolto le riserve e si è ufficialmente affiliata alla falange armata. Perciò voi del Clan dei Catanesi e voi della Gangobain … giù le mani!

A proposito, per questo appuntamento internazionale, abbiamo tesserato anche atleti di un’altra galassia. Dai quasi indecifrabili passaporti siamo riusciti a leggere i seguenti nomi: PeppynkenyaLudovykarozzza Pierynfusco. Si, perché per fare quello che hanno fatto non sarebbe bastato prenderli da Marte. Dei semplici Marziani non sarebbero mai stati sufficienti.
Trail di Caserta al mattino (gara di 15 km in montagna in autosufficienza) e gara alla sera a Telese. Ovviamente il Peppynkenia di cui sopra, proviene dagli “altipiani” di quella galassia. Quegli altipiani dove nascono atleti geneticamente favoriti per gli sport di resistenza.

Questa altro non è che una domenica con noi. Una domenica con l’Atletica San Nicola.

Maurizio Fucile


Sabato 8 giugno 2013, ore 19,00 è andata in onda l’edizione numero undici della Maratonina Città di San Nicola La Strada.
L’edizione della maturità

Per chi non percepisce lo sforzo organizzativo che c’è dietro a un evento come questo che si è svolto a San Nicola La Strada, potrebbe avere l’impressione che tutto sembra accadere all’improvviso, quasi per incanto.
Quando tutto velocemente comincia a prendere forma, altro non è che il frutto di una organizzazione al lavoro.
Il confronto, la condivisione di soluzioni e la capacità di riuscire ad immaginare come sarà il risultato finale sono gli elementi base per giungere con le idee chiare al giorno fatidico della gara. Quel “fantomatico giorno” che per tutti i componenti dell’organizzazione comincia con la consapevolezza che aver previsto proprio tutto è impresa pressoché impossibile e che, pertanto, ognuno è chiamato a mettere in campo la propria esperienza di organizzatore e podista per far fronte a tutte le emergenze che potranno sorgere. Tutto ciò per fare in modo che tutto possa andare per il verso giusto.

Tutti gli sforzi messi in campo dall’Atletica San Nicola si sono sintetizzati e focalizzati in una sequenza non casuale di azioni e di attività che hanno reso possibile anche questa edizione del 2013.
Sforzi che sarebbero stati vani senza l’insostituibile supporto del corpo di Polizia Municipale, dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri della sezione di Caserta e della Protezione Civile di San Nicola La Strada. Supporto, organizzativo prima ed operativo durante e dopo, che ha permesso lo svolgimento della manifestazione lungo le strade della città in totale sicurezza per gli atleti e per la cittadinanza.
Sforzi che sarebbero stati altrettanto vani senza il preziosissimo aiuto degli sponsor che hanno creduto anche quest’anno nella buona riuscita dell’evento contribuendo con i preziosi e necessari contributi che rappresentano la linfa vitale per l’evento stesso.

Il tracciato di questa edizione, grazie ad alcuni correttivi tra cui l’aggiunta di un passaggio per la rotonda, hanno reso lo stesso ancora più veloce. I podisti hanno corso la loro gara lungo le strade cittadine, passando nuovamente presso l’area della partenza al km 6,5 per un passaggio a favore della spettacolarità e percorrere poi gli ultimi velocissimi chilometri per portarsi al traguardo.
Traguardo che vede Abderrafii Roqti, della società Finanza Sport Campania, primo assoluto con il tempo di 30’51” e Cathy Barbati, della Tifata Runners Caserta, come prima delle donne, che ferma il crono su 38’34”.
Il club Tifata Runners Caserta si conferma la squadra più forte intervenuta a questa edizione.

Un primo posto d’eccezione è stato conquistato, per il secondo anno di seguito, da Matteo che, accompagnato da atleti dell’Atletica San Nicola e della Amatori Caserta, ha preso parte in carrozzina a questa 10km riuscendo a donare quella incontenibile energia e quella smisurata allegria che i suoi occhi sanno trasmettere in occasioni come queste. Dono prezioso sicuramente colto da tutti coloro che lo hanno applaudito insieme al gruppo di atleti che lungo il tracciato di gara lo hanno accompagnato fino al traguardo.

