______________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________ 29 settembre 2013 - XXX Mezza maratona Tappino-Altilia (Campobasso)
Domenica
29 settembre 2013 si è svolta una delle classiche mezze maratone famose
in Italia, la Tappino-Altilia , gara valevole per il 12° Campionato
Nazionale di mezza maratona dei Vigili del Fuoco. Gara famosa anche per
il suo tracciato totalmente immerso nel verde appenninico e con lo
straordinario traguardo posto, dopo i canonici 21,097 chilometri, al
centro del sito archeologico di Altilia (colonia romana sorta nel I sec.
a.C.) nel territorio del Comune di Sepino.
A prendere parte alla
competizione circa 800 atleti provenienti da tutt’Italia e ovviamente
non poteva mancare la canotta azzurra con l’Appia Antica stampata sul
cuore dell’Atletica San Nicola. Appuntamento in piazza alle ore 5:50 per
degustare un buon caffè offerto dall’amico Keniano e partire per
l’entroterra molisano. Ci affidiamo tranquilli alla mente razionale del
Fucile che fa da navigatore, ma a metà strada ci accorgiamo che la
razionalità si è lasciata prendere da qualche distrazione seguendo una
strada alternativa fatta di curve, controcurve e nebbia fitta. I prodi
runners senza perdersi di coraggio ritrovano la strada principale e di
li a poco ad attenderli Michele Auricchio e Mario Mastrangeli che si
trovano con una delegazione di Casagiove in prossimità di Altilia.
Ricomposto il team, ci spostiamo insieme a circa 20 chilometri verso
Tappino in direzione Campobasso.
Temperatura gradevole e
condizioni atmosferiche buone sono il contorno e la premessa di una
bella competizione e per qualcuno eventualmente anche la possibilità di
stabilire il nuovo Personal Best. Dopo i vari rituali pre-gara,
arrivano i suggerimenti di Maurizio che da buon stregone, avendola già
fatta e conoscendo le insidie, cerca di dare ai propri compagni di
squadra : “Ragazzi attenti al 17° chilometro… dopo una lunga discesa ci
sono 3 chilometri di salita che vi spezzeranno le gambe….” Alle ore
9:00, con qualche minuto di ritardo, si parte. La gara, fatta di
sali-scendi, si snoda in un percorso bellissimo nel cuore verde del
Molise.
L’Atletica San Nicola con i suoi 9 runners non sfigura
nella competizione. Il Keniano ha subito un passo decisamente stellare
tipico da africano e nel giro del primo chilometro non si intravede più e
chiude la gara con un tempo 1:22:28, ottimo tempo che gli vale il
premio come decimo di categoria. A seguire Michele Auricchio con un buon
1:31:37, poi Giovanni e Nicola Pastore che decidono di farla insieme
fino al 18° km visto gli allenamenti simultanei per la Firenze
Marathon, e anche se Johnny arriva con 30” prima (1:33:59) bisogna
sottolineare la prova superlativa di Nicola che migliora di circa 10
minuti il proprio PB sulla mezza maratona (1:34:33). Complimenti Nick
avanti così!A seguire la buona prova di Giuseppe Vanacore con 1:37:04 e
Mario Mastrangeli con 1:37:36. Paolo Rauci con 1:44:25 e Maurizio Fucile
1:44:26 tagliano praticamente insieme il traguardo, poco dopo
Francesco Letizia con 1:46:56.
Che dire di questa gara? Bella ed
emozionante, ottima organizzazione con una magnifica scenografia
archeologica e una medaglia in argilla cotta, con scolpite le colonne
romane di Altilia, in ricordo per tutti. L’Atletica San Nicola c’è. In regione, fuori regione, ormai ovunque. Forza ragazzi avanti così!
Giovanni Pastore ________________________________________________________________________________________________________________________________ Domenica 29 settembre L’odore della corsa che abbiamo addosso … non va più via
Direzione
Padova con voglia di viaggiare prossima allo zero, scrivo. Scrivo per
la gioia di Anna e Maurizio. Scrivo ormai, come mio solito, di gare. Le
nostre gare. La 10km di oggi è stata per me l’ennesimo tentativo di
stare sotto i 38’… come al solito non ce l’ho fatta, ma è solo questione
di tempo… ne sono convinto. Bellissima e compatta l’adesione della
nostra società, che ha impiegato atleti su tre fronti differenti:
Macerata, Napoli e Tappino-Altilia (sto nome mi fa sempre sorridere un
po’, ma gli atleti che vi hanno preso parte mi hanno assicurato che si
tratta di una gara di livello, come direbbe Ciro, di un certo livello e
io ci credo). Poiché sono solo a Roma e per la mia meta mancano
ancora quasi 4 ore, Trenitalia permettendo, sto guardando le foto delle
nostre gare estive. Caro Peppino Di Maio, non ci siamo proprio fatti
mancare nulla. Eh già, come canta Vasco, solo con un socio come il
kenyano, con la sua motivazione, a volte testardaggine – lui ama
definirla: resilienza – si possono realizzare certe imprese (o pazzie,
come suggerirebbe puntuale il buon Peppe Nuzzo): gare corse a quasi
200km da casa il sabato e vincere la domenica una 21km a Montecalvo
Irpino (tra cui il secondo posto di Filippo Santonastaso), una gara che
prevedeva lo stesso giro per 21 volte, un continuo sali e scendi da
fuori di testa… per la cronaca io sono arrivato terzo perché quello che
mi era davanti si era “cotto” nel tentativo di stare con il Kenyano e
Santotonastaso. “Quelli li devi lasciare stare” gli avrei sussurrato… io
ringrazio e lo supero negli ultimi 30m… E poi la gara di Praiano, un
trail o quel che era, dove ci è toccato scalare quasi 1.000 gradini nel
cuore della costiera più bella del mondo, 8/9 km di puro spettacolo
paesaggistico che davvero arricchisce il corpo e l’anima. Tra l’arrivo e
la premiazione ci è toccato, su invito/pressione dell’organizzazione,
anche andare a messa; buonissima la caponata del ristoro, molto meno i
6km per tornare alla macchina, chiaramente in discesa e di corsa… ma
sempre 6 km… La sera, per non farci mancare nulla, la gara di
Sant’Agata de’Goti, dove incontriamo Nicola Leone in buona forma al suo
rientro dalle vacanze estive, la corsa come al solito anche se breve è
stata tremenda… oltre a trovare le motivazioni per riuscire a vincere le
salite, il caldo, l’umidità e la stanchezza del mattino ci è toccato
evitare un esercito di bambini (di mine vaganti) partiti 3 minuti prima
di noi, ma come dice sempre Franco D’Andrea il segreto del vero runner è
la dinamicità: l’adeguarsi nel minor tempo possibile ai problemi che si
possono incontrare in gara (e forse nella vita).
E poi c’è stata
la gara di Sora, un pubblico meraviglioso, finora il più bello di
tutti: quasi 5.000 persone per poco più di 300 atleti, fantastico, degno
delle più grandi manifestazioni nazionali. Lì abbiamo conosciuto
Carmine Buccilli, un talento del sud, terzo quest’anno alla maratona di
Reggio Emilia, primo alla Pistoia-Abetone, vincitore qualche settimana
fa della Cariparma running, 31km nel cuore della città, oggi piazzatosi
37esimo su 40.000 partecipanti alla maratona di Berlino, forza
Carmine!!! E poi la Transmarathon del Kenyano… 19esimo assoluto, gara
di velocità nel cuore del Cilento divisa in quattro tappe, roba da veri
buongustai. Siamo stati a Solopaca dove – a detta dei presenti, ma
contro le mie intenzioni – avrei cercato di vincere la gara… dopo 2km la
mia corsa era già finita e addio sogni di gloria… gran bella lezione,
come quella di Atena Lucana dove c’era uno striscione con su le potenti
parole di uno dei più grandi atleti che lo sport italiano e mondiale
abbia mai avuto, Pietro Mennea, per ricordarci che non è fondamentale
vincere in gara, quel che conta realmente è farlo nella vita… Qualche
gara sicuramente l’ho tralasciata, non sono un appassionato di elenchi,
sono stati due mesi agonisticamente intensissimi, carichi di
soddisfazioni ed emozionantissimi, dove ho avuto l’ennesima conferma che
per Migliorarsi, in qualsiasi ambito della vita, c’è bisogno di
applicazione e tanto metodo, ognuno con il proprio talento, stando
attenti il più possibile ai particolari… poi spero che la vera vittoria
ci arrivi nella vita… Ciao Freccia del sud… ciaoooo belliiiii.