Si conclude così l’edizione numero 11 della Maratonina Città di San Nicola La Strada. Manifestazione che anno dopo anno ha visto crescere sempre più il favore del popolo dei podisti, riuscendo a richiamare anche quest’anno oltre 900 podisti da tutta la regione, e non solo.

Si conclude con la consapevolezza che grazie allo sforzo di tutti, tutto è andato secondo programma e, soprattutto, per il verso giusto.

Maurizio Fucile




2 GIUGNO 2013: RUN FOR LIFE – CASALNUOVO
La Grande Bellezza.

“E' meraviglioso il futuro quando sai che il bello ti aspetta”.

Ecco, parafrasando il grande Tony Servillo, al secolo Jep Gambardella nell’ultimo capolavoro di Paolo Sorrentino, potremmo dire che anche il nostro futuro sarà meraviglioso sapendo che ci saranno altre splendide domeniche di gara che ci aspettano.

Eh sì, stamane la nostra compagine si è di nuovo distinta nell’amena località di Casalnuovo dove si è svolta la 2^ edizione della Gara podistica “Corri per la tua vita” su un percorso di 10 km.
4 gli atleti dell’Atletica San Nicola che, ognuno con il proprio passo spedito, hanno innalzato il nostro vessillo con ottimi risultati cronometrici.

Va subito chiarito che in realtà il percorso era di soli 9,300 Km, per cui i tempi dei nostri portacolori, tra cui il sottoscritto, non potranno essere omologati come “ufficiali”: ma resta il piacere e la bellezza di un evento che seppur organizzato un po’ in sordina ha visto la presenza di ben 500 atleti.

Giovanni Pastore con 36’30”, Nicola Pastore con 41’15”, Giovanni Marzano con 42’20” e Vincenzo Cennamo con 49’: ecco i 4 moschettieri che al grido di “Tutti per uno, Uno per tutti” hanno gareggiato al loro limite andando ad insidiare e, qualche volta migliorare, i loro rispettivi PB  ed il cui sforzo in parte è stato  vanificato dalla misurazione postuma del percorso.

Ottima organizzazione, aria di festa e grande coinvolgimento del pubblico all’arrivo e sul percorso di gara: ecco la bellezza di cui parlavo, quel senso di benessere misto a piacere che solo correndo si può capire e che solo in gara si può provare.

Per il sottoscritto soprattutto la conferma che, pur se con pochi allenamenti mirati e con molti carboidrati ingurgitati, la sola apposizione del numero di gara sulla nostra mitica divisa è una fonte di motivazione eccezionale che si trasforma in endorfina il cui effetto si riverbera in gara e, in misura addirittura maggiore, nelle ore successive.

Si dice che il Bello sia negli occhi di chi guarda: io aggiungo che La Grande Bellezza sta in quelli di chi corre….

Giovanni Marzano



 

Nome: MaurizioE-mail: 
Nazione:  Data: 3 Jun 2013 09:43:25 GMT

Commento: Bella iniziativa. Come al solito l'Atletica San Nicola non poteva mancare. E per l'occasione ha sfoggiato un grande poker d'assi. Bella anche la costruzione dell'articolo Occhiolino



Nome: giovanni marzanoE-mail: info@biciclettemarzano.com
Nazione:  Data: 3 Jun 2013 09:58:11 GMT

Commento: Grazie Maurizio, in effetti il poker era di tutto rispetto... Speriamo di calare la prossima volta una vera Scala Reale.. :-)



Nome: giovanni pastoreE-mail: 
Nazione:  Data: 3 Jun 2013 12:48:45 GMT

Commento: Complimenti Giovanni per l'articolo, semplice,fluido e dinamico....e sono d'accordo con te...è stata una bella gara organizzata bene, una kermesse di tutto rispetto e spero che l'anno prox l'atletica san nicola possa portare a Casalnuovo più rappresentanti vista l'eccellente organizzazione e poi da non sottovalutare lo spirito di beneficenza che ha caratterizzato la manifestazione...valori che oggi è difficile riscontrare in tante gare podistiche del circuito...!!!



Nome: teresaE-mail: portentoso@libero.it
Nazione:  Data: 6 Jun 2013 10:36:19 GMT

Commento: bellissimo articolo, magari il prossimo anno potrei anche partecipare, se le donne sono ammesse!!



1 Giugno 2013 – Mezza Maratona di Stornarella (FG)
L’importanza dello straniero in squadra

Un po’ come accade in diversi sport, anche le squadre podistiche non sono immuni al fascino di mettere in squadra almeno uno straniero. Quelli forti. Quelli che fanno “il tempo”. Quelli che in questo sport provengono tipicamente dall’area Africana. Quelli, insomma, che insieme ai “tropp runners” della squadra formano le truppe cammellate d’assalto.
Ebbene si, in perfetta linea con questa tendenza, anche l’Atletica San Nicola ha ingaggiato un Keniano. Per la precisione Peppe il Keniano, al secolo Giuseppe di Maio, che macina tanti km ed è straniero (infatti è di San Marco Evangelista).

Il nostro keniano, in compagnia di un seleionatissimo manipolo di atleti sono andati in trasferta alla volta di Stornarella, in provincia di Foggia, per disputare la seconda edizione di questa “strana” mezza maratona. Strana per la temperatura, strana per la pioggia incessante, strana per il percorso fatto da 7 giri da 3 km.
Ma tutto ciò non ha minimamente scalfito la determinazione dei nostri 8 che si sono presentati all’arco di partenza puntuali e … ben coperti per le condizioni climatiche. Hanno tutti iniziato quest’ennesima avventura accompagnati dalla pioggia che non ha certamente agevolato il passo della nostra squadra in terra di Puglia. Ma certo non ha scoraggiato nessuno degli otto che si sono presentati puntualmente sotto l’arco di arrivo. 

Il primo a completare “finalmente” tutti i giri e passare per l’ultima volta sotto l’arco del traguardo è Peppe il keniano con 1h22’34” per la decima piazza assoluta, tempo che gli è valso anche il primo posto di categoria.
Seguono Franco D’Andrea con 1:26:56 per la 24-sima posizione assoluta, nonno Pasquale Maiello che senza lo stress del mandarancio chiude in relax con 1:35:07, Biagio Pastore con 1:36:24, Lucio Perna che con 1:38:13 migliora il suo personale sulla distanza, Peppe Nuzzo con 1:43:12. Infine arriva una rappresentanza della GanGobain, Alfredo Giombetti e Alessandro Biondillo che chiudono appaiati con 1:44:39.

Altro grande risultato per l’Atletica San Nicola che anche in questa trasferta pugliese ha mostrato di essere all’altezza di ogni sfida.
E poi con un keniano in squadra …