Ludovico Carozza
_______________________________________________________________________________________________________________________ A volte ritornano Ieri 29/10/2013 (n.d.r.: l'altro ieri) si e’ svolta la gara di
10 km a Macerata Campania, la ns squadra e’ stata presente in modo numeroso
come oramai sta diventando di consueto Su tutte le gare della Campania.
Svolti i soliti preliminari pre gara,
saluti e riscaldamento, alle 9:15 all’improvviso e’ stato dato lo start, la
gara e’ iniziata subito con un grande taglio interno del campo di calcio e poi
ci siamo diretti verso il centro citta’. I dieci km erano formati da due giri
uguali e tranne qualche leggerissima pendenza sono stati tutti in piano. L’organizzazione
e’ stata un po carente, sia per la partenza improvvisa sia per il ristoro acqua
dove si e’ perso tempo ad avere le bottiglie, in compenso, però', il pacco gara
e’ stato abbastanza interessante a parte gli integratori specifici per donne
che sono stati dati in modo indifferenziato anche agli uomini. Ed infatti noi
uomini ne temiamo i possibili effetti!
In questa gara io ho visto due facce
dellla medaglia , quella di alcuni ritorni: il mio che non gareggiavo da 3 mesi
ed avevo perso la voglia di farlo, quello di Crocco che gara dopo gara sta
ritornando ai suoi tempi, e quello di F. D’Andrea che da dopo l’infortunio sta
riprendendo piano piano ma sempre nelle file dei primi. L’altra faccia invece
sono i volti nuovi, le nuove iscritte che stanno iniziando a farsi la loro
esperienza con le prime gare e che gia’ promettono bene, e che ieri hanno fatto il pb:
- Mariliana Iodice 47.36;
- Antonella Cubiano 55.01;
- Barbara Santoro 58:47;
Altri due risultati importanti sono
quello della veterana Anna Merola che oramai gara dopo gara sta limando il suo
pb, ieri ha chiuso in 46 ' e poi c'è' la squadra ASD San Nicola che e oramai e'
una solida realtà sia come numero di Iscrizioni sia come risultati oramai
spesso andiamo a premio.
La cosa più bella e' lo spirito , che
nonostante il numero, continuiamo a mantenere e che non dobbiamo mai perdere:
"corriamo per divertirci, per rilassarci e per stare insieme" tutto
il resto e' relativo.
Il vs lupo ritrovato (speriamo). G. Perrino Nome: Maurizio | E-mail: | Nazione: | Data: 30 Sep 2013 13:20:36 GMT | | Commento:
Surfando tra le memorie nel giorno in cui abbiamo superato di gran
lunga quanto fatto nel 2012 per quanto riguarda i km in gara. Infatti in
9 mesi abbiamo, tutti insieme, percorso ben 10.750 km in gara con scorribande che ci hanno fatto percorrere l'Itala in
lungo e in largo e non solo. Complimenti Ludo per lo spaccato che ci ha
inequivocabilmente chiarito il tuo segreto ... non solo allenamento, ma
anche allenamento e perseveranza e diligenza soprattutto negli allenamenti !!!
Ieri
alla Tappino Altilia abbiamo potuto osserare dal vivo anche la
metamorfosi di Nicola Pastore che ha demolito di ben 10 minuti circa il
suo personale sull mezza ... e tutto ciò solo grazie agli allenamenti.
Nome: di maio giuseppe | E-mail: | Nazione: KENIA | Data: 30 Sep 2013 16:35:52 GMT | | Commento:
ancora una volta fai venire i brividi nel raccontare e nel far
ricordare cose belle che abbiamo vissuto quest'estate,ne possiamo
raccontare ancora altre di emozioni ma credimi e bello, anche la
crescita che hai fatto in cosi pochi mesi di allenamento vai ludo che il
37 ti aspetta |
Nome: The President | E-mail: | Nazione: | Data: 30 Sep 2013 21:42:32 GMT | | Commento:
Hai detto bene Ludovico, anche se siamo inzuppati di km. e di corse, il
tutto è stato fatto con una semplicità e una spensieratezza unica e che
le vittorie " quelle vere" si vincono nella vita.
Bravo e complimenti ,anche se non sei Sannicolese cosi' come tanti altri
del nostro team, ci state rappresentando alla grande, ed è sopratutto
anche grazie a Voi non residenti, che l'Associazione Sportiva
dell'Atletica San Nicola è oramai sulla bocca di tutti per compattezza,
spirito di squadra e senza protagonismo alcuno.
Come Presidente non posso non esserne felice ed onorato di
rappresentarvi dal primo all'ultimo iscritto ( tutti allo stesso modo
senza considerarne ne il time delle vostre prestazioni ne altro)
Nome: giuseppe nuzzo | E-mail: giunuzz@tin.it | Home Page: | | Nazione: | Data: 1 Oct 2013 05:24:43 GMT | | Commento: Complimenti giovanotto... |
Nome: anna merola | E-mail: | Home Page: | | Nazione: | Data: 1 Oct 2013 14:03:16 GMT | | Commento:
Carissimo Ludo,dal latino "giocoso", sono anche io convinta che la tua
determinazione mista alla tua solarità presto ti porteranno a
polverizzare il tuo Pb. Intanto anche tu Perry sei tornato alla grande,
direi che hai ululato quel tuo 42'47 con molta forza dal momento che sei
in piena preparazione Maratona. Intanto io sono felicissima del mio di
PB, frutto anche delle spinte di tutti quelli che durante gli
allenamenti mi hanno "tirato" credendo in me più di quanto ci abbia mai
creduto io. |
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_________________________________________________________________________________________________________________________________ 15 settembre 2013-VIII Ed. Portico L'importante è esserci.
Ti
sei alzata presto stamattina, hai preparato il borsone, sei arrivata
qui, hai corso, hai rappresentato la tua squadra, hai dato il massimo.
Non conta se siamo in 400 o 1000, chi non c'è per scelta o perchè non
gli è stato possibile in questo momento va considerato alla stessa
stregua di chi non ha tagliato comunque il traguardo. Pertanto ti sei
classificata in assoluto.
Questo è più o meno il senso delle
parole nello slang from “Massery Team”, come lui stesso ama definirlo,
che il grandissimo compagno di squadra Ludovico Carozza esprime ad una
perplessa ed incredula Anna Merola, quando scopre di essere giunta
quinta tra le donne.
In effetti mancavano diversi nomi del gotha
podistico femminile, pertanto le atlete in gara erano soltanto
ventisette, ma questo ragazzone di trent'anni con un esperienza che
potrebbe far impallidire i podisti più maturi elargisce un grande
insegnamento: la cosa più importante è semplicemente il fatto di stare
qui, con la tua squadra.
Il saggio Ludovico è la stessa persona
che questa domenica si è presentato al ritiro del suo pettorale con la
faccia ancora assonnata di qualcuno che ha fatto le ore piccole e una
t-shirt viola da Dj piuttosto che con la canotta d'ordinanza
preoccupando non poco il nostro The President, ma lui l'ha rassicurato
promettendo che nonostante la stanchezza avrebbe comunque chiuso
dignitosamente la sua prestazione anche se non prometteva i tempi a cui
ci ha abituati, intendeva piuttosto procedere ad un passo da scarico che
nel suo caso corrisponde a quello che per molti è una conquista cioè a
5'\ km. Eh sì, ne aveva bisogno in quanto proveniva da una settimana
di carico in vista delle prossime maratone e poi la sera prima aveva
preso parte insieme a PeppeKenyan, compagno di merende from Massery
Land e pacchi premio, ad Atena Lucana nel salernitano dove ovviamente
sono andati in premiazione classificandosi rispettivamente all'ottavo e
al ventiseiesimo posto. Vabbè erano solo in 121 partecipanti ma vale
quanto è stato scritto sopra e poi ultimamente pare che i due abbiano
fatto un patto: gare inversamente proporzionali ogni week end. Più è
facilmente raggiungibile la gara della domenica più distante sarà quella
del sabato sera. Ecco spiegato anche il motivo della canotta non
esibita da parte di Ludo che l'aveva messa in lavatrice ma senza
azionare la centrifuga.
Torniamo ora alla gara di Portico: avrà
il percorso di 10 km molto veloce consentito all'uno di mantenere il
primato nella nostra classifica interna mentre all'altro di “scaricare”?
Per scoprirlo basta dare un' occhiata alla classifica ed
intanto gira voce che i due vogliano affittare un capannone per
stoccaggio pacchi gara accumulati tra agosto e settembre e questa
competizione premiava i primi 100 atleti e non erano certo quelli che
hanno chiuso in 50'. Possiamo dire però che tra i nostri hanno
portato a casa tra i vari generi alimentari un paio di bottiglie di vino
anche i Pastores' brothers con il fratello minore in continuo
miglioramento, Gianni Raffone, e squillino le trombe, nonno Pasquale
Maiello la cui bottiglia di vino bianco sarebbe stata ottima a far
digerire la frittura di paranza che un Giuseppe Nuzzo ancora ignaro
gustava a Minturno dopo aver disputato l'omonima gara.
Qualche settimana fa tutti gli atleti di Atletica San Nicola ricevevano la seguente mail:
“Oh
Atleta tu che non ti sei ancora iscritto a Portico di Caserta per
domenica prossima ed hai la domenica mattina libera ti dico perchè
dovresti recarti a Portico e gareggiare: - A conti fatti sin'ora
siete, poichè io sono assente per lavoro, 20 unità e ne mancano nove per
giungere a 30, soglia prevista per giungere a premiazione. -Se riusciamo a gareggiare con 30 unità rischiamo di essere la seconda società e non capita sovente di giungere secondi. -Gareggia anche il Presidente, possiamo mai lasciarlo solo?. Insomma
se domenica, puoi liberarti da impegni e riesci a raschiare dal fondo
del barile un pò di voglia e tempo, sarebbe gran bella e buona cosa
aiutare la società. Spero di aver toccato i tasti giusti, altrimenti son disposto anche a farvi una sviolinata. Saluti da Gilet e accorrete il Presidente lo sapete è ansioso. Ps nove + 20 + Presidente fa 30 che mi fa da manager anche per la eventuale sviolinata.”
Fatto
sta che il nostro Gilet realmente è riuscito a toccare i tasti giusti
(ha scritto correttamente..senza errori..) e all'arrivo erano
esattamente 30 le nostre canotte. Tra queste appunto quella dello stesso
the President che sacrifica il suo passo accompagnando all'altare del
traguardo Nicola Russo e Giuseppe Iorio. Ma c'erano in ordine sparso
anche Stefano e Francesco Letizia, M. Salvo, G. Balzano, V. Poliseno, P.
Fusco, L .Feola, M. Cioffi, A. Marino, A. Giombetti, F. Ianniello, F.
Pastore. M.Fucile, A.Biondillo e G.Vanacore attaccano i 10 km della gara ai 16 km per completare l'ennesimo lungo pre-maratona. C'era
L. Perna che fa da lepre alla nostra nuova iscritta Marieliana Iodice
che conclude ottimamente la sua prima gara. Antonella Cubiano che
ritocca il suo tempo di parecchi minuti, la nostra giovanissima Rita
Mastopietro e Anna Merola che conserverà per sempre il ricordo del suo
5^ posto.
Gilet non è stato sufficientemente profetico poichè non
abbiamo conquistato la seconda posizione bensì la quinta in quanto ce
la siamo giocata con altre meritevoli squadre che con un numero
superiore di atleti hanno conquistato il podio e la quarta posizione. Ma un famoso saggio parecchie righe fa aforismava che L'importante è esserci.
La
nostra forza è quella di partecipare alle gare senza pressione, solo
per il semplice gusto di incontrarci e di stare bene insieme, senza
protagonismo alcuno, con la serenità più assoluta e poi quello che viene
è tutto guadagnato.(The President)
Anna Merola
__________________________________________________________________________________________________________________________________ 8 settembre 2013-V CorriMarcianise La Carica dei 40
Partecipazione
delle Grandi Occasioni, stamani, della nostra squadra alla 5a edizione
della CorriMarcianise, gara podistica svoltasi sulla distanza dei 10,2
Km sulle strade della cittadina omonima.
Eh si, il nostro
Presidente laveva definita Gara di Società e il solo annuncio ha avuto
il meritorio effetto di ricompattare le truppe della nostra Falange
dopo le, purtroppo per chi scrive, brevi vacanze estive.
Grande
partecipazione dicevamo, addirittura con 40 elementi, ma assolutamente
non effimera, visto che la discesa in campo a ranghi compatti ci è valsa
un ottimo 4 posto nella Classifica delle Società dietro i soliti mostri
sacri che, va ricordato, schierano compagini a volte anche doppie alla
nostra come numero di atleti.
Quantità e tantissima Qualità: ben 3
atleti nei primi 60, Di Maio, Leone e Santonastaso e un quarto,
lottimo Carrozza che, nonostante la folle gara della sera precedente a
Solopaca e un gesto, nemmeno tanto velato, di rara antisportività da
parte di un altro atleta mentre il Nostro era intento a passarlo a
doppia velocità sul rettilineo finale, è riuscito comunque a piazzarsi
entro i primi 100.
Ben nutrita anche la presenza delle nostre
quote rosa : nutrita e soprattutto fruttuosa visto il 18mo posto
assoluto di Rita Mastropietro e le buone prove di Barbara Santoro e
Antonella Cubiano.
Nel mezzo tutto il nostro Gotha Podistico
suddiviso in nonni, falangisti, nipoti e redivivi, tra cui il
sottoscritto che nonostante, la massiccia cura di Pivo, la famosa Bionda
che spopola aldilà dellAdriatico e che ho avuto il piacere di
conoscere nel recente soggiorno istriano, si è ben distinto con lottimo
tempo di 4833 .
Tante facce nuove, tutte contraddistinte dalla
stessa voglia di ben figurare e di lasciarsi ognuno, dietro le spalle, i
pensieri e le angustie della settimana per godere dei benefici effetti
della Corsa a piedi.
Peccato per il gran caldo che, unito ad un
tasso di umidità di ferragostiana memoria, ha reso ancor più ardua la
nostra prestazione ed ha contribuito in modo decisivo a fiaccare ogni
tentativo di Flex o personale, che dir si voglia. Come sempre, tutte le
gare che si svolgono nella provincia casertana si contraddistinguono per
la grande partecipazione del pubblico e la professionalità degli
organizzatori: i primi con il loro entusiasmo, i loro applausi e
lassoluto rispetto per le nostre piccole gesta ed i secondi con
lottimo percorso e con labbondante ristoro dopogara hanno reso come
sempre speciale la nostra domenica di Passione. Passione intesa come
amore smodato e viscerale, una di quelle cose per cui, volendo citare
Woody Allen, vale la pena vivere. Il segreto sta tutto lì, anzi se mi permettete io aggiungerei: Trovati la tua Passione e fatti guidare.
Giovanni Marzano
_________________________________________________________________________________________________________________________ 1 settembre 2013- XI
StraMontesarchio.
Si Ricomincia. In questa prima domenica di
settembre Asd Atletica San Nicola inaugura ufficialmente la prima delle gare di
stagione che vede una partecipazione più cospicua dei propri atleti, dopo la
pausa estiva della maggior parte ma in
realtà la nostra canotta ha ormai i colori stinti di coloro che imperterriti
hanno continuato ad esibirla correndo ovunque fosse possibile fino a
raggiungere addirittura il confine croato. Ben 31 gare disputate tra luglio ed
agosto contro le le 6 dell'anno scorso nello stesso periodo e al momento con la
StraMontesarchio siamo a quota 90 e 9367 km percorsi.
Montesarchio è a 40' circa dal
nostro solito bar e ci accoglie alla sua 11^ edizione valevole come Campionato
Regionale-Fidal 10 km Master, sotto uno splendido sole che per fortuna non
picchia grazie ad un fresco venticello di montagna, consentendo così al duo
Fucile-Luongo di ritemprarsi per tempo
necessario a ricompattarsi al resto del gruppo sul nastro di partenza, dopo un
riscaldamento di ben 10 km che è la distanza esatta da Forchia, un paese
limitrofo. Pertanto si ricomincia, da loro due che hanno deciso di inserire
questa gara nella propria tabella di
allenamento che prevede tanti lunghi in vista della partecipazione a qualche mezza imminente e
alla maratona di Carpi e Firenze e la archiviano entrambi con un ottimo 49.47.
E si ricomincia soprattutto
con quelli che non hanno mai smesso (7 gare assieme in agosto) reduci
addirittura dalla competizione di Villa di Briano della sera prima, i Batman e
Robin di ASN, capaci di percorrere duecento miglia in auto per qualche gara in
qualche paesello sconosciuto dove andranno inesorabilmente in premiazione proprio
come è accaduto sia ieri che oggi: Peppe
Kenya (13 gare disputate solo ad agosto) e Ludovico C. che si classificano
rispettivamente al 44esimo e 84esimo posto col tempo strepitoso di 38.05 e
39.59. Poche ore dopo il nostro Peppe ci farà sapere di aver corso anche la 8,5
km di Polla: tre premiazioni in sole ventiquattro ore è da guinness dei
primati.
Il percorso, cambiato più
volte nel corso degli anni, si presenta misto ma abbastanza equilibrato con una
prima parte di circa 3,7 km e la restante più lunga quasi del doppio che
consentirà di giungere al traguardo
nella stessa piazza da cui i circa 700 atleti di ben 56 squadre sono partiti,
situata nel centro storico proprio ai piedi della collina da cui si erge la torre
medievale che domina sulla cittadina sannita.