Maurizio Fucile 


Stornarella, un week end di espiazione

Non so se qualcun altro farà la cronaca di questa avventura, ma io era un po’ che non mi cimentavo nelle mansioni di cronista e l’avventura vissuta in questo week end me ne da una ghiotta opportunità. Non si comincia dal solito appuntamento al bar ma dall’officina del buon Biondillo dove eravamo stati convocati da Alfredo Giombetti via fb. Appuntamento alle 14, anche se alle 14.15 ancora non c’è nessuno e questo, forse, potrebbe essere un presagio per quello che sarebbe stato poi il week end. Chiamo il nonno e mi dice che sta aspettando Biondillo che lo passa a prendere. Dopo un po’ arriva anche Alfredo che ci saluta e si avvia a Stornarella, impaziente  di raggiungere il paesino  dell’entroterra foggiano che poi scopriremo che nemmeno a Foggia conoscono. Dopo un po’ ci avviamo anche noi per ritrovarci con Biagio, D’Andrea e consorti, mentre i coniugi Biondillo passano a prendere il nonno e moglie e finalmente partiamo alla volta di Stornarella. 
Giunti a Candela, all’uscita dell’autostrada, cominciamo a chiederci chi conoscesse la strada. Ovviamente con Giombetti (ideatore di quest’avventura) ormai già arrivato a destinazione, nessuno aveva pensato a verificare il percorso. Tutto ciò che avevamo a disposizione era un satellitare appezzottato sul mio cellulare che, dopo averci portato “per fratte” almeno un paio di volte, ci indirizza verso la strada giusta dove cominciavo a vedere le indicazioni per stornara e stornar ella … la nostra sarà la figlia di stornara … alla vista dell’indicazione “Stornarella” ci fermiamo e guardandoci negli occhi per un istante facciamo tutti lo stesso pensiero “addò cazz simm vnut”. Infatti l’ingresso del paesino si presentava come un sobborgo mal curato della celebre a noi più nota Casal di Principe che al cospetto di questo “irridente paesino” ci sembra essere a questo punto  “portofino”. Seguiamo le indicazioni “Stadio” perché qualcuno ci aveva detto che la partenza e ritrovo erano allo stadio. Le indicazioni di stadio dopo la prima  curva cambiano in “campo sportivo” e ci arriviamo dopo tre curve, anche perché poi scopriremo che a parte il campo sportivo e qualche pianta con qualche casa mezza stonacata in quel paesino c’è poca roba.
Arrivati nei pressi del campo sportivo vediamo il gonfiabile posto sul punto di partenza e sotto scorgiamo Peppe il Keniano che sappiamo essere lì dal mattino e la prima domanda che mi viene da fargli è “ ma che cazzo fai qui da stamattina???”, ma lui intento a discorrere con alcuni concorrenti non capisce il senso della mia domanda e non risponde.
 La protezione civile, o quantomeno uno vestito in quel modo tipico, ci indica l’ingresso del campo sportivo per parcheggiare le auto. Manco a dirlo che siamo stati i primi a parcheggiare ( in questo non ci smentiamo mai!!!!).
Comincia a piovere e scorgiamo Alfredo che stava lì a gironzolare, ci avviciniamo al punto ”ritiro pettorali” e scorgiamo che non c’è la solita ressa alla quale siamo abituati, ma gente disperata come noi che si chiede se fosse il caso di ritirarlo per davvero sto pettorale. Vicino al punto di ritiro pettorali c’è un palco che a me ha fatto venire la paura che potesse esserci pure Gigi D’Alessio.
La pioggia aumenta tanto che con Biondillo pensiamo di andarcene direttamente a mangiare  e risparmiare così i soldi per il pettorale.
La pioggia aumenta e insieme alla signore decidiamo di ripararci sotto la pensilina degli spogliatoi all’esterno degli stessi dove un dolce olezzo di cesso ci stordisce tanto da farci convincere che visto che ci aspetta San Pio il giorno dopo avremmo preso quella corsa come una via crucis funzionale al pellegrinaggio e all’espiazione dei relativi peccati da noi compiuti su questa terra, compreso quello di esserci rincoglioniti per essere lì in quel momento.
Dopo la consueta foto pre-partenza, senza Giombetti che non riusciamo a trovare, ci avviciniamo allo start dove il “Marco Cascone” della puglia ci annuncia che saranno 9 giri di cui due da 700 mt. e 7 da 2700 mt.
“AZZ”. La domanda che ormai aleggia tra noi sempre più prepotentemente è “ma chi cazz ce l’ha fatt’ fa” ma poi ci rendiamo conto, io in primis, che in effetti siamo podisti e in cuor nostro sappiamo che “a cap nun c’aiut” e che “simm scemunut”.
Dopo un minuto di raccoglimento per non si sa cosa si parte (150 disperati) sotto una pioggia scrosciante. I primi due giri sono stati in realtà degli ovali con inversioni ad U in mezzo a pozzanghere e con pali della luce che per fortuna ci aiutano a girare (altrimenti saremmo finiti a “faccia nterrr”). Dopo 7 giri percorsi tra slalom in mezzo a pozzanghere  termina la mezza maratona di Stornarella che scopriremo essere poi di 21,500 km; ma questo poco importa al cospetto del risultato di Peppe il keniano che ci fa onore con il 10° piazzamento assoluto seguito da Ciccio D’Andrea, dal nonno, che sinceramente speravo stavolta di anticipare così come ho sperato di stare insieme a Biagio che è arrivato dietro il nonno e Lucio che ha chiuso con un ottimo 1.38 e rotti. Davanti al sottoscritto  e immediatamente dietro il duo Biondillo Giombetti.
Ma le sorprese non sono mica finite qui? Infatti di lì a breve scopriremo che la via crucis della mezza di Stornarella non era che l’inizio dell’avventura. E che avventura. Infatti dopo varie traversie arriviamo alla ns. destinazione alberghiera che non poteva non essere che “la casa del pellegrino” presso il Santuario dell’Incoronata. Manco a dirlo che siamo gli unici ospiti della struttura e nell’attesa di trovare chi si occupava di aprirci le ambite celle comincio a chiedermi ad alta voce che peccati avessi mai fatto per patire tanto. Rintracciato finalmente il tizio ci facciamo dare le chiavi del cancello ingresso al Santuario e dell’edificio dove erano ubicate le cellette dove avremmo dormito. Si erano intanto fatte le 22 e per non morire di stenti  (avevamo nelle gambe una mezza maratona sotto l’acqua ) andiamo a cena in un noto agriturismo del posto.
Anche qui San Pio ci mette alla prova, un cameriere alquanto stressato ci propina un piatto tipico foggiano che “nun ciu chiavamma nfacc” solo perché non abbiamo forze a sufficienza per poi sopportare le sue reazioni. Non rispondiamo alle provocazioni di un pedofilo seduto al tavolo a fianco che vistosi osservato da Biagio inveisce contro di lui nel mentre si reca a chiedere il conto. Manco a dirlo che il povero Biagio deve pure sentirsi le cazziate di donna Nunzia preoccupata che il pedofilo stia fuori il locale ad aspettare il suo Biagio.
Finalmente a mezzanotte andiamo a dormire nelle nostre celle, in letti opportunamente separati e “insardati” sotto i muri opposti. Letti inamovibili, nonostante i tentativi miei e di Biagio nel cercare di buttare giù il muro con la testa a mò di penitenza (avevamo il muro in confine).
In qualche modo trascorre la notte e ci svegliamo di buon ora mossi anche dal sole che inaspettatamente fa capolino nelle nostre celle. L’impresa che ancora ci aspetta era far capire al responsabile del complesso alberghiero che pur sembrando dei miserabili ci spettava la colazione. Come risposta a tale “incredibile pretesa” ci vengono preparati due thermos di latte a caffè accompagnati da flauti scaduti da non si sa quanti anni e biscotti oro saiwa in quantità industriale.
Dopo aver fatto la lauta colazione ci avviamo verso il santuario di San Pio dove poi trascorriamo una serena giornata che forse le foto che abbiamo fatto riescono a raccontare molto meglio del sottoscritto.
Beh, che dire? alla fine è stata una bella esperienza da non ripetere altrimenti la visita al santuario di San Pio non è servita a niente; è stato comunque  piacevole passare un week end tra amici che condividono la stessa passione  e, in questo caso, la stessa pazzia.