Si ricomincia alla grande con
Filippo Crocco, lontano dalle gare da almeno un anno che è sempre più la
dimostrazione che a volte podisti si nasce e non si diventa. Praticamente con
soli due allenamenti fatti settimana scorsa riesce a stupire chi ancora non
conosce bene il suo ricco curriculum podistico, col tempo di 44.29 e chiudendo così il gruppo dei nostri andati
in premiazione: Santonastaso che superata l'ansia da prestazione, intorno al 7
km spinge fino a chiudere in 38.16; segue N. Leone con 38.57, i Pastores'
brothers in odore di maratona di Firenze, rispettivamente con 41.09 e 43.18; P.
Maiello che lancia sicuramente una sfida al non presente Giuseppe Nuzzo,
arrestando il cronometro insieme a G. Raffone a 43.46.
Contribuiscono a farci classificare
come 8^ società, le prestazioni dei restanti atleti: Gilet e Mandarancio
entrambi a 44.57; Mario Salvo, prossimo alle maratone di Carpi e Firenze, che
tra una verniciata al cancello di casa ed un lunghissimo di 30 km fatto con
Robin-Ludovico solo qualche giorno prima, vola verso il traguardo insieme a
Giombetti con 46.21; Vincenzo Poliseno
che debutterà anche lui a Firenze, arriva fresco fresco con il suo 46.57 dopo
la decisione di non farsi scaricare a Forchia insieme a Fucile e al suo omonimo
Luongo, raggiunto poi a 47.27 da un rilassatissimo F:Pastore; Pietro Fusco non
sfigura affatto davanti al duo che avrebbe voluto stancare l'irremovibile
Poliseno, arrivando almeno 30” prima con
49.15 e reduce anche lui dalla gara della sera precedente ma probabilmente la
sua competizione viene un tantino oscurata da quella del MM 70 Nicola Russo che
arriva dopo, a 50.40 ma solo perché
perde secondi preziosi nel tentativo di
sistemare il pettorale che rischiava di
staccarsi del tutto dalla canotta a metà percorso; sgambettata per Marino e
Stefano Letizia, ambedue soddisfatti del loro 51.35 e per chi vorrebbe essere ancora in vacanza come
F.Ianniello che comunque con il tempo di 54.15 ci rende orgogliosi di aver stabilito
23 record, tutti supportati da B.Pastore che oggi ci accompagnava in
bicicletta.
Si ricomincia da chi scrive.
Che dopo tantissimi mesi di andatura da “Buongiorno signora” (cit. Max
D'Errico) e dopo aver realizzato che era necessario FErrarsi a dovere su
una alimentazione più corretta fa
esclamare un bel “Finalmente” dal nostro The President in primis e poi dai
compagni di squadra per il suo 48.13.
Ricominciamo?
Anna Merola
Ritorno dalle vacanze e ritrovo a......... ......Montesarchio 01 settembre 2013 Il
ritorno in massa alle gare della nostra squadra vede impegnati 23
atleti che hanno tenuto alto il nostro vessillo. Alla fine della giostra
medioevale, fatta di sali e scendi con vista Castello, la classifica ci
vede piazzati al 9 posto, con scivolo all'8 per esser stati preceduti
in classifica dalla podistica Valle Caudina, che in qualità di società
organizzatrice, cede molto cavallerescamente la posizione. Ma veniamo alle novità, si parte dal solito posto ma da bar diverso. Prima novità! Ci
si avvia in ordine sparso di due o tre per auto e qualcuno sulla salita
di Arpaia si perde per strada. I due scaraventati dall'auto pilotata
dal Fusco sono al secolo i due atleti Luongo e Fucile che, per
rincorrere l'auto, si prodigano in una vana rincorsa di 10 km che alla
fine giustificheranno come allenamento per gare a venire. Perdere un
passaggio e giustificarlo come allenamento … pinocchio di un runner. E
questa è la seconda novità! Giunti sul posto tra i vari atleti spicca
un vecchio-nuovo atleta. Il solo, unico e vero runner senza tempo.
Filippo Crocco. Ultima e gradita novità!
Alla vista del Crocco incomincia una sorta di toto-crono-crocco, ovvero in quanto chiuderà Filippo con solo due allenamenti? Per tutti è il caso che guardiate la classifica, e non vi dico null'altro. Traete da soli le conclusioni. Prima
della gara c’è l’immancabile appuntamento con “il galà del pinocchio
run-ner”. Tutti sono infatti intenti a raccontare di esser ingrassati
dalle abbuffate vacanziere e qualcuno dalla serata mangereccia del
sabato sera. Sembrerebbe infatti che nonno Pasquale, insieme al
Mandarino, si siano impegnati molto seriamente in un duello all'ultima
sfogliatella e, in questa sfida da “saturday night fever” hanno
coinvolto anche il novizio Giombetti che, caduto nel tranello, porterà
in dote la mezza sfogliata, assaggiata. Proprio così. Il residuo di
sfogliatella è stato trasferito dall’area Saint Gobain di San Nicola
sino all'arrivo di fine gara posto nella piazza Umberto I di
Montesarchio, da un protestante Giombetti nei confronti del nonno che,
senza alcun colpo di stomaco, giunge come suo solito all'arrivo in tempo
utile per esser infarinato dal premio ricevuto, opportunamente trainato
da un Raffone in ripresa.
Gli altri della spedizione? Oltre
ai soliti “tropp runner” di fascia elite, ovvero Di Maio, Santonastaso e
Leone che giungono con i loro tempi stratosferici al traguardo, va
segnalato un ottimo Nicola Pastore che migliora a vista di occhio
rispetto ai suoi standard grazie ad una nuova tabella di allenamento.
Seguono poi i vari G. Pastore, Raffone, Carozza-ludo perennemente
radioso di pura e folle gioia podistica e poi via via tutti gli altri
con il Fucile e Luongo di rincorsa, stile palio di Siena. Ma in vista
dell'anniversario dell'anno dei "PIPPA", va menzionata Anna Merola che
chiude una gara dura sotto la soglia dei 50' e non dico altro altrimenti
si emoziona. A proposito, è a Marcianise festeggerà l'anniversario dei
“pippa”.
Siamo giunti alla fine di questi miei appunti, anche se la foto merita un trafiletto. “Due
poveri cristi che, ahinoi, sono costretti a veder passare sulla loro
carcassa negli ultimi km un bel numero di atleti che porteranno via il
loro sacco di farina”. I due dall’8-vo al 10-mo km hanno infatti
lamentato dolori vari e frequenti (maledette sfogliate e Underberg) che
gli tagliano le gambe accomunandoli nella sofferenza sino alla fine.
saluti da GiLet
Nome: ludovico | E-mail: | Nazione: | Data: 3 Sep 2013 13:40:03 GMT | | Commento:
Durante la gara di sabato sera una signora dal pubblico esclamò verso
la figlia: «questi non ridono mai!!!»… avrei voluto rispondere: «Signo’,
ma che dici!!! Questi “ridono” sempre ed è soltanto in quei
quaranta/cinquanta minuti che dando tutto se stessi si lasciano andare
alla tensione e alla concentrazione per poi ricominciare a
“ridere”(almeno dentro)». Basta guardare le facce di quelli della foto
della mega premiazione di Villa di Briano… (per chiarimenti rivolgetevi
al President…) o le facce di quelli della foto di Montesarchio quando
Nicola Russo aveva appena invitato “gentilmente” un passante per
l’esecuzione del ritratto.
Complimenti Anna per il tuo personale. Complimenti Atletica San Nicola.
Ps Ciaooooo belliiiiiiiiiiiii |
Nome: Maurizio | E-mail: | Nazione: | Data: 3 Sep 2013 14:21:13 GMT | | Commento:
... e complimenti anche a Peppe Kenia per la perseveranza che lo ha
portato, in men che non si dica, in vetta alla nostra classifica
interna. Quantità e qualità, ingredienti di non facile amalgama. Un
esempio per tutti noi ... da fare attenzione a seguire se non si è
almeno un pochino "extracomunitari" Nome: giovanni marzano | E-mail: info@biciclettemarzano.com | Nazione: | Data: 4 Sep 2013 17:03:45 GMT | | Commento: Brava Anna:
Brava di Penna e di Gambe...
Chi la dura la vince..SEMPRE!!!!! |
|
________________________________________________________________________________________________________________________________________Nell’ ombelico del mondo
- San Martino In Pensilis 10 ago
2013
Avevo confermato l’iscrizione solo dopo essermi assicurato
che il dieci agosto avrebbe fatto fresco. La temperatura sarebbe scese
bruscamente il giorno prima e l’estate rovente sarebbe finita. L’ultima bolla africana sarebbe scoppiata e
finalmente si poteva incominciare a respirare e a correre. Addirittura a gareggiare. San
Martino in
Pensilis è questo il nome del caratteristico paesino vicino a Termoli
dove contendere. Due iscritti della atletica San Nicola, chi
scrive e Mike Mandarino. Non a caso noi due. Io come tutti i mesi di
agosto di stanza proprio a Termoli e Mike a
Vasto. D’altra parte siamo a 200 km da
San Nicola la Strada in provincia di Caserta. Chi altri della atletica
poteva gareggiare e
fare 400 km (200 + 200) e partecipare ad
una “approssimativa” seconda edizione di “corri la Carrese” con poco
più di 100 iscritti? Nessun altro!
Risposta sbagliata. Mike mi
chiama alle 15 per accordarci sulla logistica della spedizione verso san
martino e mi dice: “sta venendo Luongo e
non è solo”. Penso: “ Vincenzo Luongo è ormai dipendente dalle
gare, è drogato, e quindi non ragiona più, ma chi sarà l’altro
o gli altri?”. Mike non lo sa e con
questa incognita da risolvere ci avviamo, dal centro di Termoli, guidati da un
navigatore pezzotto, verso l’ameno luogo della disputa. In largo
anticipo siamo a San Martino. Alle 17:30, appena 20 minuti dopo la partenza
siamo nella via principale. E Mike vede l’auto di Vincenzo Luongo, una volta,
due ma non è lui. Al terzo tentativo Mike riconosce la Ford di Vincenzo
Poliseno. Era ovvio, l’altro pazzo non
poteva che essere Vincenzo
Poliseno. Non approfondiamo i
tormentato percorso interiore che li spinge a gareggiare ovunque e sempre e ci
avviamo al ritiro dei pettorali. Ritroviamo Pizzano, che contagia con la sua consueta simpatia e
cortesia , e “arronza” (ovviamente e da
copione) Mandarino che aveva dimenticato il chip personale. E’
un grande professionista ma sta sempre intossicato! Non interessandoci
minimante di approfondire nemmeno questa
problematica, dopo il ritiro del chip e dei pacchi, ci avviamo
per cambiarci e indossare
l’uniforme sannicolese. Siamo in quattro dell’atletica san
Nicola. Due sani di
mente. Sbagliato! Sbagliatissimo!!! V. Luongo ci dice che siamo in
sei, e sempre, penso io, solo due sani di mente. Ludovico Carozza e
Peppe di Maio (il keniano)
ci hanno raggiunto. A quel punto non mi
faccio più domande, sono solo contento che siamo in 6 e mi dico che è
bello, al di la di
tutto, essere li,
insieme, a correre con gli stessi colori. Forza Atletica, viva le
psicosi, viva chi pensa fuori dalla scatola, viva chi segue il cuore. Lo
speaker, dice che è l’edizione della corri la carrese che ha fatto il
record di
iscritti. E’ la seconda edizione e
siamo in circa 150, avrà ragione lo speaker ma fare peggio della prima
era probabilmente difficile. Partiamo in orario. Bel clima per
correre, sono le 19 e stiamo
intorno ai 22-23 gradi. Sono quattro
giri di saliscendi, ma si può prendere il ritmo. Le salite sono molto ripide ma non sono
lunghissime, viceversa le discese sono dei falsopiano negativi dove si può
spingere. E infatti si è spinto. Soprattutto il keniano
che ha chiuso con una passo a km
stratosferico arrivando decimo assoluto e secondo di categoria. Bella
gara anche per Ludovico che è arrivato quinto per la sua categoria. Entrambi
premiati. Chi scrive si può atteggiare dicendo che ad agosto correre a 4.07 non
è cosa da tutti. Mike fa il suo
allenamento programmato chiudendo intorno ai 42 minuti. Dietro Mike, i Vincenzo che oltre al viaggio d’andata ( e ritorno)
decidono di condividere lo stesso tempo e lo stesso allenamento
collinare in prossimità dell’adriatico.
Un'altra gara è fatta ed è consegnata alla storia.
Ma non finisce qui,
qualcuno oggi (domenica 11
agosto) correrà (o ha già disputato)
una sei ore (non so dove ma
sempre gestita da pizzano, potete trovarla).
Cioè una gara che proclamerà vincitore chi avrà fatto più km in sei ore
di corsa ininterrotta. Qualcuno di quelli di cui sopra.
Indovinate chi?
(ciro)
27 Luglio 2013 Giro del lago di CampotostoOmen nomen
Ormai
è noto a tutti, il servizio per scoprire, individuare e segnalare nuove
gare è affidato a Vincenzo Luongo, che svolge egregiamente (decisamente
troppo!) questo compito surfando tra le pagine del web alla continua
ricerca della gara che abbia quel quid in più, quel non so che tale da
poterla definire bella da fare, quantomeno sulla carta. Inoltre
Vincenzo, una volta trovata una o più gare, è sempre il primo ad
iscriversi facendo da specchietto per le allodole per tutti gli altri
della squadra che sono in cerca della gara giusta per il week end
podistico in avvicinamento. Questa
volta Vincenzo ha tirato giù ben 6 allodole, nonostante la logistica
avversa e la mai celata durezza di questa seconda edizione del giro del
lago di Campotosto. Campo Tosto
Omen nomen!!
Rito
dellappuntamento in piazza rigorosamente rispettato per i 7
ardimentosi che rispondono al nome di Vincenzo, Pietro, Pasquale,
Ludovico, Francesco, Peppe e Maurizio. Tutti pronti a partire alla volta
del Lago di Campotosto (1400 m/slm), interamente compreso nel Parco
Nazionale del Gran Sasso che, ahinoi, dista 3 ore circa di auto. Quelle 3
ore di auto che ci separano dallarco di partenza di questo giro lago
da 25,2 km. Caffè e via.
La
prima fermata è alle 8 circa ad una stazione di servizio. Fermata
necessaria per espletare uno dei momenti più importanti prima della
gara: la colazione. Si perché ognuno di noi sa quanto sia importante
questo momento, e quanto sia importante che sia fatto allorario giusto,
nel rispetto della propria ritualità che ingloba in sé speranze e
timori per la prova sportiva. Così, come per magia, spuntano dalle
borse fette biscottate con la marmellata, miele ed altri nutrienti
magici, che si mostrano in bustine dai colori vivaci, affinché ognuno
possa ingurgitare il carburante necessario per affrontare la gara. Caffè (non per tutti) e via.
Giunti
alla meta, lo scenario è quello tipico di un lago di montagna, dove lo
specchio dacqua e la vegetazione si fondono in unico spettacolo della
natura. Lo spirito turistico del luogo è evidenziato dalla presenza
degli innumerevoli camper dislocati lungo le aree attrezzate.
Parcheggiamo e ci trasferiamo a gruppi verso larea della partenza.
Alcuni di noi siamo accompagnati da Livio che ci dà qualche dritta sulla
gara:
i primi 11 km sono abbastanza tranquilli, poi dopo il ponte
sul lago inizia la parte in salita. Tutta al sole e con continui sali
scendi
e lultimo km è tostissimo, lanno scorso non più di 70 atleti
sono arrivati al traguardo correndo, tutte le altre camminavano
. E
così con queste raccomandazioni nella testa partiamo.
Peppe
Kenia, Francesco DAndrea e nonno Pasquale partono davanti, ognuno con
il proprio ritmo. A seguire cè il gruppo formato da Vincenzo Luongo,
Ludovico Carozza e il sottoscritto. Infine cè Pietro Fusco con la sua
interpretazione Zen delle gare, soprattutto quelle più lunghe che
affronta senza titubanza, al suo ritmo per chiuderle senza sofferenza.
Semplicemente al suo ritmo.
I
primi 11 km in compagnia di Ludovico e Vincenzo passano veloci, dove a
guidare è lo spirito scanzonato di Ludovico che interpreta questa gara
come tappa intermedia del suo personalissimo itinerario. Ludovico
infatti si è presentato allappuntamento in compagnia dellamico di
vacanza che lo aspetta al traguardo, per poi proseguire insieme alla
volta di Rimini per una settimana di vacanza e divertimento. Il
cazzeggio è ai massimi livelli, e si sentono frasi del tipo finchè
cè asfalto cè vita prontamente corretta da uno spettatore con finché
cè vino cè vita; scusi ce ne sono molti avanti?
e così via sulla
stessa lunghezza donda fino a superare il ponte per iniziare il
preannunciato tratto completamente al sole, in salita
e intanto il
calore aumenta.
Vincenzo
ci stacca, forse per un personalissimo test sulla forma del momento, e
raggiunge prima il ristoro del 13° km. Si ferma e ci aspetta.