Giuseppe Nuzzo


(liberamente tratto da un dialogo su FB ... da un'idea di Anna Merola)


 

Nome: NicolaE-mail: nicola.pastore@hotmail.com
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Nazione:  Data: 2 Jun 2013 16:34:02 GMT

Commento: Complimenti a Peppe, il nuovo Mister Mezzamaratona dell'Atletica San Nicola!



Nome: giuseppeE-mail: peppekenia@hotmail.it
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Nazione: ITALIA KENIA Data: 2 Jun 2013 22:09:32 GMT

Commento: grazie di cuore per tutto quello che fate per farci stare nel migliore dei modi, ringrazio maurizio, nicola, massimo, per il tifo fatto da casa abbiamo portato i colori della società in terra pugliese onorando al meglio l'Atletica San Nicola e tutti gli atleti che la rappresentano. Spero di fare ancora meglio nei prossimi giorni



Nome: MaurizioE-mail: 
Nazione:  Data: 3 Jun 2013 18:16:26 GMT

Commento: Ci tenevo a segnalare che nonostante la pioggia e quel centinaio di metri in più, Alfredo Giombetti migliora il precedente PB sulla distanza fissato solo qualche settimana fa a Cassino. Ottimo e abbondante Alfredo. Avanti così.



Nome: giovanni marzanoE-mail: info@biciclettemarzano.com
Nazione:  Data: 4 Jun 2013 10:53:45 GMT

Commento: Complimenti Peppe. Il tuo racconto ai limiti del surreale potrebbe essere un ottimo spunto per una pièce.... Però noto che oltre alla prosa possiedi anche un ottimo passo!!! Spero di conoscerti presto


 
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