Ripartiamo impavidi sotto il sole e continuiamo a salire. Siamo circa
al 18° quando Vincenzo lamenta un dolore che parte dallachilleo e sale
su per il polpaccio. Rallenta e ci dice di continuare soli. Ci
ritroviamo così Ludovico ed io. Mancano 7 km. La fatica si fa sentire. Qui
lazione di Ludovico è determinante con il suo incoraggiante tormentone
che terminerà solo una volta allarrivo
Maurì tanto adesso li
superiamo tutti quelli che vediamo lì davanti
lo vedi quello che
cammina, mò lo superiamo
in quel gruppo cè quello che ci ha superati
prima, è cotto! ora tocca a noi
quella con la maglietta fucsia è
quella che ha fatto la cazzimma con la compagna, la deve pagare!
dobbiamo superarla
e così per quegli ultimi durissimi 7 km. Arriviamo
allultimo km, un vero colpo di grazia, che frantuma ogni briciolo di
energia residua. Quasi tutti intorno a noi camminano. Noi arriviamo
correndo e tagliamo il traguardo con il freschissimo Ludovico che
grida allindirizzo del commentatore LAtletica San Nicola cè (vedi
foto di fianco), informazione prontamente replicata al microfono dallo
speaker.
Grande
la prestazione di Peppe il Keniano che oltre a giungere al traguardo
11° o 12° assoluto (la classifica non è ancora disponibile al momento)
agguanta anche il primo posto per la categoria TM, seguito a ruota da
Francesco DAndrea che fa sua la prima posizione nella categoria MM50.
Segue Pasquale Maiello che chiude secondo programma in poco più di 2
ore. Il traguardo vede poi transitare Ludovico e il sottoscritto,
Vincenzo Luongo e Pietro Fusco. A proposito, con questa gara Peppe il Keniano scala di una posizione la classifica interna.
Bella
gara, buona lorganizzazione e calorosissima lospitalità. Il commento a
caldo di tutti, nonostante la stanchezza: è da rifare. Appuntamento alledizione del 2014.
Maurizio Fucile
P.S.:
carissimo Livio, lanno prossimo quando racconterai cosa accade
allultimo km di questa bella gara, ricordati che tutti noi
dellAtletica San Nicola abbiamo tagliato il traguardo correndo, non
camminando. Per cui ricordati di aggiornare la statistica.
Nome: Francesco | E-mail: kilometro-42@virgilio.it | Nazione: | Data: 29 Jul 2013 14:47:27 GMT | | Commento:
Sicuramente presente per la prossima edizione.Gara stupenda e percorso
naturalistico, oltre come dicevi tu Maurizio, grande ospitalità...
|
Nome: anna merola | E-mail: | Nazione: | Data: 1 Aug 2013 14:15:57 GMT | | Commento:
C'è da aggiungere che avete corso anche in compagnia di Caronte per cui
la vostra impresa è sicuramente da ricordare nell'articolo che qualcuno
(io naturalmente) scriverà a fine anno.Complimenti a tutti per lo
stakanovismo e la tenacia dimostrata..e proporrei Ludovico come
giovane-marmotta-mentore della squadra a questo punto.GRANDI! |
Atletica San nicola..... PRESENTE Anzi, superpresente.
Alla 1° di Strabucciano, gara podistica su strada di 10 km, svoltasi a Bucciano, cittadina in provincia di Benevento che conta circa 2.093 abitanti,l' Atletica San Nicola può essere orgogliosa di presentare ai nastri di partenza 16 dei sempre più numerosi tesserati + 1, tutti pronti per dare il meglio di se in un pomeriggio dove caldo, fresco ,afa e pioggerella si alternano senza dare alcuna certezza di quale di questi fenomeni metereologici ci avrebbe accompagnato per l'intero svolgimento della gara.
Circa 300 gli atleti che hanno partecipato a questa manifestazione, che nonostante sia stata alla sua prima edizione, non ha avuto nulla da invidiare a quelle più blasonate.
Grande l'accoglienza, sia da parte dell'ente organizzativo "podistica Valle Caudina", sia da parte degli abitanti che hanno incoraggiato gli atleti lungo tutto il percorso; pacco gara super, ristori organizzati alla perfezione e,per ristorarci alla fine della gara, ci attendeva un succulento panino con salsiccia e melanzane accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso.
Comunque la cosa che ha caratterizzato più di tutto questa gara è stato il percorso, entusiasmante,tecnico e impegnativo, con 3 giri da 3330 m, con continui cambidi pendenza che hanno trasformato questa gara in una sfida nella sfida.I nostri 16 atleti+1 hanno concluso questa ennesima competizione nel migliore dei modi possibili con dei tempi di tutto rispetto....vedi .............. se pensiamo a Nicola Russo, che con i suoi 50'54 è risultato 1° di ctg.
Ai sempre più "tropp runner", tutti andati a premiazione, a Giuseppe Nuzzo,che stava lì lì per ritirarsi causa pioggerella , che ha poi terminato la competizione in 45'57", Alfredo Giombetti, che ha dato tutto quello che aveva per concludere gloriosamente questa prima parte del calendario podistico chiudendo la competizione in 44'36", insomma cosa aggiungere, una macchina perfetta la nostra squadra, perfetta in tutti i suoi ingranaggi, dal ritiro dei pettorali effettuato da Salvo Mario che insieme a Nicola Russo sono partiti da San Nicola alle 15.00 per essere pronti a qualsiasi imprevisto,a tutti i 16 atleti+ 1 che con il loro arrivo al traguardo hanno fatto si che la società si classificasse al 5° posto.
Ma chi è la + 1??? Beh, la + 1 è una gran bella signora che si è avvicinata a questo sport molto timidamente, iniziando a correre, come molti di noi, per stare meglio in salute, per ritrovare una certa forma fisica e perchè sicuramente ha iniziato a seguire l'esempio del marito che per 365 giorni l'anno indipendentemente dalla stagione e dalle condizioni atmosferiche alle 5.55 è pronto per la sua sgambettata mattutina assieme a tanti altri amici.
Non ha bisogno di altre presentazioni, Antonella Cubiano, nonché moglie di Lucio Perna , con grande tenacia, come ha dimostrato in queste 4 prove tecniche tutte portate a termine con degli ottimi risultati , ha terminato la Strabucciano in 58,38, e che al più presto ufficializzerà il suo tesseramento.
Questa è la dimostrazione che non si ha un'età per iniziare a correre, quando la passione ti prende.E la nostra passione si chiama podismo!!
Cosa dire ancora, ieri e stata una buon' occasione presa al volo, grazie anche alla grande capacità di persuasione di Luongo, per trascorrere un bellissimo pomeriggio di sport insieme agli amici e alle loro famiglie e alle emozioni provate in una gara di tre giri "calamita" dove uno tirava l'altro facendo alzare il livello di adrenalina km dopo km, un percorso dalle mille sfumature dove ognuno di noi ha cercato di interpetrare in maniera tale da riuscire a dare tutto quello che era possibile dare cercando di arrivare nel minor tempo possibile al traguardo. Grandi tutti, dal primo all'ultimo, cioè io,ormai io e i miei 53' abbiamo deciso di invecchiare insieme!!! Buone Vacanze a tutti..................Vincenzo, io vado in Vacanza.... ;) forse!!!!
(anna pinto)
Nome: The president | E-mail: | Nazione: | Data: 24 Jul 2013 13:01:11 GMT | | Commento:
Anna complimenti a te per averci fatto rivivere questo avvenimento dove
voi partecipanti siete stati grandi protagonisti. Ancora una volta
l'Atletica San Nicola ha fatto la sua parte ( società 5^ classificata )
Nel ringraziarvi della vostra abnegazione e con la speranza di essere
presto dei vostri vi saluto con affetto dal golfo di Policastro |
14 Luglio 2013Ecomaratona del Ventasso e … toccare il cielo con un dito
Negli
ultimi anni sugli Appennini reggiani ho trascorso buona parte delle mie
estati podistiche, dove mi è capitato spesso di partecipare a gare
come il giro della Pietra di Bismantova o la marcia dei due laghi di
Casina, paesaggi unici e mozzafiato che permettono di staccarsi dalla
monotonia della Pianura soprattutto quando il caldo e l’umidità
cominciano a farsi sentire. Manifestazioni che sintetizzano e
trasmettono in pieno lo spirito del popolo reggiano, dove tutti:
anziani, uomini, donne e bambini si rimboccano le maniche per accogliere
nel miglior modo possibile tutti gli atleti (amatori e professionisti)
provenienti dalle provincie vicine e lontane. Tra
queste montagne la regina di tutte le gare ha un unico nome:
Ecomaratona del Ventasso: 42.195m tostissimi, una gara che le riassume
tutte, altimetrie da urlo, sentieri impossibili e discese che non
perdonano il minimo errore… una gara che parte ed arriva a Busana, un
piccolissimo comune a cento chilometri da Reggio di quasi 300 abitanti
che guidati dalla Rosi e Vincenzo riescono ad organizzare uno degli
eventi podistici più importanti ed attesi della stagione. Questa
volta decido di partire da solo in macchina. Mi aspettano poco più di
1400km tra andata e ritorno che conosco quasi a memoria e stavolta li
percorro con vero piacere… il viaggio passa veloce e verso le 16 arrivo a
Busana dove, in pieno stile Peppino Di Maio, fermo la macchina sulla
linea di partenza e mi presento agli organizzatori chiedendo
informazioni in merito al programma della serata e del giorno seguente. è
stata un’organizzazione perfetta che ha ospitato e coccolato tutti gli
atleti, che sono giunti a Busana da ogni parte d’Italia. E
finalmente arriva domenica mattina, sveglia alle 7 e su verso la
partenza. Sono rilassato, non mi era mai capitato di dormire così prima
di una maratona e mi ritornano in mente le parole del presidente
D’Andrea, “sulla griglia di partenza mettiti avanti”, ma
stavolta non è la 10km di Maddaloni e qui siamo solo 200 partecipanti,
ma lo faccio lo stesso, almeno per le foto di rito, non si sa mai… Viaaaaa!!! Non
conoscendo il percorso e le incognite che i vari sentieri potevano
riservarmi, l’unica tattica possibile per me, come ribaditomi fino allo
svenimento da Mario Salvo, è andare piano … “devi andà piano! hai capito, fi-da-te”. E così faccio: cerco di allineare testa, cuore e gambe e spero che il buon Dio me la mandi buona anche stavolta… Al
quarto km la prima salita di 5 km, un percorso abbastanza tecnico fino
al quattordicesimo dove comincia la scalata del Tirone, sconvolgente per
la sua durezza, si passa da un’altezza di 800m fino a 1500m in meno di 6
km. Passo dopo passo supero il Tirone sempre in compagnia del solito
sterrato dove ogni ciottolo è grande quanto un pallone da calcio e mi
dirigo verso il lago Calamone. Sono al ventiduesimo km. Qui comincia la
salita del Ventasso. è
stata una delle parti più eccitanti ed esaltanti, quasi 3km di pura
incoscienza a 1800m di altezza. Una fila di atleti variopinti che con
tutte le proprie forze cercavano di domare il “gigante” che non ha
concesso nemmeno un metro agli addomesticatori del momento. Allo
scoccare delle 3h e 30’ riesco a completare la scalata. Il Ventasso oggi
è un po’ anche mio. La
soddisfazione è tanta e le emozioni che si susseguono non lasciano tanto
spazio alla fatica, ma sono solo al venticinquesimo km e ne mancano
ancora 17 e più!!! Mi
fermo per qualche secondo ad osservare il panorama e riparto. Fino al
trentaduesimo una discesa tecnica che a tratti appare più difficile
della scalata del Tirone, cambi di pendenza continui che mettono a dura
prova la mia resistenza fisica e mentale fino al superamento del Monte
Miscoso, dove non è mancata mai l’assistenza ed il supporto degli
organizzatori che con i loro dodici punti di ristoro e altrettanti di
primo soccorso hanno dato prova di grande esperienza, responsabilità ed
affiatamento.
è il trentaduesimo km e per un maratoneta è il momento della verità. Le
gambe rispondono ancora bene e quindi decido di aumentare il ritmo, una
buona maratona è quella in cui la seconda parte è corsa più velocemente
della prima… arrivo al trentasettesimo e la stanchezza è tanta e come
in tutte le belle favole si attende il felice finale, ma questa non è
una favola, questa è una delle ecomaratone più toste d’Italia e quindi
dulcis in fundo una bella salita di 3km per ricordarti che questo non è
un gioco e qui non conta l’improvvisazione o la fortuna, questo è
l’esame che vale la “laurea”. Forse l’unica parte della gara dove la
mente ha dato veri segni di stanchezza, ma erano solo e semplicemente
3km, quante volte li ho percorsi con nonno Pasquale, Maurizio, Massimo,
Alfredo, Vincenzo e tutti gli amici dell’Atletica San Nicola, sono
lunghi quanto un giro completo della Saint Gobain e quindi passeranno
anche questi… e a dirla tutta: sono passati… arrivo al quarantesimo e
all’ultimo ristoro mi comunicano che adesso c’è un’unica discesa fino a
Busana, lascio il bicchiere a terra e mi fiondo giù, incurante dello
sterrato e dei palloni da calcio. Gli ultimi due km li ho corsi in meno
di 8 minuti, la parte più entusiasmante della gara, ho pianto per non so
per quanti metri prima dell’arrivo, lacrime da maratoneta, emozioni che
accomunano tutti quelli che prendono parte almeno una volta nella vita
ad una 42km, ad accogliermi gli applausi pazienti e generosi di tutto il
paese…
Ludovico Carozza
Ps per
la mera cronaca sono arrivato 116esimo su 216 partecipanti impiegando
6h 12’e 45’’, è stata una gara meravigliosa e che difficilmente
dimenticherò, chiaramente è stato un allenamento per la prossima
domenica: “una domenica con noi, una domenica con l’Atletica San
Nicola”.
Pps nella foto ero al trentesimo km. Ciaoooooo Belliiiiiiiiiiiiiii14 Luglio 2013Ecomaratona del Ventasso e … toccare il cielo con un dito
Negli
ultimi anni sugli Appennini reggiani ho trascorso buona parte delle mie
estati podistiche, dove mi è capitato spesso di partecipare a gare
come il giro della Pietra di Bismantova o la marcia dei due laghi di
Casina, paesaggi unici e mozzafiato che permettono di staccarsi dalla
monotonia della Pianura soprattutto quando il caldo e l’umidità
cominciano a farsi sentire. Manifestazioni che sintetizzano e
trasmettono in pieno lo spirito del popolo reggiano, dove tutti:
anziani, uomini, donne e bambini si rimboccano le maniche per accogliere
nel miglior modo possibile tutti gli atleti (amatori e professionisti)
provenienti dalle provincie vicine e lontane. Tra
queste montagne la regina di tutte le gare ha un unico nome:
Ecomaratona del Ventasso: 42.195m tostissimi, una gara che le riassume
tutte, altimetrie da urlo, sentieri impossibili e discese che non
perdonano il minimo errore… una gara che parte ed arriva a Busana, un
piccolissimo comune a cento chilometri da Reggio di quasi 300 abitanti
che guidati dalla Rosi e Vincenzo riescono ad organizzare uno degli
eventi podistici più importanti ed attesi della stagione. Questa
volta decido di partire da solo in macchina. Mi aspettano poco più di
1400km tra andata e ritorno che conosco quasi a memoria e stavolta li
percorro con vero piacere… il viaggio passa veloce e verso le 16 arrivo a
Busana dove, in pieno stile Peppino Di Maio, fermo la macchina sulla
linea di partenza e mi presento agli organizzatori chiedendo
informazioni in merito al programma della serata e del giorno seguente. è
stata un’organizzazione perfetta che ha ospitato e coccolato tutti gli
atleti, che sono giunti a Busana da ogni parte d’Italia. E
finalmente arriva domenica mattina, sveglia alle 7 e su verso la
partenza. Sono rilassato, non mi era mai capitato di dormire così prima
di una maratona e mi ritornano in mente le parole del presidente
D’Andrea, “sulla griglia di partenza mettiti avanti”, ma
stavolta non è la 10km di Maddaloni e qui siamo solo 200 partecipanti,
ma lo faccio lo stesso, almeno per le foto di rito, non si sa mai… Viaaaaa!!! Non
conoscendo il percorso e le incognite che i vari sentieri potevano
riservarmi, l’unica tattica possibile per me, come ribaditomi fino allo
svenimento da Mario Salvo, è andare piano … “devi andà piano! hai capito, fi-da-te”. E così faccio: cerco di allineare testa, cuore e gambe e spero che il buon Dio me la mandi buona anche stavolta… Al
quarto km la prima salita di 5 km, un percorso abbastanza tecnico fino
al quattordicesimo dove comincia la scalata del Tirone, sconvolgente per
la sua durezza, si passa da un’altezza di 800m fino a 1500m in meno di 6
km. Passo dopo passo supero il Tirone sempre in compagnia del solito
sterrato dove ogni ciottolo è grande quanto un pallone da calcio e mi
dirigo verso il lago Calamone. Sono al ventiduesimo km. Qui comincia la
salita del Ventasso. è
stata una delle parti più eccitanti ed esaltanti, quasi 3km di pura
incoscienza a 1800m di altezza. Una fila di atleti variopinti che con
tutte le proprie forze cercavano di domare il “gigante” che non ha
concesso nemmeno un metro agli addomesticatori del momento. Allo
scoccare delle 3h e 30’ riesco a completare la scalata. Il Ventasso oggi
è un po’ anche mio. La
soddisfazione è tanta e le emozioni che si susseguono non lasciano tanto
spazio alla fatica, ma sono solo al venticinquesimo km e ne mancano
ancora 17 e più!!! Mi
fermo per qualche secondo ad osservare il panorama e riparto. Fino al
trentaduesimo una discesa tecnica che a tratti appare più difficile
della scalata del Tirone, cambi di pendenza continui che mettono a dura
prova la mia resistenza fisica e mentale fino al superamento del Monte
Miscoso, dove non è mancata mai l’assistenza ed il supporto degli
organizzatori che con i loro dodici punti di ristoro e altrettanti di
primo soccorso hanno dato prova di grande esperienza, responsabilità ed
affiatamento.
è il trentaduesimo km e per un maratoneta è il momento della verità. Le
gambe rispondono ancora bene e quindi decido di aumentare il ritmo, una
buona maratona è quella in cui la seconda parte è corsa più velocemente
della prima… arrivo al trentasettesimo e la stanchezza è tanta e come
in tutte le belle favole si attende il felice finale, ma questa non è
una favola, questa è una delle ecomaratone più toste d’Italia e quindi
dulcis in fundo una bella salita di 3km per ricordarti che questo non è
un gioco e qui non conta l’improvvisazione o la fortuna, questo è
l’esame che vale la “laurea”. Forse l’unica parte della gara dove la
mente ha dato veri segni di stanchezza, ma erano solo e semplicemente
3km, quante volte li ho percorsi con nonno Pasquale, Maurizio, Massimo,
Alfredo, Vincenzo e tutti gli amici dell’Atletica San Nicola, sono
lunghi quanto un giro completo della Saint Gobain e quindi passeranno
anche questi… e a dirla tutta: sono passati… arrivo al quarantesimo e
all’ultimo ristoro mi comunicano che adesso c’è un’unica discesa fino a
Busana, lascio il bicchiere a terra e mi fiondo giù, incurante dello
sterrato e dei palloni da calcio. Gli ultimi due km li ho corsi in meno
di 8 minuti, la parte più entusiasmante della gara, ho pianto per non so
per quanti metri prima dell’arrivo, lacrime da maratoneta, emozioni che
accomunano tutti quelli che prendono parte almeno una volta nella vita
ad una 42km, ad accogliermi gli applausi pazienti e generosi di tutto il
paese…
Ludovico Carozza
Ps per
la mera cronaca sono arrivato 116esimo su 216 partecipanti impiegando
6h 12’e 45’’, è stata una gara meravigliosa e che difficilmente
dimenticherò, chiaramente è stato un allenamento per la prossima
domenica: “una domenica con noi, una domenica con l’Atletica San
Nicola”.
Pps nella foto ero al trentesimo km. Ciaoooooo Belliiiiiiiiiiiiiii
Nome: Maurizio | E-mail: | Nazione: | Data: 17 Jul 2013 09:37:17 GMT | | Commento:
Per quanto riguarda la componente podistica non avevo dubbi, quello che
più risalta è come l'hai raccontata (ho fatto bene ad insistere).
Grandi imprese se non ben narrate passano in secondo piano e diventano
solo cronaca. Direi che non è questo il caso dove la cronaca ha lasciato
lo spazio alla condivisione delle emozioni che solo chi corre riesce a
percepire. Benvenuto
in redazione e speriamo che questa avvincente cronaca possa
rappresentare il definitivo ingresso tra coloro che domenica dopo
domenica raccontano, nel proprio stile. le nostre scorribande. Quelle
dell'Atletica San Nicola. Grande SuperLudo. |
Nome: anna pinto | E-mail: anna.pinto_1967@libero.it | Nazione: | Data: 17 Jul 2013 11:18:58 GMT | | Commento:
Carissimo Ludovico...ho pianto anch'io solo leggendo il tuo articolo.
Attraverso le parole sei riuscito a trasmettere tutte le emozioni che un
grandissimo atleta e una fantastica persona come te può provare
nell'affrontare una sfida come questa!!!! Grazie di esistere! ;)
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Nome: ciro | E-mail: | Nazione: | Data: 17 Jul 2013 12:05:30 GMT | | Commento:
Bravissimo! Per l’impresa e per la cronaca. Ma bravissimo ancora di
più per come interpreti la corsa. Una Maratona durissima che non
somiglia affatto ad un romanzo greco. Lontano dall'epica e dalla
retorica. Il tuo fare scanzonato e leggero è un grande messaggio
promozionale per questo sport. Finalmente un po' di freschezza!!! |
Nome: giovanni pastore | E-mail: | Nazione: | Data: 17 Jul 2013 13:37:44 GMT | | Commento:
Caro Ludovico sei stato un grande....mi hai emozionato tantissimo con
la tua straordinaria impresa....l'immagine più bella è quella quando hai
baciato la terra sul traguardo e quando hai detto "Il Ventasso oggi è
anche mio"...questa è l'atletica uno sport difficile, duro, ma ricco di
soddisfazioni ed emozioni...ti conosco da poco ma ho capito i valori che
ti porti dentro e lo spirito con cui affronti la vita...d'altra parte
una gara come questa ti segna per sempre e te la porti con te, fa parte
della tua vita...complimenti campione sei da esempio per tutti
noi....!!! |
Nome: The President | E-mail: | Nazione: | Data: 17 Jul 2013 14:45:41 GMT | | Commento: Ludovico, che dire se non quello già espresso prima di me da; Maurizio, Anna, Ciro e Giovanni:
Posso solo aggiungere che sei stato "UNICO" e lo rimarrai per sempre con questa tua grande IMPRESA.
Felice di averti con i nostri colori con i quali hai rappresentato nel migliore dei modi la nostra associazione.
Alla prossima impresa....... e non ho dubbi che c'è ne sarà un'altra. |
Nome: Nicola Leone | E-mail: podistasprint@virgilio.it | Nazione: ITALIA | Data: 17 Jul 2013 18:44:20 GMT | | Commento:
Grande Ludovico, grande davvero, sono davanti a un mare calmissimo ma
la tua cronaca della gara (raccontata davvero in modo eccellente) mi ha
messo addosso un'agitazione adrenalinica fuori dal comune. Questo mi fa
capire che la tua grande impresa non è da tutti, con sincerità hai
tutta la mia ammirazione, complimenti ciao a presto Nicola Leone.
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Nome: Max | E-mail: | Nazione: | Data: 18 Jul 2013 05:56:24 GMT | | Commento: Grande
Ludo. Mentre leggevo la narrazione della tua ecomaratona il Ventasso è
stato un po' anche mio: c'ero. Complimenti a te per lo spirito che ti
contraddistingue e l'approccio che hai nei confronti della corsa. L'hai detto tu, ti sei laureato. Da oggi per me sarai Dottor Ludo! Evviva. Max |
Nome: Michele | E-mail: | Nazione: ITALIA | Data: 18 Jul 2013 18:32:42 GMT | | Commento:
Ciao Ludovico, faccio parte dello staff (sono quel ragazzo che era al
ristoro finale nella piazza e ti ha ceduto la sedia). Hai scritto
un'articolo dove fai proprio rivivere le emozioni della gara e fa molto
piacere ricevere i complimenti per l'organizzazione. Ti ringrazio a nome
di tutti e ci vediamo l'anno prossimo! |
Nome: giuseppe | E-mail: peppekenia@hotmail.it | Nazione: KENIA | Data: 18 Jul 2013 18:51:08 GMT | | Commento:
che dire, non avevo dubbi uomo emerodromo e di grande resilienza; con
questo hai confermato le doti che già dal primo giorno ho fiutato.
Grande ancora e credo che questo sia solo l'inizio di una lunga storia
sportiva. A presto Ludo |
Nome: anna merola | E-mail: | Home Page: | | Nazione: | Data: 27 Aug 2013 14:14:35 GMT | | Commento:
Mi ritrovo a leggere quest'articolo a più di un mese di distanza e
nonostante tu l'abbia raccontato più volte durante durante gli
allenamenti là dietro,beh leggerti è tutta un'altra cosa.Mi fai morire
dal ridere quando appunto racconti delle tue "traversate di corsa"
insieme al del Maio ma questa volta hai fatto commuovere anche me.Te lo
dico sempre che hai una gran testa e quel pizzico di incoscienza che
valgono molto più di un'allenamento mirato. |
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